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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

sabato 30 novembre 2019

                                    Oscar Wilde


data di nascita: lunedì 16 ottobre 1854 (165 anni fa)
data morte: venerdì 30 novembre 1900 (119 anni fa)




Oscar Wilde«C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé». È uno dei tanti aforismi lasciati dal più irriverente ed eccentrico autore della letteratura occidentale.

Nato a Dublino e morto a Parigi nel 1900, Oscar Wills Wilde è stato un protagonista della scena internazionale, segnalandosi soprattutto come romanziere, poeta e drammaturgo. Nei suoi scritti si pone lo scopo di invitare i lettori alla riflessione, anche attraverso l’uso di aforismi e paradossi.

Fu condannato a due anni di carcere per violazione della legge sulle regoli morali in tema sessuale. L'opera che più lo rappresenta è Il ritratto di Dorian Gray, romanzo pubblicato nel 1890 e revisionato nell'anno successivo, che ha ispirato numerose trasposizioni cinematografiche.



Santa Maria Capua Vetere, lì 30 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

                                       Fabio Fazio


data di nascita: lunedì 30 novembre 1964 (55 anni fa)

Fabio Fazio: Conduttore di punta della Rai e personaggio pubblico, tra i più amati e, nello stesso tempo, criticati, con le sue trasmissioni innova e raccoglie consensi di pubblico e critica da circa vent'anni.

Nato a Savona, dopo la laurea in Lettere all'Università di Genova, entra in RAI come imitatore radiofonico nel 1982 e l'anno seguente Giancarlo Magalli lo lancia in TV nella storica trasmissione della Carrà Pronto Raffaella.

Nel 1991 conduce la gara di cabaret BravoGrazie, dove nasce l'amicizia con Luciana Littizzetto, foriera di una collaborazione duratura e vincente: nel 1993 la chiama a Quelli che il calcio e dal 2005 diventano inseparabili nel talk Che tempo che fa (che dall'autunno 2017 sbarca su Rai 1 e, due anni dopo, su Rai 2), presentando assieme anche le edizioni di Sanremo del 2013 e del 2014.

Sodalizio più recente, ma altrettanto fortunato, è quello con il giornalista e scrittore Roberto Saviano, con il quale conduce nel 2010 "Vieni via con me" su Rai 3 e nel 2012 "Quello che (non) ho" su La7.

Nel 2016 riprende in nuova formula il Rischiatutto, storico quiz televisivo lanciato da Mike Bongiorno negli anni Settanta.



Santa Maria Capua Vetere, lì 30 Novembre 2019



Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

                       Pink Floyd pubblicano The Wall


venerdì 30 novembre 1979 (40 anni fa)

I Pink Floyd pubblicano The Wall: Una copertina sagomata con mattoni bianchi, contornati di nero, con su scritti in stampatello nome della band e titolo dell’album. Si presenta così, nei negozi di dischi del Regno Unito, The Wall undicesima fatica "in studio" del gruppo rock Pink Floyd.

Composto di 26 brani, che alternano ballate strazianti a sonorità heavy, l’opera è strutturata secondo i canoni dell'album concept, in cui tutte le canzoni vertono su unico tema o sviluppano insieme una storia.

Protagonista di questa storia è l'immaginaria rockstar Pink, che vede la sua esistenza condannata all'isolamento da un muro invalicabile, eretto su traumi vissuti in giovanissima età (la morte del padre in guerra), nel corso dell'adolescenza (l’iperprotettività della madre e la spersonalizzazione della scuola) e da adulto (il divorzio dalla moglie).

Si tratta di un personaggio fortemente autobiografico, dietro cui si cela il bassista George Roger Waters, autore di gran parte dell’album a cominciare dalla celebre Another Brick in the Wall: l'introduzione affidata al suono dell'elicottero rimanda alla perdita del padre in guerra e all'inizio della costruzione di quel muro che lo condanna all'isolamento.

Dopo aver venduto mezzo milione di copie a un mese dall'uscita, l'album conquisterà numerosi dischi d’oro e di platino dagli Stati Uniti all'Europa, passando per l'Australia. Il successivo tour sarà ricordato dalla letteratura musicale come il non plus ultra degli effetti scenici utilizzati in un concerto, al punto che gli stessi Pink Floyd decideranno di non promuovere i dischi successivi con dei tour, per la difficoltà di ripetere le vette raggiunte con The Wall.

Entrerà nelle cronache storiche e nella memoria di milioni di persone il Live in Berlin del 21 luglio 1990, eseguito da Waters (uscito dal gruppo nel 1985) e da altre rockstar internazionali (come Bryan Adams e gli Scorpions) per celebrare la caduta del Muro, che per quasi trent'anni aveva diviso le due Germanie.


Santa Maria Capua Vetere, lì 30 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

giovedì 28 novembre 2019

                               Martina Stella


data di nascita: mercoledì 28 novembre 1984 (35 anni fa)


Martina Stella: Toscana di Impruneta, in provincia di Firenze, è una giovane attrice tra le più gettonate della commedia sentimentale e delle fiction televisive.

Dopo aver studiato alla Scuola di Cinema Immagina di Firenze, a 16 anni debutta sul grande schermo accanto a Stefano Accorsi ne L'ultimo bacio, diretto da Gabriele Muccino, che sbanca al botteghino e conquista numerosi riconoscimenti (tra cui 5 David di Donatello e 2 Nastri d'argento).

Il film la lancia nella commedia, prendendo parte tra gli altri ad "Amnèsia" di Gabriele Salvatores, "Un'estate ai Caraibi" e "Ti presento un amico", entrambi di Carlo Vanzina. Nel frattempo recita a teatro nel musical Aggiungi un posto a tavola (2002) di Pietro Garinei, passando poi alla TV dove compare in numerose fiction, tra cui "Le stagioni del cuore", "La freccia nera" e Tutti pazzi per amore 3.

Nel 2014 è tra i protagonisti di Sapore di te dei fratelli Vanzina, rivisitazione nel contesto degli anni Ottanta del celebre "Sapore di mare", prodotto nel 1982. Nel 2016 partecipa a due film e due fiction, l'anno dopo è nel cast della fiction Amore pensaci tu e si classifica al terzo posto a Ballando con le stelle. Nel 2018 è nel cast del film Natale a 5 stelle.


Santa Maria Capua Vetere, lì 28 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

                              Umberto Veronesi


data di nascita: sabato 28 novembre 1925 (94 anni fa)
data morte: martedì 8 novembre 2016 (3 anni fa)




Umberto Veronesi: Nato a Milano, è considerato una personalità di primo piano del campo medico e della ricerca scientifica in generale.

Ha dedicato la sua carriera allo studio, prevenzione e cura del cancro, principalmente del cancro al seno. Ha proposto e sostenuto, da sempre, la quadrantectomia, come metodologia che, affiancata alla radioterapia, dà gli stessi risultati della mastectomia, con minore impatto estetico e psicosessuale.

Per sostenere la ricerca, nel 2003, ha dato vita alla Fondazione Umberto Veronesi, che assegna borse di ricerca per medici e ricercatori. Destinatario di diversi incarichi di prestigio, è stato direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia.

Impegnato anche in politica, è stato Ministro della Sanità dal 25 aprile 2000 all'11 giugno 2001 (governo Amato), mentre nel 2008 è stato eletto senatore nelle liste del Partito Democratico. Dopo la pubblicazione del libro "Una carezza per guarire" è impegnato in prima linea per la lotta alla vivisezione e per promuovere la dieta vegetariana.

Deceduto l'8 novembre del 2016, nella suo dimora milanese, il suo corpo è stato cremato e sepolto nel Cimitero monumentale.


Santa Maria Capua Vetere, lì 28 Novembre 2019

Portavoce la Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco



                                 Alberto Moravia


data di nascita: giovedì 28 novembre 1907 (112 anni fa)
data morte: mercoledì 26 settembre 1990 (29 anni fa)





Alberto Moravia: Un assoluto protagonista della letteratura italiana del Novecento, esponente di punta dell'esistenzialismo, cui aderì guardando all'insuperabile modello di Dostoevskij.

Nato a Roma e ivi morto nel 1990, il vero nome era Alberto Pincherle, ma scelse come pseudonimo il cognome della nonna paterna, Moravia. Dopo alcuni racconti, esordì con il romanzo Gli indifferenti, considerato a tutt'oggi il suo massimo capolavoro. Ne seguirono altri, come "La ciociara", "La romana" e "La noia", portati sul grande schermo da registi del calibro di Vittorio De Sica (che con "La ciociara" portò all'Oscar Sophia Loren).

Col suo tipico stile, semplice e al contempo elegante, affrontò il difficile cammino dell'uomo verso la felicità, l'ipocrisia nei rapporti sociali e l'aridità morale. Tra i riconoscimenti ottenuti, il Premio Strega nel 1952 per "I racconti" e il Premio Viareggio nel 1960 per "La noia".


Santa Maria Capua Vetere, lì 28 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

    Riapre la Basilica di Assisi restaurata


domenica 28 novembre 1999 (20 anni fa)


Riapre la Basilica di Assisi restaurata: A due anni dal terribile sisma che ha colpito l'Umbria e le Marche, riapre ai fedeli la splendida Basilica di San Francesco in Assisi, il cui restauro è stato completato a tempo di record e in tempo per il successivo Giubileo Universale del 2000 proclamato da Giovanni Paolo II.

È il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato Vaticano, a presiedere la cerimonia di riconsacrazione dell'edificio sacro, alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Tutti col naso all'insù ad ammirare le volte ricostruite, i preziosi affreschi dei santi e l'intera decorazione pittorica murale riportati allo stato originario.

Un miracolo reso possibile da un'equipe di operai, restauratori, storici dell'arte e volontari che hanno lavorato per 800 giorni al «cantiere dell’utopia», così come l’hanno ribattezzato gli osservatori di tutto il mondo.

L’impresa ha avuto inizio pochi giorni dopo i drammatici crolli del 26 settembre 1997, che hanno visto collassare la volta di Cimabue e gli affreschi della prima campata (tra cui alcuni attribuiti a Giotto) e in cui hanno perso la vita quattro persone impegnate in un sopralluogo della struttura.

Dopo il certosino recupero di 300mila frammenti di affresco, è partita l'opera di ricostruzione costata complessivamente 72 miliardi di lire (corrispondenti agli attuali 37 milioni di euro) e portata a termine in anticipo rispetto ai tempi prefissati.
All'inaugurazione del 28 novembre 1999 seguiranno altri interventi di ripristino delle decorazioni pittoriche, tra cui la Vela di San Girolamo nel 2002 e quella di San Matteo nel 2006.


Santa Maria Capua Vetere, lì 28 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

martedì 26 novembre 2019


La Città del Foro: Quando la superficialità......diventa una cosa seria.

Prendiamo atto dell'articolo su Caserta Report che circa un anno fa i proprietari dell'immobile dove è accaduto lo smottamento avevano segnalato, sottolineando la criticità della situazione che per dovere di cronaca qui riportiamo:


https://www.casertareport.it/comuni/santa-maria-capua-vetere/voragine-c-so-moro-i-proprietari-dello-stabile-avevano-denunciato-la-perdita-piu-di-un-anno-fa-ecco-il-documento/?fbclid=IwAR0cveOtuTAzJwYd3XhT2HlDaFupslqUhFyHkNBcoIFYV7yRpWdM8hQ7-h8


stasera sul corso Aldo Moro alcuni cittadini hanno detto:.........non è possibile che chi è preposto a svolgere dei controlli per prevenire questi disastri non interviene tempestivamente......troppa superficialità......noi cittadini su questi comportamenti vogliamo delle risposte.....non è possibile....non è possibile.....rimanere meravigliati e non reagire su questi accadimenti molto seri.....

......lo smottamento fortunatamente si è verificato di domenica, verso l'orario di pranzo, quando quasi tutti sono a casa......immaginiamo se fosse capitato nei giorni feriali quando c'è molto traffico e ci sono molti pedoni sul marciapiede.......ci rendiamo conto ?......non possiamo essere indifferenti....è vergognoso vivere con questa realtà......ci vuole un serio senso di responsabilità e di dovere da parte di chi ha compiti ben precisi per prevenire questo stato di pericolo sul territorio sammaritano.



Santa Maria Capua Vetere, lì 26 Novembre 2019



Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

domenica 24 novembre 2019


La Città del Foro: Una città insicura ?

Oggi 24 Novembre un’altra voragine apertasi sul corso A.Moro.

Riportiamo l’articolo su Caserta Report per dovere di cronaca:

S. Maria C.V. sprofonda! Immensa voragine in corso Aldo Moro: isolata la zona.




Inoltre:
  •  ricordiamo la voragine in Piazza San Pietro

SANTA MARIA CAPUA VETERE. In piazza San Pietro si è aperta una voragine profonda un paio di metri.





  • La voragine sul corso Garibaldi:

Ecco le foto della voragine di corso Garibaldi. Situazione simile a piazza S. Pietro, ma si lavora alacremente per il ripristino nel minor tempo possibile







In questo pomeriggio sul corso Aldo Moro alcuni cittadini hanno detto:……….non è bastato la voragine a Piazza San Pietro  e quella sul corso Garibaldi ?……oggi anche quella sul corso Aldo Moro ?........ma  tecnicamente chi è preposto a controllare sul territorio per prevenire questo stato di pericolo ? .......perchè non interviene ? …quando provvedono a fare un controllo per verificare il nostro sottosuolo ?....aspettiamo che succeda qualcosa di più grave alla nostra comunità? 

Infatti la iena sammaritana di Rosario Graziano,…..ogni giorno segnala delle criticità:

https://www.facebook.com/bastachiacchierevogliamoifatti/videos/389821318237373/


Santa Maria Capua Vetere, lì 24 Novembre 2019



Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco







sabato 23 novembre 2019


La Città del Foro: Maggioranza politica insensibile

Una maggioranza politica guidata dal Sindaco Mirra senza vergogna.
In questi tre anni e mezzo si sono viste e sentite solo polemiche e critiche dell’operato di questa amministrazione sia da parte dei giornali che da parte dei cittadini.
Un’amministrazione che non ha realizzato un’opera pubblica. Ogni anno quando si approva il Bilancio di Previsione con il DUP (Documento Unico di Programmazione) con il Piano Triennale delle OO.PP. vengono scritte …” Belle cose”….facciamo, diciamo….ed ora ?  NULLA.
Le Commissioni Consiliari che dovrebbero essere da monitoraggio di tutti gli argomenti programmati nell’anno, ma solo la 1^ Commissione è  sempre presente le restanti Commissioni risulterebbero riunite sporadicamente e non  sarebbero in sintonia con i programmi annuali di Bilancio e con il  Programma elettorale proposto dalla maggioranza politica guidata dal Sindaco Mirra.

In questi tre anni e mezzo si sono viste solo surroghe di consiglieri comunali ed assessori, da non dimenticare le ultime dimissioni del Super Assessore all’Urbanistica ed ai Lavori Pubblici Avv. Nicola Leone.
Ricordiamo l’abbandono della maggioranza per passare in minoranza di ben quattro consiglieri comunali, la consigliere comunale Santillo, che oggi ricopre anche la carica di consigliere Provinciale, i consiglieri Angelino, De Lucia e Busico.

La Consigliere Mariagabriella Santillo per l’ennesima volta fa appello a questa maggioranza politica sammaritana: “La città sprofonda tra l’indifferenza della maggioranza: la molliamo la poltrona?”

 



 Per dovere di cronaca qui riportiamo l’articolo su Caserta Report:



Stasera sul Corso Garibaldi alcuni cittadini hanno detto:…….. che politica vergognosa che stiamo vivendo in questa citta’ …….ma perchè non si dimettono e se ne vanno a casa ?.......da oltre tre anni questa città è peggiorata su tutto …..i nostri governanti non si rendono conto ? ….ma dove vivono ?....ma quale città stanno governando ?


Santa Maria Capua Vetere, lì 23 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

venerdì 22 novembre 2019

            John Kennedy assassinato a Dallas


venerdì 22 novembre 1963 (56 anni fa)


John Kennedy assassinato a Dallas«Interrompiamo questo programma per trasmettervi questo rapporto speciale della ABC Radio. C'è un rapporto speciale da Dallas, Texas. Tre colpi d'arma da fuoco hanno colpito il corteo del Presidente Kennedy oggi in centro a Dallas, Texas. Questa è la ABC Radio».

È Don Gardner della ABC Radio network a informare la nazione, un'ora dopo, del dramma che si è consumato a Dallas nella tarda mattinata di venerdì 22 novembre. Il presidente degli Stati Uniti d’America, John Fitzgerald Kennedy, e il governatore del Texas, John Connally (quest'ultimo, ferito gravemente, se la caverà), sono rimasti vittime di un attentato, nel corso di una visita ufficiale in vista delle prossime elezioni.

Poco prima delle tre del pomeriggio arriva la notizia della morte di Kennedy, a quel punto cala il silenzio sulle trasmissioni regolari e gli spazi commerciali, che riprenderanno soltanto il martedì seguente. Nel frattempo attraverso le testimonianze della gente si cerca di ricostruire l’accaduto.

Al passaggio del corteo presidenziale nell'affollatissima Dealey Plaza sono stati uditi tre spari, forse quattro, per alcuni testimoni provenienti da una collinetta erbosa sul lato della strada, per altri (in maggioranza) dal deposito di libri della Texas School. È qui che al sesto piano, nascosto tra gli scatoloni, gli agenti trovano un fucile modello Carcano 91 (di fabbricazione italiana) e, in corrispondenza di una finestra affacciata sul luogo dell'attentato, due bossoli.

In quel momento, risulta assente ingiustificato dal posto di lavoro l'operaio Lee Harvey Oswald, fermato più tardi in un cinema (dov'è entrato senza pagare), perché sospettato di aver ucciso un poliziotto nelle ore successive all'attentato. Dagli archivi del FBI spunta un fascicolo su di lui: ex marine, trasferitosi in Unione Sovietica e da lì ritornato negli USA, sposato a una donna russa, è sotto osservazione da tempo per le sue idee marxiste.

Le impronte trovate sull'arma, compatibili con le sue, sembrano incastrarlo definitivamente, anche se Oswald si dichiara un «capro espiatorio». Non arriverà a dimostrare la sua tesi al processo: due giorni dopo l'attentato, durante il trasferimento alla prigione della contea, verrà assassinato da Jack Ruby, un gestore di night club vicino ad ambienti di potere legati alla mafia, che una perizia medica dichiarerà affetto da turbe psichiche.

Questa è la verità ufficiale ricostruita, grazie anche a un video amatoriale girato dal sarto Abraham Zapruder (che sarà il punto di partenza di tutte le indagini sul caso JFK), dalla commissione Warren istituita da Lindoln Johnson, nel frattempo succeduto a Kennedy, per fare luce sui fatti di Dallas. Ma una larga parte dell'opinione pubblica disconoscerà tale risultato, optando per la teoria del complotto.

Numerose inchieste giornalistiche, la più autorevole delle quali è del cronista Chris Plumley, suffragheranno questa tesi; studi successivi, in primis quello della United States National Academy of Sciences smonteranno in gran parte le prove “tecniche” del complotto, non riuscendo tuttavia a sgomberare il campo da sospetti e dubbi sulla verità ufficiale. Nuovi elementi sono emersi nell'ottobre del 2017, quando sono diventati pubblici quasi tutti i documenti ancora coperti dal segreto di Stato.

Una verità storica è che con la morte di Kennedy, la cui rielezione era data per certa, si chiuderà un'epoca di nuovi e importanti cambiamenti sul piano della politica estera e di quella interna. Dal punto di vista mediatico l'assassinio di Dallas, seguito da una diretta non-stop per quattro giorni, segnò un primato nella storia televisiva, superato soltanto nel 2001 da quella successiva all'attacco terroristico alle Torri gemelle di New York.


Santa Maria Capua Vetere, lì 22 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

giovedì 21 novembre 2019

                                       Voltaire


data di nascita: domenica 21 novembre 1694 (325 anni fa)
data morte: sabato 30 maggio 1778 (241 anni fa)



Voltaire: Quando si pronuncia il suo nome, si pensa a tutto lo scibile umano e alla sete di conoscenza che ha animato le grandi menti della storia, tra le quali è annoverato il filosofo, drammaturgo, storico, poeta (e molto altro ancora) Voltaire.

Nato a Parigi e qui morto nel 1778, il vero nome era François-Marie Arouet. Pienamente calato nel clima culturale del secolo dei lumi, è stato un esponente di rilievo dell’Illuminismo, mostrando interesse per ogni forma del sapere. Ciò lo spinse a collaborare all'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, primo esempio di moderna enciclopedia.

Le opere e il pensiero di Voltaire hanno ispirato i grandi pensatori dei decenni successivi, formando l'humus ideologico e culturale da cui fiorirono le due grandi rivoluzioni del Settecento, quella americana (1775-83) e francese (1789-99).

Tra le sue opere, quella che ha avuto maggiori influenze sui posteri è il Candido, un racconto filosofico che mira a confutare le dottrine ottimistiche.



Santa Maria Capua Vetere, lì 21 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

                 Inaugurato il Ponte di Verrazzano


sabato 21 novembre 1964 (55 anni fa)



Inaugurato il Ponte di Verrazzano: Colosso d'acciaio di alta ingegneria che mette in collegamento i due quartieri newyorkesi di Staten Island e Brooklyn, per gli americani è il Verrazano-Narrows Bridge o più semplicemente "The Verrazano".

Progettata dal celebre urbanista Robert Moses (che mise la firma a diverse opere della Grande Mela), l'opera ebbe inizio nell'estate del 1959 e richiese un investimento complessivo di 320 milioni di dollari. Si decise di intitolarlo all'esploratore fiorentino Giovanni da Verrazzano (al quale fu dedicato anche un ponte sull'Arno nella sua città natale), che per primo raggiunse la baia di Hudson.

Alla sua inaugurazione, affidata all'allora sindaco di New York, Robert F. Wagner, davanti a 5mila persone, ottenne il riconoscimento del primato di ponte sospeso più lungo al mondo, record detenuto in precedenza dal Golden Gate Bridge di San Francisco e conservato fino al 1981, quando venne assegnato all'Humber Bridge, in Inghilterra.

Retto da due piloni di 27mila tonnellate di peso ciascuno e lungo 1.600 metri, è formato da due strade sovrapposte (la parte inferiore venne aperta a giugno del 1969) a sei corsie di marcia, rese popolari sui media da numerosi film (tra cui "La febbre del sabato sera") e dalle spettacolari immagini della Maratona di New York, che qui ha il suo punto di partenza.


Santa Maria Capua Vetere, lì 21 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel  Fianco
Ferdinando Fusco

Esce “A Night at the Opera” dei Queen


venerdì 21 novembre 1975 (44 anni fa)



Esce “A Night at the Opera” dei Queen: Con A Night at the Opera i Queen sfornano il loro quarto album, che consacra la band britannica nel panorama del rock mondiale.

Prodotto da Roy Thomas Baker e finito di registrare a luglio del 1975, il disco era stato inizialmente concepito come parte di un doppio album, che avrebbe dovuto contenere anche il successivo "A Day at the Races" (uscito a distanza di un anno); questo perché entrambi i titoli richiamano due omonimi film dei fratelli Marx, alla cui geniale comicità Freddie Mercury e company volevano rendere omaggio.

Le 12 tracce contenute nell'album alternano glam rock e opera rock. Sono 11 inediti più una cover dell'inno britannico "God save the Queen". I brani di punta sono principalmente due: Love of my life (dedicata alla fidanzata di Mercury) e la celebre Bohemian Rhapsody, sublime fusione tra rock e musica classica.

Quest'ultima, uscita in anteprima come singolo, conquista subito le prime posizioni delle charts inglesi ed entra a pieno titolo nella musica di tutti i tempi, sia come pietra miliare del genere rock, sia perché su di essa fu girato il primo videoclip musicale della storia.

Medesimo successo accompagna l'album che conquista il triplo disco di platino, mai raggiunto in precedenza dai Queen. Per la musica di quel periodo "A Night at the Opera" segna una nuova fase, legata alle innovazioni tecnologiche che permettono infinite possibilità nella registrazione dei brani in studio.



Santa Maria Capua Vetere, lì 21 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

mercoledì 20 novembre 2019


                  Bob Kennedy

data di nascita: venerdì 20 novembre 1925 (94 anni fa)
data morte: giovedì 6 giugno 1968 (51 anni fa)




Bob Kennedy: Settimogenito della potente, quanto sfortunata, stirpe dei Kennedy, è stato un protagonista della politica americana negli anni Sessanta.

Nato a Brookline, nel Massachusetts, e morto a Los Angeles nel 1968, si laureò in Legge ad Harvard, dedicandosi tutta la vita ai temi della giustizia e del diritto. Durante la presidenza del fratello John Fitzgerald fu ministro della giustizia.

Destinato a raccogliere l'eredità del fratello, nel 1968 si candidò alle elezioni per il Partito Democratico, ma fu ucciso in un attentato proprio il giorno dopo la sua vittoria alle primarie in California e nel South Dakota.

L’autopsia sul corpo di Bob rivelò un foro di uscita del proiettile nella tempia destra, mentre il presunto assassino si presentò davanti a Kennedy. Di qui si fece largo l'ipotesi che a sparare fosse stato un membro del suo staff, coperto dal gesto plateale del presunto attentatore, tale Sirhan B. Sirhan, giordano di origine palestinese.



Santa Maria Capua Vetere, lì 20 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco

                      Inizia il processo di Norimberga


martedì 20 novembre 1945 (74 anni fa)

Inizia il processo di Norimberga: L'ultimo atto ufficiale – la resa del Giappone (2 settembre 1945) – che aveva posto fine alla Seconda guerra mondiale era stato scritto due mesi e mezzo prima, ma il mondo intero chiedeva giustizia per tutti gli orrori commessi nei confronti del popolo ebraico, di altre etnie (Rom, Sinti, Polacchi, Slavi) e degli omosessuali.

Non si poteva lasciare impunita la ferocia del nazismo e, al contempo, occorreva segnare una linea di demarcazione nella politica internazionale tra il recente passato e gli scenari futuri, creando efficaci strumenti di prevenzione e contrasto a qualsiasi tentativo di sterminio e pulizia etnica. Questa vergognosa pagina di storia non sarebbe dovuta ripetersi.

Da queste premesse ideologiche nacque l'esigenza di istituire un tribunale internazionale, il cui atto di nascita fu sancito nell'incontro di Londra dell'8 agosto 1945 tra Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica. I "tre grandi" sottoscrissero uno statuto cui successivamente aderirono 19 paesi di tutti i continenti.

Fu scelta come sede Norimberga innanzitutto per ragioni pratiche, perché era l'unico centro abitato della Germania risparmiato in parte dai bombardamenti, e che, pertanto, potesse offrire strutture agibili e adatte ad ospitare quel tipo di evento. Non meno importanti le motivazioni simboliche, dato che nella seconda città della Baviera si erano tenuti i riti ufficiali del regime hitleriano e sempre qui erano state emanate le leggi discriminatorie verso gli ebrei e le razze “inferiori”.

Si arrivò così al 20 novembre 1945, giorno di apertura del processo di Norimberga che metteva alla sbarra ventidue tra i più alti gerarchi nazisti, come Hermann Göring, il numero due della Germania nazista e ideatore della Gestapo (la potente polizia segreta del regime); Joachim von Ribbentrop, ministro degli esteri e ideatore dell'omonimo patto con l'URSS per spartirsi l'Europa centro-orientale; Julius Streicher, insegnante elementare, autore della spietata propaganda antiebraica.

Mancano all'appello figure di rilievo come Goebbels ed Himmler, che preferirono suicidarsi emulando il Führer, e tutti quelli che fuggirono in Argentina accolti dal regime peronista. Quattro i capi d'accusa contestati agli imputati e tra questi per la prima volta nella storia si parla di «crimini contro l’umanità»; gli altri tre sono «complotto»«crimini contro la pace»«crimini di guerra».

Dichiaratisi «non colpevoli», disconoscendo l'autorità del tribunale, gli imputati vennero sottoposti, nel corso del processo, a esami psichiatrici e psicologici (i risultati sono stati resi noti negli ultimi anni) atti a indagarne la personalità e rispondere all'unanime quesito sull'incompatibilità tra il loro essere individui "sani di mente" e l’efferatezza dei crimini commessi.
Meno di un anno dopo, il 1° ottobre 1946, si arrivò al verdetto: 12 condanne a morte, tre ergastoli, due pene a 20 anni di carcere, una pena a 15 anni, una a 10 e 2 assoluzioni.

Criticato da numerosi giuristi e osservatori che contestavano il fatto che fosse organizzato dai vincitori del conflitto, il processo di Norimberga segnò una svolta politica e culturale, introducendo nel lessico comune, oltre che giuridico, termini come "crimini di guerra", "diritti umani", genocidio (neologismo coniato nel 1933 dallo studioso polacco Raphael Lemkin, che unisce il greco genos, "razza o etnia", con il latino cidium, "uccidere").

In questo contesto si delineò il moderno diritto internazionale, alla base di importanti istituzioni come l'Organizzazione delle Nazioni Unite e il Tribunale Internazionale dell’Aia, quest'ultimo chiamato poi a giudicare i crimini commessi nell'ex Jugoslavia (1993) e in Ruanda (1994).




Santa Maria Capua Vetere, lì 20 Novembre 2019


Portavoce La Freccia nel Fianco
Ferdinando Fusco