Le Associazioni, a seguito di
pressanti richieste di cittadini ed associati, che hanno fortemente voluto e
fatto votare l’attuale sindaco, si sono incontrate per discutere dei vari temi
pressanti da affrontare e risolvere. Primo tra tutti l’incentivazione di nuove
attività realmente produttive di lavoro e non solo di soldi per il singolo
imprenditore ( di solito non sammaritano ma proveniente dall’agro-aversano ). La
preoccupazione della compromissione di
futuri possibili sbocchi lavorativi per la perdita delle aree industriali della
nostra città spinge, quindi, le asssociazioni che appoggiarono la candidatura
del sindaco Di Muro, ad invitare
l’Amministrazione Comunale ad una maggiore attenzione alla protezione
dell’assetto urbanistico della città. Compito primario di questo Sindaco e
della sua Amministrazione era ed è quello di salvaguardare le aree
industriali ( oramai quasi tutte
cementificate e adibite a tutt’altro che ad attività che oltre a produrre soldi
per pochi producano lavoro e benessere per i nostri concittadini ) le zone F ,
cioè quelle adibite a strutture pubbliche come scuole, parchi, parcheggi ,
ospedali etc etc , e che , invece in questi ultimi venti anni sono state
anch’esse terra di conquista del facile mattone fine a se stesso, e le aree
agricole ( vedi ex mulino Parisi e aree di Sant’Adrea etc etc ) .
Una città vivibile non è una
città cementificata ma una città che rispetta l’equilibrio tra i vari diversi
spazi e attività .
La modifica del Siad, avviata
dall’attuale Giunta ( che va portata in breve a termine), va in tal senso e,
finalmente, ha posto un freno all’occupazione selvaggia e cementificata delle
aree industriali e di tutte le altre aree a diversa vocazione da quella
commerciale e residenziale . Nonostante ciò la nostra città pullula ancora di
“sensali del mattone” che, approfittando della crisi imperante e della
disperazione conseguente, tentano di accaparrarsi immobili che poi, stranamente e inspiegabilmente,
crollano o prendono fuoco ( senza alcun interesse per l’incolumità pubblica :
il guadagno viene prima di tutto e, ciò, grazie anche ai professionisti che si prestano a tali
giochetti)
Quest’Amministrazione, attraverso
una deliberazione del Consiglio
comunale, su spinta e forte volontà di queste associazioni , ha salvaguardato
la restante area dell’Ex Tabacchificio dalla costruzione di 430 appartamenti.
Appartamenti che sarebbero dovuti
sorgere laddove c’era una industria fiorente. Oggi, purtroppo, ciò che dicevamo e
paventavamo si stava totalmente avverando : avevamo avversato le strutture
commerciali nell’area dell’ex Tabacchificio e abbandonammo e contrastammo
Giudicianni (che ha fatto sì che oggi al posto dei capannoni industriali vi
siano attività commerciali che nessun vantaggio in termini di occupazione
portano ai nostri cittadini) proprio
perché era lampante che la distruzione di quella fiorente industria era stata
causata non dal mercato ma dalle brame di guadagno smodato di chi l’aveva
acquistata dallo Stato con il solo intento di cementificare. Su tale vicenda
tanto, in passato, abbiamo scritto e, già all’epoca, avvertivamo che il fine ultimo
era quello di utilizzare un’area industriale come se fosse residenziale,
passando prima per insediamenti commerciali e poi, col tempo, sostituirli con
insediamenti abitativi ( scatolette per tutti quei napoletani che avrebbero
accettato la delocalizzazione della zona vesuviana e altre ) Il tempo ha
dimostrato che avevamo ragione e solo grazie all’intervento di questa
amministrazione, attraverso il Consiglio Comunale , da noi fortemente voluto ed
in linea con le promesse elettorali, oggi non è stato cementificato un orrendo
quartiere dormitorio nella residuale area dell’EX Tabacchificio . Un ulteriore
intervento dell’attuale Amministrazione Comunale ha bloccato le speculazioni
edilizie e commerciali nell’area dell’ex Finmec, dove, invece di pensare a recuperare
attività industriali che portino ricchezza e lavoro alla nostra città si pensa
solo a come convertire quell’area in appartamenti e/o centri commerciali .
Diamo atto, ancora, che, grazie
al Sindaco e la sua Amministrazione, c’è
stata una importante vittoria per la
tutela delle zone F . Coloro che, in spregio al prg e alle normative
urbanistiche, hanno costruito uffici, appartamenti e negozi in quelle aree dove sarebbero dovuti
sorgere parcheggi , scuole, verde attrezzato etc etc , si sono visti negare ,
finalmente , da quest’Amministrazione l’agibilità perché contrastanti col prg;
e, il Tar, adito dallo speculatore di turno, ha statuito una volta per tutte
che nelle zone F non possono essere allocati uffici privati , banche , notai o
gabinetti medici . Aspettiamo ulteriori determinazioni in merito dalle autorità
competenti presso le quali pendono precise denunce perché quegli abusi vengano
cancellati una volta per sempre e venga ristabilito anche nei fatti il
principio enunciato dal Tar Campania . Chiediamo al Sindaco e
all’Amministrazione, anche in questi casi, di andare fino in fondo e porre in
essere tutti gli atti consequenziali a quel decisum del Giudice Amministrativo.
Ancora molto c’è da fare per
mantenere quanto è stato promesso in campagna elettorale per salvaguardare il
nostro territorio , non si può, ad esempio,
disinteressarsi del futuro del Politeama la cui funzione va
salvaguardata in tutti i modi possibili anche attraverso un ulteriore sforzo
economico del Comune che lo acquisti per renderlo alla fruibilità dei cittadini
sia come cinema che come sala convegni e dibattiti , o per le compagnie
teatrali amatoriali e tante altre
attività socio ricreative e culturali che oggi non trovano spazio se non pagando
esosi canoni a strutture private
Pur plaudendo a quegli atti di
tutela del territorio posti in essere dal Sindaco, dal Consiglio Comunale e dalla Giunta Comunale
riteniamo che ancora molto vada fatto per dare certezza e durata a quei
deliberati . Invitiamo , ancora una
volta, l’Amministrazione Comunale e il Sindaco ad alzare la guardia e a portare
a termine tutte le modifiche necessarie al SIAD che ristabiliscano un
equilibrio urbanistico della città e di vegliare sul nuovo Puc: che sia uno
strumento che salvaguardi la città , la sua storia e la sua vivibilità in tutti
i sensi ( sociale, lavorativa, culturale etc etc ) e non uno strumento teso ad
accontentare i professionisti del cemento ed i loro colletti bianchi . ( Hanno
già guadagnato fin troppo sfruttando e abrutendo la nostra città, è ora il
momento di dirgli basta, vadano a guadagnare nelle città limitrofe che non
hanno una storia e un centro cittadino da distruggere)
Le Associazioni
