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venerdì 20 agosto 2010

I SEGNALI NON VENGONO MAI SOLI SABATO 14 AGOSTO VIGILIA “DELL’ASSUNTA” 2° Parte


Ho già raccontato della disavventura capitata al sindaco Giudicianni che è stato il primo sindaco ad essere stato spernacchiato all’interno di una manifestazione religiosa che dura da 240 anni, ma la mia è stata una cronaca parziale che ha descritto solo la prima parte della processione; non avevo avuto notizie della seconda parte che ho appreso dalla penna dell’ottimo Antonio Tagliacozzi sulla Gazzetta di Caserta. La seconda parte, vale a dire il ritorno della processione nella Chiesa madre e quindi il volo del quadro della Vergine Assunta in Cielo verso il campanile, come vuole il rituale, prima dell’incendio di quest’ultimo, è stato interrotto da un guasto tecnico di trazione. Nell’immaginario questo è il secondo segnale negativo che per i fedelissimi sta a dimostrare tutta l’avversità della Madonna per il sindaco e la condotta di don Antonio che si è lasciato convincere e per quieto vivere ha abbozzato. Sappiamo tutti che non poteva fare diversamente, e conserva tutto il nostro affetto, ma mi pare di sentirla la nostra Vergine protettrice che si rivolge a don Antonio rimproverandolo: “Neh don Antò ma a chi me purtate? Chisto nun dice na verità manco quanne ‘lle spie che or’è. Vabbé il Padre Nostro predica che dobbiamo perdonare tutti, ma chist’ è n’esagerazione. Io pure debbo rendere conto, che gli dico quando salgo sopra, che ci hanno preso a pernacchi? In fondo pure Lui scacciò i mercanti dal tempio. Lo so lo so, il colpevole mi ha gia chiesto perdono e mi ha giurato che non ce l’aveva con me, ma i nostri fedeli sono rimasti colpiti, non s’era mai vista una cosa del genere. Togliamo quest’abitudine, negli ultimi anni me ne fosse capitato uno buono! Prima Iodice con la Chirico, che se venivano in chiesa si sentiva la puzza del CDR che si portavano appresso, poi Giudicianni che si dichiara di sinistra, patteggia con il centro e ‘nciucia” con la destra, ma questa gente lo sa che dovrà presentarsi al giudizio divino?” Certo comprenderete che questi monologhi sono frutto di fantasia, ma sono verosimili. Quello che è successo quest’anno è di una gravità assoluta. I segnali della sollevazione incruente del “popolo bue” ci sono tutti e guarda caso, in uno delle due uniche Chiese( l’altra è quella di S.Pietro) che hanno alzato la loro voce in difesa dei deboli, sollecitando l’amministrazione a darsi da fare per sollevare dalle sofferenze gli anziani soli, gli infermi , gli allettati, i malati terminali coloro che vivono sulle sedie a rotelle ed i meno fortunati che sono da Aprile senza nessuna assistenza, mentre il sindaco da sfogo alla sua egocentricità e si fa mettere sui manifesti 6x3 in posa, con il pollice alzato e poi scappa in vacanza. Ora capisco anche meglio il perché dell’interpartitica del PD nella sede della E.V.A.Onlus, tra gli operatori psichiatrici e la frase che scappò ad uno di loro: “Speriamo di non avere bisogno della camicia.”

Santa Maria Capua Vetere “Festa dell’Assunta Ultimo Atto (speriamo!)

Mi raccontano che nel finale, vale a dire nella serata dei fuochi in aria che come da copione permettono ai fuochisti di gareggiare tra loro inventando, nel cielo buio fantastici disegni e colori surreali che trasmettono allegria e voglia di vivere, in p.zza 1° Ottobre, dopo la prima performance è calato il silenzio. La folla in attesa, dopo aver aspettato un ragionevole lasso di tempo, si è allontanata delusa, ancora una volta, e non facendo mancare manifestazioni rumorose(leggi fischi e pernacchi) a testimonianza del proprio dissenso. Qualcuno ha detto: come si fa a chiudere il vecchio con il nuovo? Ecco, nell’immaginario Sammaritano questo è il terzo segnale che la città ha ricevuto per farci ricordare che la processione è una cosa seria e non può ospitare chiunque. Una manifestazione civile/religiosa deve difendere la sua sacralità e la sua spiritualità evitando coloro che “salmeggiano sugli altari e scorreggiano in sacrestia” e deve altresì scoraggiare i “pirana pavoneggianti” che amano godere dei riflettori del palcoscenico ferragostano. Al comitato dei festeggiamenti dobbiamo dire che nonostante “l’aiuto” dato loro da quei consiglieri comunali che l’UDC definì “indegni perpetui” hanno fatto più di quanto ci si aspettava, un grazie a loro, al presidente Don Francesco Pappadia ed un affettuoso abbraccio al nostro

Don Antonio Pagano.

In attesa della resurrezione

Monsignor Perrelli

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