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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

venerdì 29 maggio 2015

Da uno sguardo a facebook una nota particolare sull'ingratitudine



PERCHÉ MOLTI UOMINI SONO INGRATI? – VENNE CHIESTO AD ABBA SISOÈS.
EGLI RISPOSE: PERCHÉ FINITA LA CENA NON SI APPREZZA PIÙ IL CUCCHIAIO

Ogni cosa ha il tempo,
c'è il momento adatto per ogni cosa sotto il cielo:
tempo di nascere e tempo di morire,
tempo di piantare e tempo di svellere ciò che è stato piantato,
tempo di demolire e tempo di fabbricare,
tempo di piangere e tempo di ridere,
tempo di tacere e tempo di parlare….

Come dice Thomas Mann:” Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi più maturi, più perfetti”.  Il tempo è parte di noi, è un insieme di ricordi, reminiscenze di momenti felici ma anche di attimi di dolore che ci aiutano a crescere. Esperienze di ogni genere hanno segnato la nostra persona, formando anche la nostra personalità. Il passato è la sostanza di cui è fatto il tempo ma anche l’elemento più fragile. Capita spesso, infatti, che il tempo cancelli la memoria e si finisce col pensare che quello che più non si ha, sia perduto, così come anche il confondere il non averlo con il non averlo mai avuto. Succede, allora, che il tempo annulla quanto altrui si dona e il ricordo di tutti quei benefici che passano col tempo.
Ci sono sentimenti che pensiamo, dureranno per tutta la vita: l’amicizia, l’amore, la riconoscenza…e invece spesso è il tempo che ci fa dimenticare.  Non si tratta di tenere la contabilità del dare e dell’avere, perché alla fine i conti sono sempre pari, piuttosto di un desiderio sfrenato di negare l’evidenza dei fatti. Vi sono delle persone che, dopo essere state veramente beneficiate, anziché essere riconoscenti, provano purtroppo del rancore, o addirittura dell’odio verso i loro benefattori.

Da dove nasce questa ingratitudine? Dalla superbia.

Costoro pretendono che il loro esserci sia riconosciuto come merito esclusivo della propria bravura senza contropartite, di chi pensa di essersi fatto da solo e di non aver bisogno di nessuno, vergognandosi di ammettere di essere stati aiutati.
Così negano tutto e aggrediscono il loro benefattore al punto di arrivare, perfino, a negarlo, a sminuirlo oppure a trasformarlo in un peso dal quale liberarsi se non, addirittura, da penalizzare e calunniare.
State attenti quindi: quando sentite qualcuno diffamare qualcun altro, spesso si tratta d’invidia o d’ingratitudine e guardatevi bene da questo tipo di persone.

A tal proposito mi piace spesso ricordare la III lettera scritta da Plinio Il giovane a Cecilio Macrino
" Est enim ita comparatum, ut antiquora beneficia subvertas, nisi illa posterioribus cumules. Nam quamlibet saepe obligati, si quid unum neges, hoc solum meminerunt quod negatum est" - "Le cose stanno in questi termini: che tutti i favori che tu gli hai fatto per il passato, è come se non glieli avessi mai fatti se non continui a fargliene anche nel futuro. Perchè, a dispetto di una lunga serie di benefici, basta che gliene neghi uno soltanto, la gente si ricorderà di quello che gli hai negato."

Se l’ingratitudine si può annoverare tra i peccati più gravi, allora la gratitudine trova posto tra le virtù più nobili che trova le sue radici in cielo.

Dal Blog di Prospero Cecere : Il Comune non è una pizzeria

FACINOROSI CITTADINI CHIEDONO RISULTATI IMMEDIATI - MA IL COMUNE CERTAMENTE NON E' UNA PIZZERIA!!!!

Da qualche giorno a questa parte ci sono alcuni facinorosi cittadini che, con l’apertura della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale della regione Campania, hanno cercato di addentrarsi nel contesto politico con insensate e alquanto sprovvedute affermazioni .
La goccia che ha fatto traboccare il cosiddetto vaso è stato un volantino, a firma del sindaco della città, fatto circolare nel quartiere dello Iacp. Nel volantino, che riportiamo integralmente qui sotto, si fa riferimento agli interventi di carattere sociale, ma anche operativo, per un avviamento di riqualificazione del quartiere dello Iacp attraverso diversi progetti, tra cui quello del campo sportivo coperto e di un asilo nido all’interno della scuola comunale. 
Qual è, dunque, il reale tentativo di questi facinorosi contestatori, cui non è possibile affidare un briciolo di credibilità, che non conoscono o fanno finta di non conoscere i veri problemi amministrativi, sociali e politici della città? 
E’ importante ricordare loro ma anche a tutti noi, che l’amministrazione comunale, guidata da Biagio Di Muro, si è dovuta accollare il miserabile carico lasciato delle amministrazioni fallimentari pregresse, ovvero quella considerevole opera di saccheggio perpetrata, proprio come avvenne nell’841 dopo Cristo da parte dei Saraceni, ai danni della città di Santa Maria Capua Vetere. Nei loro comunicati pubblicati e firmati sono incentrate richieste secondo loro mai avvenute, una sorta di ordinazioni, per così dire, come avviene quando ci si trova al tavolo di una pizzeria o un ristorante.
Prima di poter concretizzare risultati visibili, cari signori, è stato necessario mettere le pezze a tutti i guai e a tutti gli enormi problemi trovati e che ancora saltano fuori giorno dopo giorno. Non si può costruire prima di aver liberato il campo dalle macerie. Come si può pretendere di rimediare in poco tempo ai danni inferti in venti anni ? ….e soprattutto in un tale periodo di crisi e tagli in tutti i campi !!! Perché questi facinorosi cittadini pretendono risultati immediati e ragliano soltanto adesso? Come mai non hanno fatto nulla per tentare di bloccare chi per vent’anni ha solo distrutto ciò che era stato fatto per la città ma soprattutto per loro?
Proprio per capirci un po’ di più ci siamo recati nel rione Iacp di Santa Maria Capua Vetere e abbiamo avuto il sentore che le dichiarazioni di questi “predicatori” non sono affatto oro che luccica, anzi, sembra che le loro provocazioni, maldestramente strumentalizzate, non hanno avuto alcun riscontro. Abbiamo incontrato cittadini che vivono con una dignità acquisita da anni, beneficiando di una casa in un rione servito da diversi servizi decentrati e che continua, nonostante tutto, ad essere attenzionato alla risoluzione delle problematiche sociali attraverso un servizio di tutoraggio educativo post scolastico, un campo estivo per favorire le attività ludiche e di socializzazione dei ragazzi.
 I progetti ci sono e verranno finalmente attuati. Il Rione avrà, per effetto di tali progetti, una collocazione privilegiata sia dal punto di vista sociale, perché le delibere sono state già approvate e, quindi, già attivato l’iter burocratico addirittura con l’indizione della gare previste.
Il volantino distribuito in queste ore, quindi, non vuole essere un mero strumento propagandistico, ma una divulgazione delle attività e dei servizi per le famiglie che da anni vivono in quel quartiere.

Il sindaco Di Muro: “Per il Rione Iacp ci sono i fatti concreti, l’amministrazione comunale non è in campagna elettorale”

“Fatti, non promesse”. Il sindaco Biagio Di Muro non intende farsi trascinare in polemiche da campagna elettorale – alimentate da sostenitori dichiarati di candidati in corsa per il prossimo consiglio regionale o da movimenti politici travestiti da patronati – e preferisce attenersi a semplici fatti e atti concreti. “L’amministrazione comunale in carica – ribadisce Di Muro, riprendendo quanto scritto in un volantino – non ha smesso neanche un attimo di dedicare una grande attenzione ai problemi del Rione Iacp e delle periferie in generale. Sono altri quelli che, piombati da Napoli, hanno preso in giro i residenti con promesse di mezzi pubblici e interventi mai realizzati. Se fossimo stati in campagna elettorale, avremmo dovuto anche ricordare altri fatti: le rotonde al C1 Nord che stanno per essere realizzate o i lavori (per riparare i disastri commessi da altri prima di noi) al via nella Principe di Piemonte”.
E ricorda i risultati concreti raggiunti dal Comune per lo Iacp: “E’ un fatto, e non una promessa, che, per essere più vicini ai concittadini del rione, abbiamo reso operativo uno sportello comunale decentrato, con personale dei servizi sociali, presso il quale vengono raccolte anche le segnalazioni di problematiche e disservizi. Lo stesso sportello sta per essere reso ancora più utile ed efficiente, diventando un vero e proprio punto di ascolto sociale, con la presenza di personale specializzato”.
Il sindaco incalza: “E’ un fatto, e non una promessa, che in via Giotto ha funzionato il servizio di tutoraggio educativo, grazie alla collaborazione con il volontariato operante sul territorio, e che dal 2 giugno sarà attivo un campo estivo per favorire le attività ludiche e di socializzazione dei ragazzi”.
Continua Di Muro: “E’ un fatto, e non una promessa, che è stata aggiudicata la gara (il 30 aprile scorso è stata adottata la determinazione di approvazione verbali e aggiudicazione definitiva) per il programma di recupero urbano dell’intero quartiere, con un investimento di circa un milione di euro: nuova piazza davanti la chiesa, percorso pedonale e ciclabile con collegamento a un parco attrezzato, realizzazione di un ‘giardino dei platani’, costruzione di un tratto di strada anulare con ampio parcheggio pubblico”.
Ancora: “E’ un fatto, e non una promessa, che è pronta la gara per l’impianto sportivo polifunzionale, nei pressi del campo di calcio già esistente, e che si attende l’autorizzazione sismica dal Genio Civile. Il campo coperto potrà essere utilizzato come campo di calcio a cinque, campo di pallacanestro, campo di tennis, campo di pallavolo”.

“E’ un fatto, e non una promessa, che è pronta la determinazione a contrarre e a indire la gara per realizzare, nel fabbricato della scuola elementare del rione, una struttura per asilo nido e servizi per i minori, al fine di assicurare assistenza concreta alle famiglie, con la realizzazione di un’area giochi, la riqualificazione del parcheggio e l’installazione di un impianto fotovoltaico. Il progetto esecutivo è stato approvato già il 7 febbraio 2014”, conclude Di Muro.

domenica 24 maggio 2015

I cittadini devono sapere



…… che alle loro spalle e contro la volontà della maggioranza democraticamente eletta del Consiglio Comunale, si sta consumando l’ultimo saccheggio della città.
Forze occulte, ma non tanto, stanno esercitando pressioni in tutti i modi,  affinché l’area dell’ex Italtel si apra al commercio, consentendo l’ennesimo spezzatino di centro commerciale e favorendo l’arricchimento di un privato a scapito degli interessi della collettività.
Riportiamo integralmente per dovere di cronaca uno stralcio del verbale del direttivo del PD dello scorso 14 aprile ….“Ritenuto, infatti, che, per la vigente normativa, l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere dovrà approvare in tempi strettissimi il PUC (piano urbanistico comunale), strumento primario al quale fa riferimento anche la suddetta L.R. 1 /2014, si conviene all'unanimità che è intenzione del Partito Democratico di S. Maria Capua Vetere preservare, fino a tale momento, la destinazione urbanistica categoria D, vale a dire industriale, per tutte le aree insistenti nel territorio.”
Inutile ricordare le “battaglie” della maggioranza, sostenute dal Sindaco ed i consiglieri delle associazioni dimuriane De Lucia , Simone e Bonavolontà, i quali già in precedenza avevano evitato, con  Gaetano Rauso  il saccheggio dell’ex area Tabacchificio, evitando la costruzione di 430 appartamenti.
I soliti speculatori, nell’intento di massimizzare il profitto e pronti a calpestare qualsivoglia norma urbanistica, erano pronti ad operazioni che avrebbero solo incrementato la densità demografica, a scapito della riduzione degli standard urbanistici e della qualità di vita dei cittadini sammaritani; nient’altro di diverso da quello che  è stato consentito loro negli ultimi venti anni prima di questa amministrazione.
Noi delle Associazioni Civiche riteniamo che “la botte è piena” e che gli interessi di pochi privati non possono condizionare il futuro della città. La politica, distratta dalle imminenti elezioni regionali, non deve sottovalutare il pericolo che l’apertura di una parafarmacia all’interno di quell’area costituisce, e che noi riteniamo illegittima.
Auspichiamo vengano immediatamente effettuate tutte le verifiche circa la legittimità dei permessi rilasciati alla stessa. Dopo la parafarmacia ci sarà la cooperativa commerciale al consumo e poi ancora altro, fino a realizzare quello “spezzatino di strutture commerciali”, che tanto avversiamo e che costituirà l’ennesima causa dell’impoverimento del tessuto commerciale cittadino.
Che senso ha dare indirizzi di pianificazioni urbanistica attraverso le norme del PUC, quando poi gli stessi non vengono fatti rispettare. Che senso ha pagare con le tasche dei cittadini fior fiore di dirigenti comunali, quando gli stessi danno interpretazioni personalistiche alle norme e contrariamente alle disposizioni del PRG, andando in direzione contraria agli interessi di quella collettività, che paga i loro stipendi.
Potrebbero starsene tranquillamente a casa evitando di creare danni e i loro corposi emolumenti potrebbero essere impiegati per soddisfare le esigenze della povera gente.
Più volte il Consiglio Comunale si è espresso a tutela della destinazione urbanistica industriale dell’ area Ex Italtel e con forza le associazioni di categoria “CONFCOMMERCIO CASERTA” e “CONFESERCENTI”, attraverso i loro esponenti cittadini e provinciali, si sono espressi in maniera nettamente contraria ad un ulteriore allargamento del carico commerciale sulla città.
Qualche giorno fa si è svolto a Matera il convegno di giovani imprenditori di Confindustria “WE LOVE SUD”, nel corso del quale si è discusso sulla disponibilità dei fondi strutturali europei, che vedrà disponibili nei prossimi 8 anni, 20 miliardi di euro/anno. Si e’ discusso della necessità  di  un vero piano industriale per il Sud  che si fonda sul censimento delle aree industriali inutilizzate e sui benefici fiscali per chi investe. Quella “zona franca industriale”, di cui hanno parlato vari candidati alle imminenti elezioni regionali, può e deve  rappresentare  la speranza di quella ripresa economica, che attenua e pone fine alle difficoltà e alle sofferenze di tante famiglie.
Nell’841 a seguito delle invasioni barbariche la città di Santa Maria fu distrutta ad  opera dei Saraceni. Quella distruzione convinse le autorità e gran parte dei cittadini di allora a trasferirsi nella zona del porto fluviale, insediandosi in un ansa del Volturno, meglio difendibile.
Dopo oltre 1000 anni  abbiamo assistito a nuove invasioni barbariche. Ma stavolta i barbari che hanno infestato la città hanno ben altra provenienza e ben altra natura: hanno il colletto bianco e usano la fantasia a danno del territorio, a danno della città e a danno dei cittadini.
Noi non possiamo consentire che le zone industriali, che dovevano servire per portare occupazione, vengano impiegate per le speculazioni. Non possiamo consentire che questi “colletti bianchi” rappresentanti di ingenti forze economiche condizionino 24 consiglieri comunali,  una amministrazione comunale e 32.000 abitanti.
Non prestiamo orecchio alle stecche di sigarette dei biscazzieri o alle bottiglie di vino degli usurai, ma guardiamo avanti. Puntiamo alla possibilità di uno sviluppo che consenta la creazione di veri posti di lavoro. Evitiamo che i nuovi barbari facciano scappare i giovani come accadde 1000 anni fa e che tanti siano costretti a trasferirsi lontano.
Noi delle associazioni dimuriane combatteremo senza respiro e con tutti i mezzi possibili chi oggi cerca di rubare il futuro a Santa Maria Capua Vetere.

Nicola Cantone
Portavoce delle Associazioni

giovedì 14 maggio 2015

Proposta delle associazioni per incentivare il commercio

l'associazione Demetra ci invia questa nota pregandoci di darle visibilità:

http://demetrasmcv.blogspot.it/





Una sana economia deve necessariamente differenziare i propri campi : attività industriali, artigianato, commercio, promozione turistica, attività culturali, sanità, produzione agricola, formazione culturale, uffici statali etc..
Alcune di queste attività richiedono una predisposizione territoriale, una storia importante alle spalle, delle infrastrutture, una tradizione culturale. Pochi sono i territori che possono vantare una simile varietà di opportunità. Ma a ben vedere il territorio di Santa Maria Capua Vetere, ha in ognuno di questi  settori una storia, un pregresso, ma soprattuto una prospettiva. Le recenti battaglie, vinte, portate avanti dalle associazioni, al fine di tutelare le zone industriali,  sono funzionali ad un rliancio della industria nella nostra città. Che, come poche, ha gli spazi e le infrastrutture per favorire lo sviluppo delle stesse.
La nostra città ha poi una grande storia e dei monumenti importanti, un centro storico che non è stato violentato, come nella stragrande maggioranza delle città italiane e campane soprattuto. Ma non è finita: la tradizione di città commerciale da noi è molto radicata e per  anni  Santa Maria è stato il centro commerciale del Casertano ed oltre.
Ed è da questo aspetto dell’economia che vogliamo partire, con delle proposte volte all’amministrazione al fine di iniziare  il cambiamento che tutti aspettiamo.

La nostra proposta verte attorno a 3 pilastri fondamentali:
  • Mercato serale
  • Creazione della fiera di Santa Maria Capua Vetere
  • Creazione di un CCN ( centro commerciale naturale ) come da “Disciplina istitutiva dei Centri Commerciali Naturali in Campania – art. 3, comma 4, legge regionale n. 1/2009”

Il primo punto potrebbe essere di rapida attuazione anche in considerazione della imminente stagione calda. Nella zona identificata attualmente come ex mulino Parisi si potrebbe creare una struttura temporanea, che raccolga un numero determinato di attività commerciali,  che restino aperte in orario post chiusura negozi, ossia tra le 20 e le 24, tale zona è funzionale ad attirare i clienti anche dai vicini comuni.
il secondo dovrebbe prevedere l’istituzione di una fiera  da svolgersi a cadenza semestrale, ai primi di dicembre e a luglio per esempio, la sede identificata preliminarmente dovrebbe essere lo spazio che attualmente accoglie il mercato bisettimanale. dovrebbe essere una fiera per prodotti fortemente legati al territorio ed attivita innovative.

Il terzo sarebbe la risposta forte in grado di contrastare lo strapotere dei centri commerciali che sono sorti nella nostra provincia. come recita la succitata legge regionale

1. Il Ccn, per l'area individuata, persegue le seguenti finalità: a) organizzare e proporre un sistema locale di offerta integrata produttiva, commerciale e turistica articolata con la partecipazione delle diverse espressioni dell'economa urbana b) creare e promuovere un marchio identificativo così come indicato al successivo articolo 5, comma 1, lettera c), che contraddistingue sotto un'unica immagine gli operatori commerciali, artigianali e turistici c) promuovere la diffusione di programmi di ricerca applicata e di innovazione in favore delle imprese aderenti
d) realizzare programmi comuni di iniziative promozionali commerciali e turistiche e) garantire l'offerta di servizi alle imprese aderenti.
Queste sono le nostre idee preliminari nate dal confronto continuo tra associazioni, ma vogliamo che tutti possiate apportare un contributo reale e fattivo quindi sono ben accetti tutti i commenti e le proposte.

domenica 10 maggio 2015

Ricominciamo dal passato



Legalità, chiarezza di intenti, lungimiranza di vedute, attenzione alle esigenze della comunità, TUTTA ! Non solo ad una piccola porzione di essa. Questi devono essere i principi che devono muovere la politica, soprattuto quando essa è chiamata a rispondere alle questioni di gestione del territorio. I fatti recenti che hanno confermato quanto errata fosse la visione permissiva circa la possibilità di inserire attività commerciali in zone industriali, ci danno la conferma che purtroppo questa chiarezza di intenti sembra decisamente lontana.
Il piano triennale 2015-2017 per la realizzazione di opere pubbliche , in via di approvazione, può e deve finalmente dare alla nostra città la possibilità di rinascere e di innescare dei meccanismi che la riportino ad essere città ricca e produttiva.Certo fondamentali sono gli impegni alla continua e corretta manutenzione stradale e dei marciapiedi, sacrosanta la manutenzione degli edifici scolastici.L’adeguamento antisismico ed il consolidamento del palazzo di giustizia in via Bonaparte idem. Ma ci sono degli interventi che sono in grado di creare opportunità x il futuro lavorativo della nostra città. Innanzitutto la valorizzazione dei siti archeologici , arco Adriano in primis, ed il completamento ed il restauro del parco urbano. Ma fondamentale  sarebbe creare una visibilità nazionale ed internazionale dei nostri beni archeologici, dei nostri musei che possono vantare la presenza d reperti unici.
Servirebe poi la realizzazione di una nuova opera pubblica, che possa dare lustro e slancio alle attività turistiche ricettive ed al loro indotto.La riqualificazione  della zona di Via Caserta al confine con San Prisco e Curti, dovrebbe prevedere una risistemazione viaria che possa dare la possibilità di un accesso monumentale alla città, tale che i turisti provenienti dalla vicina Reggia di Caserta si sentano proiettati in un luogo storicamente importante e culturalmente ricco.Si tratterebbe di riproporre in chiave moderna la “species” dell Arco Adriano, riportando una simmetria ideale tra i due accessi opposti alla città e un legame chiaro tra il passato glorioso ed il futuro che deve tornare ad esserlo.
E’una proposta chiara e fattibile, ma sarebbe un primo passo verso un rilancio della economia del nostro territorio.

martedì 5 maggio 2015

NUOVA ASSOCIAZIONE DEMETRA PER LA TUTELA DELLE LEGALITA' E DEL TERRITORIO


Un nuovo occhio sulla città, un nuovo punto di vista sulle attività edilizie e sulla pianificazione urbanistica, questa é l'associazione Demetra. Tra gli scopi principali che ci prefiggiamo ci sono la legalità ed il controllo della città. La legalità deve essere il primo motore di una rinnovata spinta alla riqualificazione urbana ed ad una nuova edilizia diffusa e di qualità. Per troppi anni si è abusato del territorio sammaritano, in barba alle più elementari norme urbanistiche, della buona architettura. Ora è il momento di dire BASTA ! Basta con gli affaristi senza scrupoli, che, miopi per un tornaconto personale e immediato, stanno togliendo il futuro a noi, ma sooratutto ai nostri figli.
Intelligenti pauca.....