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martedì 13 luglio 2010
Pdl: in quattro aprono a Giudicianni. Solo due gli assessori di Garofalo
Proponiamo un interessante articolo pubblicato su www.interno18.it
Secco 'No' di Rauso, Rinaldi e Mattucci. Lopez accetta ma a condizioni. Smorzato l'entusiasmo di Mastroianni. Garofalo scende a compromessi con Maio e Salzillo. Da valutare la convivenza con Scirocco Riunione conclusa con quattro favorevoli (di cui uno a condizioni) e tre contrari. Inderogabili le posizioni di Dario Mattucci, Giuseppe Rinaldi e Gaetano Rauso del tutto contrari a soluzioni di dialogo con l'attuale sindaco Giudicianni. Discorso diametralmente opposto per chi vive di politica senza praticarla: Salvatore Mastroianni, Giovanni Campochiaro e Nicola Viggiano. L'unico favorevole ma a condizioni è Lopez, nonostante la propria candidatura a sindaco alle amministrative del 2207. Per Lopez il Pdl potrebbe anche confluire in maggioranza a patto che venga sottoscritto un cronoprogramma politico a cadenza semestrale. In caso di mancato perseguimento degli obiettivi prefissati si lascerebbe il progetto bipolare 'Giudicianni-Garofalo'. Lo stesso coordinatore locale del Pdl, che ricordiamo ancora una volta essere stato nominato dall'alto e non designato dagli iscritti, ha ribadito che il dialogo con il sindaco è possibile qualora si profilasse una maggioranza strettamente politica con l'asse spostata a destra. Nessuna commistione, sia chiaro. Ma con il trasformismo legalizzato in Comune anche da Maio e Salzillo, nonchè dallo stratega Campochiaro, allora non si parlerà mai di commistione politica. Ieri a sinistra con il pugno alzato oggi a destra ad onorare il 'Fascio'. Basta stare in maggioranza. Ed è legata proprio alle figure di Maio e Salzillo la mancata conclusione delle trattative con il Pdl. Le mosse di Giudicianni sono strettamente condizionate dal tandem 'disconosciuto' dal Partito democratico appena due settimane fa. Senza loro due il sindaco non farà nulla. Nè può metterli alla porta e non solo per questioni meramente politiche. Contestualmente Garofalo ha compiuto un piccolo passo indietro esaltando, durante la riunione del pomeriggio, l'operato di Salzillo in materia di ambiente. A Garofalo ricordiamo però che per ambiente non si intende solo la raccolta differenziata e lo faremo con l'ennesimo reportage fotografico (realizzato oggi e online domani mattina) a testimonianza del disastro ambientale che si sta consumando nelle periferie della città del Foro. Passo indietro anche per quanto riguarda la figura di Maio: Garofalo non lo ha nemmeno nominato a differenza però del secco 'No' esternato nei giorni precedenti. Discorso a parte merita la convivenza tra il coordinatore del Pdl e il presidente del Consiglio comunale Scirocco anche in virtù di precedenti diaspore a carattere non troppo politico. Ora tocca al sindaco interpellare nuovamente il Pdl e dichiararsi disponibile al passaggio a destra sebbene negli ambienti vicini al centrosinistra continua, in un tentativo estremo, di mantere viva la dialettica. Oramai, anche se troppo tardi, ha perso credibilità. Ma il Pdl comunque trattiene gli entusiasmi. A chi pensava di poter godere di una maggioranza schiacciante è stato spiattellato in faccia il secco diniego di tre illustri e dignitosi esponenti. I 'no' di Rauso, Rinaldi e Mattucci comportano, nella distribuzione delle deleghe, un assessorato in meno. Dai 3 paventati da Mastroianni in uno dei tanti deliri della sua fanta-politica (aveva previsto un assessorato anche per Dario Mattucci), il computo scende a 2. Fuori dal Consiglio resterebbe Simonelli mentre prepara il proprio ingresso Arturo Bolognese, rappresentante de La Destra con il quale pare che lo stesso Mastroianni abbia raggiunto un accordo per spostare il suo voto in maggioranza. Ma è pur sempre Mastroianni a sostenerlo. Oltre i numeri il metodo. Anche in questo caso per nulla condivisibile. Il Pdl non ha mai dialogato con le forze di maggioranza, nè direttamente con il sindaco Giudicianni. La trattativa è stata condotta dal solo Garofalo. Nulla quaestio sulla sua nomina in qualità di commissario, riconosciuta tra l'altro dallo statuto. Ma proprio in quanto tale, l'attuale coordinatore avrebbe potuto assumere decisioni di carattere 'straordinario'? E se non lo è un ribaltone qualcosa di straordinario...
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