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giovedì 2 dicembre 2010

La trasparenza amministrativa del comune di S. Maria C.V. ? Un miraggio

Non tutti sanno che ieri si è tenuto un corso- concorso ,bndito dal comune di S. Maria C.V.  nel lontano 2004 , riservato al personale interno per la copertura di n.8 posti di categoria D-progressione economica di profilo indicativo di istruttore direttivo di P.M.- ufficiale . 
Dal 29/12/2004 , data in cui il Comune rese pubblico il bando , improvvisamente , senza alcuna pubblicazione ulteriore all'Albo pretorio , nè sul Sito dell'Ente , il 29/11/2010 con determina n.244 viene adeguato il bando del 2004 alla nuova dotazione organica e relativo piano triennale di assunzione  dell'Ente approvato con la Delibera di G.M. n 242 del  9/11/2010, ed in particolare viene ridotto il numero dei posti messi a concorso da 8 a 3 . 
Si legge nella determina del Comandante De Rosa , che con determina n 163 del 2005 sono stati riaperti i termini per l'integrazione della certificazione di idoneità psico-fisica , ai sensi del Vigente regolamento del Corpo di P. M. . La certificazione richiesta riguardava il requisito della totale idoneità, sotto il profilo medico , al profilo professionale messo a concorso , e il termine di riapertura aveva scadenza  30 giorni dopo la pubblicazione della determina stessa. 
Ieri , si ripete , senza alcuna ulteriore pubblicità nè sul sito dell'Ente nè all'Albo pretorio, a distanza di 5 anni dall'indizione del bando  si è svolto il corso - concorso di cui alla determina del comandante De Rosa  n . 707  del 29/12/2004 . 
Sembra siano stati ammessi con riserva a partecipare, tutti coloro che avevano avazato la domanda , senza tenere in alcun conto , quindi ,nè della documentazione integrativa medica  richiesta nè delle intervenute situazioni personali e professionali di alcuni dei partecipanti che oggi non hanno più i  dovuti requisiti . 
Trattasi di progressione interna , relativa quindi al personale diretto dallo stesso dirigente De Rosa , che non può non conoscerne le situazioni di servizio e ciò rende incomprensibile l'accettazione con riserva di soggetti che già si sa non idonei a poter neanche partecipare alla selezione , ma oramai siamo abituati alle stranezze della Dirigenza del nostro Ente .
Ulteriori perplessità sorgono anche in merito alla possibiltà di espletare la progressione esclusivamente  interna  , alla luce delle nuove norme nel frattempo intervenute . 
Ma al di là degli interrogativi sulla legittimità e la regolarità dell'iter amministrativo in base al quale ieri si sono svolte le prove dei candidati  che aspirano a passare alla categoria D - posizione D1 , sono tanti altri gli interrogativi e le curiosità che tale improvvisa e non pubblicizzata ripresa di un bando del 2004 risveglia . 
Sembra che proprio a causa dell'integrazione delle certificazioni mediche di totale idoneità al servizio , presentata quasi da tutti i vigili che avevano presentato la domanda a partecipare , destò l'attenzione della magistratura : all'epoca , infatti , in un articolo di  un quotidiano locale  venne messo in evidenza la discrepanza tra le certificazioni presentate e le condizioni di salute dei  candidati  che sembra fossero quasi tutti in possesso di "causa di servizio" ( cioè avevano problemi di salute ufficialmente certificati che gli impedivano lo svolgimento di determinate mansioni ) 
Saremmo certo curiosi di sapere l'esito di quelle indagini e saremmo ancora più curiosi di sapere se, nel caso tali discrepanze vi siano, se l'Amministrazione  procederà a verificare le effettive condizioni di salute dei Vigili Urbani , che attualmente sono "infrattati" negli uffici invece di svolgere la loro funzione in strada . 
Per rendere meglio il senso di tali curiosità riproponiamo un articolo di Gianluigi Guarino in merito a tale concorso , e , ovviamente , chiediamo a chi ( consiglieri comunali , amministratori , dirigenti) possa avere e/o dare delucidazioni in merito di  soddisfare  la nostra  e la curiosità di tanti cittadini che amerebbero essere informati di quanto avviene nella loro città. 
Una postilla legata alle voci di corridoio di Palzzo Municipio :sembra che il Consigliere Zito , dopo aver scansato la dichiarazione di incompatibilità , sia ora molto meno dimesso e mansueto, e , nonostante continui a sbandierare il suo precario stato di salute , non ha alcun problema a recarsi continuamente presso gli uffici comunali sia per accompagnare e sorvegliare l'azione del suo assessore di riferimento ( I. Cappabianca) , sia soprattutto in questi giorni per perorare la causa del figlio , assunto da questa amministrazione come vigile, che è tra coloro che aspirerebbe alla progressione di carriera  ma , avrebbe potuto partecipare,  però ,al corso-concorso , solo a seguito di una ennesima modifica del regolamento di P.M. che prevede 10 anni di servizio  per poter accedere alla categoria superiore, e che avrebbe avuto , invece,  la sicurezza di ottenere la progressione se il corso-concorso fosse slittato al 2011, visto che a seguito della legge Brunetta potranno accedere alla categoria D solo i laureati . La  sfumata possibilità di vedere il figlio portare i gradi di tenente (e di certo anche  il relativo aumento di salario) ha scatenato il Consigliere Zito che sta cercando in tutti i modi di fare pressioni per invalidare il concorso che si terrà alla fine del corso ,ed entro il 31 /12/2010 per evitare di incappare nelle ulteriori limitazioni emanate da Brunetta, ma attuabili solo dal 2011.  


LE INCHIESTE DI CASERTACE/ S. Maria C.V., tra i vigili urbani malati e miracolati. E Max Natale ci mette l'avvocato (SECONDA PUNTATA)
Quando era in previsione il concorso per le promozioni, molti titolari di cause di servizio sono improvvisamente diventati sani come pesci e con tanto di certificazione di sana e robusta costituzione rilasciato dall'Asl. E intanto nell'ufficio ricorsi..

 Alcuni filosofi greci (e non ci soffermiamo sui dettagli per non annoiarvi) ritenevano che la musica avesse delle qualità catartiche. In poche parole ascoltare musica significava curare anche le malattie del corpo e della mente. Quasi tre millenni dopo – secolo più, secolo meno – l’affermata scuola di filosofia del “pragma” di Santa Maria Capua Vetere ha riformulato la teoria: in pratica, è sempre la musica a promanare le virtù guaritrici. Ma, in questo caso, si tratta  di un particolare tipo di musica: quella che sortisce dal tintinnio del quattrino, che a Santa Maria provoca un effetto ancora più ammaliante di quello che un cobra subisce da un piffero incantatore. E così capita che quell’autentico lazzaretto, che è stato, in questi ultimi anni, il locale corpo dei vigili urbani, riconquista, di incanto, lo smalto e l’energia. I “pizzardoni” locali risorgono dalle loro ceneri, dai loro acciacchi, rifiorendo come verdi virgulti che sprizzano ormoni da ogni poro.

Ora, al di là della nostra solita descrizione ironico – immaginifica, è un dato di fatto, che risulta chiaramente dall’analisi delle carte e dei documenti, al quale noi di casertace ci siamo dedicati durante lo scorso fine settimana, che diversi vigili urbani di Santa Maria ai quali era stata riconosciuta, addirittura, una causa di servizio, (gente, in pratica, con un piede nella fossa o poco meno), sono prodigiosamente guariti presentando a un  concorso per il riconoscimento della qualifica D1 (rango base dirigenziale) di Istruttore Direttivo i richiesti certificati di sana e robusta costituzione fisica. Non solo, dunque, sani, ma addirittura robusti, secondo l’ufficio competente (?) dell’Asl Caserta due. Altro che flaccidi, cadenti ed emaciati! O, comunque, necessitati a stare al riparo in ufficio, evitando i rigori e le fatiche del lavoro per le strade, come, invece, avevano attestato, qualche anno addietro, l’ospedale militare e il responsabile 626. Altro che causa di servizio! Davanti alla prospettiva di diventare dirigenti, quello che fu il miracolo di Lazzaro, si è ripetuto in fotocopia, a Santa Maria Capua Vetere, per decine di volte.

Inutile dire che sulla procedura concorsuale si sono abbattuti mille sospetti e un corposo numero di ricorsi. Risultato: il concorso per gli 8 posti, per il momento,è sospeso. Tra i molti vigili, che nel giro di pochissimo tempo, hanno presentato prima i certificati per le cause di servizio e poi quelli che li promuovevano ad autentici Big Jim dell’ordine pubblico cittadino, ce n’è stato anche qualcuno (solo mosche bianche, purtroppo) che, opportunamente, ha avuto il buon gusto, l’onestà morale e intellettuale, di presentare all’ufficio Risorse Umane del Comune di Santa Maria Capua Vetere una dichiarazione formale, in cui, comunicando di aver presentata domanda per l’ammissione al concorso, autocertificava, in pratica, di essere in possesso di causa di servizio.

Manco a dirlo, non appena è risultato chiaro che il concorso sarebbe stato bloccato, i dolori e i malanni sono repentinamente e malauguratamente ricomaparsi. Una raffica di ricadute che hanno rasentato l’epidemia. E così, l’ottanta per cento dei vigili della città oggi (vedi la prima puntata della nostra inchiesta pubblicata venerdì 12 settembre) lavora in ufficio o, comunque, lontano dal servizio di presidio delle strade.

Sarebbe opportuno capirci di più, a questo punto, sulla clamorosa divergenza tra la diagnosi formulata da un’autorità sanitaria pubblica, alla base del riconoscimento della causa di servizio, e l’altra diagnosi, diametralmente opposta, formulata dall’Asl. Già, sarebbe opportuno…!!! Come sarebbe stato opportuno per altre cento, mille cose che sono capitate negli ultimi dieci, dodici anni in questo Comune e che sono rimaste lì, mai chiarite, come traccia di funzioni trasformatesi in potere e in abuso, senza che chi è deputato a controllare e, semmai, a perseguire tutto questo, abbia mai seriamente approfondito le questioni con vero spirito laico, con vero spirito terzo. Ma questa è un’altra storia, che non ci deve distogliere dal canovaccio di questa seconda, grande inchiesta (la prima è quella sull’Urbanistica e le concessioni edilizie che terminerà con la pubblicazione della sua summa a inizio della prossima settimana) sulle vicende della gestione della res publica sammaritana.

Il blocco del concorso ha rotto le uova nel paniere a più di un vigile, soprattutto a quelli che, avendo visto quello che è capitato negli ultimi anni all’interno del locale corpo di polizia municipale, hanno pensato che, tutto sommato, pensano ancora che un salto triplo o quadruplo dal rango di brigadiere o maresciallo a quello di comandante generale di tutti i vigili urbani del mondo non significa sognare ad occhi aperti. Prima si diventa D1, poi, chissà. Da queste parti le fibrillazioni, i piccoli terremoti interni sono, infatti, sempre all’ordine del giorno. Prendete, ad esempio, il capitano Caricchio. Era maresciallo. Poi è diventato ispettore, ora è capitano e nel bailamme pare che strizzi, addirittura, l’occhio al posto di vicario, portandosi, magari, a ruota, il tenente Aulicino che toccherebbe il cielo con un dito se riuscisse a diventare vicecomandante, terza carica nella gerarchia disegnata dal nuovo regolamento municipale che mette al vertice del corpo il Comandante dirigente. Queste clamorose ipotesi di carriera potrebbero scuotere ulteriormente i nervi, già provati, a quanto si dice, dell’ottimo capitano Pafferi (anche in questo caso leggi la prima puntata della nostra inchiesta), che, in questa giostra, è l’unico dotato di gradi che gli derivano da titoli di studio solidi e anche da capacità consolidate.

La storia recente del corpo dei vigili urbani di Santa Maria assomiglia a una quadriglia. Cambi di posti e di posizioni. Di qua, di là, ancora di qua. E soprattutto, quando il comandante a tempo determinato De Rosa decide di cambiare una pedina, di operare una sostituzione funzionale, lo fa come un allenatore burbero, duro. Un tipo alla Fabio Capello, per intenderci. E capita, allora, com’è capitato un po' di tempo fa, che un vigile, magari un ufficiale, magari “Calimero – Pafferi”  si rechi nel suo ufficio, che aveva lasciato prima delle ferie, e trovi la porta chiusa e la serratura cambiata e per di più con un vigile Pagano, fedelissimo del comandante De Rosa a sorvegliare che in quella stanza non acceda nessuno. Insomma, un vero e proprio sfratto senza preavviso. Sovente, queste cose si sono verificate nell’ufficio forse più delicato dei vigili urbani: quello che accoglie, analizza e inoltra i ricorsi alle contravvenzioni comminate. E che, soprattutto, inoltra la documentazione che consente al Comune di Santa Maria di andare in giudizio quando chi subisce una multa fa ricorso. E’ inutile dire che dalla qualità, dalla quantità di questa documentazione dipenda l’esito del giudizio. Tagliola per Pafferi, tagliola anche per Amato e Farina, anche loro impiegati più o menop di recente, nell’ufficio ricorsi e che hanno fatto o stanno per fare le valigie. A quanto pare, infatti, l’assessore alla Viabilità, Massimiliano Natale, in pieno accordo con il comandante De Rosa, ha deciso di mettere a capo di quell’ufficio, un avvocato di sua fiducia. Un avvocato: lui sì che ne capisce di documenti per la costituzione in giudizio. E soprattutto lui sì, da diretto consulente dell’assessore, che è in grado di relazionare e relazionarsi direttamente ai livelli politici, di solito un po’ più flessibili di quelli militari o assimilati.

Ci sarebbero altre cose da dire o da raccontare, come quelle riguardanti qualche vigile con condanne penali significative sul groppone, che piano piano, col tempo, dopo aver peregrinato in vari uffici, è tornato in un posto che conta, come quella di una lettera anonima arrivata qualche mese fa ai carabinieri della Compagnia di stanza proprio a Santa Maria Capua Vetere. Ma si tratta di corollari che, per il momento, ma solo per il momento, ci permettiamo di risparmiarvi non ritenendoli ancora cruciali nella comprensione delle alterne e discutibili vicende riguardanti il corpo dei vigili urbani di Santa Maria Capua Vetere.  Dunque, per ora, ci fermiamo qui, dato che la terza ed ultima puntata dell’inchiesta di www.casertace.it sul corpo dei vigili urbani di Santa Maria Capua Vetere sarà dedicata interamente al nuovo concorso per l’assunzione di altre 15 unità. E anche in questa occasione, cari nostri internauti, ne potrete leggere delle belle! Appuntamento a giovedì 18 settembre.
Gianluigi Guarino



martedì 16 settembre 2008
 









 

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