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venerdì 14 maggio 2010

Lavori a via Aldo Moro. Un altro modo per rifare lavori già fatti e rifatti.



I lavori in atto a Corso Aldo Moro possono definirsi una BESTEMMIA DELL’EDILIZIA ED UNA OFFESA ALL’INTELLIGENZA UMANA. Questi lavori, definiti di Restyling attraverso i soliti proclami del Sindaco Giudicianni, realizzati in Corso Aldo Moro, sono la prova inconfutabile che i sammaritani ed , in particolare i commercianti, continuano ad essere presi per i fondelli dall’Amministrazione Comunale. Il Sindaco Giudicianni, il Direttore Generale Castaldo, i i Dirigenti dell’Ufficio Tecnico che si avvicendano continuamente, l’Assessore ai lavori Pubblici e Manutenzione, i geometri comunali, pur essendo a conoscenza di come si sta rappezzando il Corso A.Moro,, tacciono. E’ scandaloso, provocatorio, squallido, puerile, meschino, trattare in tal modo i Cittadini e la Città. Le ditte che hanno avuto la commessa dei lavori, stanno rialzando il basolato con interventi a macchia di leopardo, con sigillature perimetrali fatte con l’asfalto che si solleva e si disintegra al passaggio di 4 o al massimo cinque auto . Anziché creare sedi idonee nel basalto per alloggiarvi le alette dei coperchi dei pozzetti in ghisa,stanno solo imbrattando con asfalto a freddo la sede stradale, senza effettuare i lavori a regola d’arte, come si dovrebbe fare e come ci hanno insegnato i maestri scalpellini. Vergognatevi, una macchina comunale che costa così tanti soldi pubblici, stà ferma ed assiste a questo squallore senza intervenire. Questa è incapacità o connivenza? Basta recarsi al Corso Aldo Moro ed, in particolare da Piazza San Francesco alla via Naz. Appia (via Caserta), per trovare una strada transennata; cosa che, oltre ad intralciare il traffico, è improponibile, sia sotto il profilo estetico che funzionale. Chi ha commissionato questo tipo di lavori, o li ha pagati o li pagherà, consentendo che li si realizzi in questo modo, dovrebbe vergognarsi!!! Si sta distruggendo la Città ed il commercio. Questi lavori definiti di restyling, il Sindaco deve farseli fare a casa sua, non certamente in Città e con i soldi dei cittadini. Essi sono realizzati in modo indegno e costituiscono uno schiaffo ed un’offesa all’intelligenza umana ed alle regole fondamentali dell’edilizia! Questo dovrebbe bastare a far capire al Primo Cittadino che oramai il tempo delle dimissioni è giunto, ma noi sappiamo che Giudicianni è interessato a ben altro e non segue , assolutamente, ciò che interessa la città, ma solo le cose che gli fanno comodo ! Gaetano Rauso

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