Il direttivo della Pro Loco "Antica Capua" del presidente Donato Di Rienzo è intervenuto in merito alla questione inerente il futuro del Foro sammaritano. E, in particolare, sulla scottante questione del Tribunale Civile il cui sfratto esecutivo dagli attuali locali cosentiniani di via Santagata dovrebbe diventare esecutivo il 31 gennaio dell'anno prossimo.
Secondo il parere degli iscritti alla Pro Loco. "L'unica sede idonea ad accogliere dignitosamente gli uffici giudiziari civili è il prestigioso Palazzo Melzi che, per moltissimi anni, è già stato sede del Tribunale cittadino unificato. Non convincono infatti- spiegano gli adepti di "Antica Capua", pur con tutto il rispetto possibile e immaginabile- le motivazioni di chi vorrebbe allocare il Civile nell'ex caserma Mario Fiore che ancora, tra l'altro, non è in fase di ristrutturazione. Invece, sarebbe quanto mai opportuno che il Tribunale Civile ritornasse a Palazzo Melzi anche in funzione di rivalutazione e di rilancio del centro storico cittadino in fase di evidente regressione. E con esso il ripotenziamento della piccola e media economia commerciale che ruota intorno al cuore della città. E che sta vivendo lustri di profonda crisi accentuati dalle politiche dell'attuale Amministrazione Comunale così poco sensibile nei confronti sia dei residenti sia dei commercianti di un centro storico che, neanche molti anni fa, era il fiore all'occhiello di Santa Maria Capua Vetere e dell'intera Terra di Lavoro"
Secondo il parere degli iscritti alla Pro Loco. "L'unica sede idonea ad accogliere dignitosamente gli uffici giudiziari civili è il prestigioso Palazzo Melzi che, per moltissimi anni, è già stato sede del Tribunale cittadino unificato. Non convincono infatti- spiegano gli adepti di "Antica Capua", pur con tutto il rispetto possibile e immaginabile- le motivazioni di chi vorrebbe allocare il Civile nell'ex caserma Mario Fiore che ancora, tra l'altro, non è in fase di ristrutturazione. Invece, sarebbe quanto mai opportuno che il Tribunale Civile ritornasse a Palazzo Melzi anche in funzione di rivalutazione e di rilancio del centro storico cittadino in fase di evidente regressione. E con esso il ripotenziamento della piccola e media economia commerciale che ruota intorno al cuore della città. E che sta vivendo lustri di profonda crisi accentuati dalle politiche dell'attuale Amministrazione Comunale così poco sensibile nei confronti sia dei residenti sia dei commercianti di un centro storico che, neanche molti anni fa, era il fiore all'occhiello di Santa Maria Capua Vetere e dell'intera Terra di Lavoro"
Non si comprende ,inoltre , perchè l'Università continui a detenere , totalmente inutilizzato, un edificio che è sempre stato sede di uffici o attività pubbliche che servivano anche e soprattutto ad incentivare l'economia locale. Ci si chiede, anche per quale motivo la facoltà di Psicolgia continui ad essere allocata a Caserta e non qui a S. Maria C.V. , dove per decreto ministeriale ne era stata stabilita la sede , e non venga spostata , come buon senso vorrebbe nel Palazzo Melzi oramai del tutto inutilizzato dalla facoltà di Giurisprudenza .
L'Istituzione Universitaria è importante per l'economia di S. Maria , ma non a tal punto da consentire lo svuotamento e la desertificazione el centro storico a causa della inutilizzabilità dell'edificio attorno al quale la vocazione commerciale della città' si è sviluppata e accresciuta fino ad una quindicina di anni fa.
L'Università nel caso in cui volesse continuare ad utilizzare i beni della comunità sammaritana dovrà tener conto anche dei bisogni di tale comunità e prendere le dovute decisioni : riporti la facoltà di Psicologia nella nostra città o lasci Palazzo Melzi affinchè la città ne possa nuovamente disporre per gli Uffici Giudiziari o altre finalità che possano far rinascere il centro storico sammaritano
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