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mercoledì 24 maggio 2017


25°  ANNIVERSARIO DELLA VISITA  DEL PAPA GIOVANNI PAOLO II A SANTA MARIA CAPUA VETERE

Oggi 24 Maggio 2017 ricorrono 25 anni della visita del  Papa  Giovanni Paolo II a Santa Maria Capua Vetere, tale visita avveniva in coincidenza con il XVI centenario del Concilio di Capua, l’importante assise dei vescovi tenutasi tra l’autunno del 291 e la primavera del 392, sul territorio dell’odierna S. Maria C.V.
Del Concilio capuano non si hanno copiosi documenti, ma ciò nonostante è possibile  affermare che si trattò di un evento particolarmente importante nella storia della Chiesa. Il Concilio capuano riaffermò anche il ruolo centrale dell’antica Capua ( odierna Santa Maria C.V. ) che da centro pagano si trasformò in caposaldo della cristianità. Non a caso la nostra Città prese il nome di Maria.
Sotto l’aspetto teologico il Concilio espresse due  dogmi essenziali per la fede, quali la divinità di Gesù Cristo e la verginità di Maria Santissima.
Dall’assise capuana partì anche una dura condanna del vescovo Bonoso secondo il quale Maria Santissima aveva avuto altri figli naturali.
Secondo alcune fonti storiche il Concilio di Capua si svolse nella basilica costantiniana e precisamente sull’area che attualmente ospita la chiesa di San Pietro.
A conferma di questa ricostruzione negli anni venti fu apposta una lapide nella chiesa di San Pietro in ricordo dell’importante avvenimento.
Secondo recenti studi, risulterebbe il concilio si sarebbe svolto, invece, in altra parte della Città e, precisamente, sull’area sulla quale oggi sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Santa Maria Capua Vetere, lì 24 Maggio 2017

                      Ferdinando Fusco

sabato 20 maggio 2017




E’ passato quasi un anno e NULLA si vede all’orizzonte.

E’ trascorso quasi un anno dalla competizione elettorale a Santa Maria Capua Vetere ed il popolo sammaritano dava una compatta fiducia all’attuale amministrazione con la speranza di una rapida soluzione a tutte le problematiche che da oltre vent’anni sono ferme.
Certamente le difficoltà ci sono in ogni ente locale perché si va sempre ad ereditare tutto ciò che è rimasto sospeso dalle precedenti amministrazioni.
Nel caso di Santa Maria Capua Vetere, una buona parte degli amministratori di questa amministrazione sono già  conosciuti nelle precedenti amministrazioni e quindi hanno una buona visione dei  fatti e della realtà locale della città.
Ciò  fa capire che sono stati molto bravi a redigere un sostanziale programma elettorale, di profondo convincimento al popolo sammaritano, tant’è che il popolo ha risposto con una concreta fiducia.
Certamente un Sindaco che viene eletto con una grande vittoria, come è avvenuto a Santa Maria Capua Vetere, cerca in tutti i modi di concretizzare ciò che ha inteso proporre alla cittadinanza.
E’ deludente che è trascorso quasi un anno dall’insediamento della nuova amministrazione  ed in momenti così importanti in sede di Bilancio 2017/2019 non è stata fatta una politica programmatica economica commisurata in ogni settore, così come evidenziato dal Partito Democratico.
Tale comportamento non trova giustificazioni ed evidenzia una grande  responsabilità politica per la città e per i sammaritani.
Le varie commissioni  istituite sicuramente abbiano affrontato con responsabilità politica le varie problematiche  e si pensa anche che ci siano state delle proposte di attuazione programmatiche in ogni settore.
Non si capisce la causa di una carente programmazione economica nel Bilancio2017/2019 approvato in consiglio comunale. – Di chi è la responsabilità politica ?
Le risposte in POLITICA vengono date con i FATTI.
Sembra un ritornello ma vorremmo avere delle risposte:
  1. Campo Sorbo.
  2. Organizzazione dei i Servizi Sociali.
  3. Urbanistica - PUC (Piano Urbanistico comunale) dando una rapida e funzionale politica del territorio.
  4. Piano traffico.
  5. Piano commerciale ed attività produttive
  6. Cultura
  7. Sicurezza Urbana
  8. Ambiente
  9. Politiche sociali e sport
  10. Salute
  11. Tribunale
  12. Bilancio e programmazione economica

Santa Maria Capua Vetere, lì 20  Maggio 2017

Vice-Segretario organizzativo provinciale Vicario della DEMOCRAZIA CRISTIANA della provincia di CASERTA.
                                                                  Ferdinando FUSCO


giovedì 11 maggio 2017



SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) - CITTA' DIMENTICATA


Ieri il governatore della Campania Vincenzo DE LUCA in visita ufficiale al Real Sito Belvedere di San Leucio faceva riferimento alle bellezze artistiche del casertano ed affermava che abbiamo in mano una miniera d’oro che non utilizziamo.
La Città di Santa Maria Capua Vetere è l’Antica Capua, dove  ci sono antichissime testimonianze di storia, cultura e di archeologia. ( l’Anfiteatro Campano, il Mitreo, Museo Archeologico dell’Antica Capua, ecc. ) bellezze artistiche che hanno bisogno di essere valorizzate  e migliorate nella loro pregiata conservazione al fine di incentivare il turismo e la riqualificazione della Città.
Nel Piano Operativo Complementare (POC) per i beni ed attività culturali per le annualità 2016/2017 venivano deliberati dalla Regione Campania 82 Milioni di euro per i monumenti e gli eventi culturali. All’interno del dettaglio dei finanziamenti c'erano la Reggia di Caserta, Belvedere, Acquedotto Carolino e Carditello (Real sito Borbonico). – NULLA PER LA CITTA’ DI SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Le Associazioni sammaritane più volte hanno protestato tale dimenticanza ai  consiglieri regionali casertani della maggioranza BOSCO, OLIVIERO sensibilizzando anche quelli della minoranza ZINZI, a nulla è servito.
Ci sono queste rappresentanze istituzionali nella Regione Campania che dovrebbero preoccuparsi del nostro antico territorio per valorizzarlo ed       ottenere risorse finanziarie necessarie ai monumenti ed eventi culturali quale miniera d’oro (come afferma il Governatore DE LUCA) purtroppo non possiamo valorizzare le nostre bellezze artistiche nella loro interezza per inerzia di chi ci rappresenta.

Santa Maria Capua Vetere, 11 Maggio 2017

Il vice-segretario organizzativo vicario provinciale di Caserta della Democrazia Cristiana
Ferdinando Fusco