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sabato 25 dicembre 2010

L’AMMINISTRAZIONE DEL FARE “DANNI ECONOMICI”.

Ho letto  il lodo arbitrale depositato il 20.07.2010 riguardante la vertenza tra la “EDILCANTIERI Srl” contro il Comune di S.Maria C.V. che sarà oggetto di un riconoscimento di debito fuori bilancio nel prossimo consiglio comunale. Sono rimasto esterrefatto  ed allibito, dal disinteresse, pressapochismo e superficialità  con cui  il Comune di S. Maria C.V.  ha trattato la questione relativa all’appalto pubblico per la costruzione  di un PALAZZETTO DELLO SPORT  o più precisamente  “CENTRO SPORTIVO MULTIFUNZIONALE”  in S. Maria C.V. alla via Mercato Ortofrutticolo . Per questa superficialità  e pressapochismo, il  Comune di S. Maria C.V., in persona del  Sindaco p.t. dott. Giudicianni, è stato condannato  a pagare  alla “EDILCANTIERI  srl”  le seguenti  enormi  somme:
1)      Per riserve  €  717.478,44, (quando l’impresa ne aveva addirittura  richiesto  € 1.311.906,92);
2)      Per onorari CTU  e spese di giustizia €  27.000,00 + spese e oneri fiscali;
3)      Il tutto oltre  notevoli spese occorse  per il funzionamento del Collegio arbitrale che verranno determinate con separata ordinanza.
L’intero danno  per   la  Città  ammonta a circa  UN MILIONE DI EURO, ma la cosa ancor più grave, oltre che strana, è che vi sono troppi “i punti oscuri”  che non mi quadrano dalla lettura del predetto lodo arbitrale.
Procedendo  per ordine:
1)      La  EDILCANTIERI srl   si aggiudicò nel febbraio del 2005 l’appalto  concorso “A CORPO”  per progettazione e realizzazione di un Centro Sportivo Multifunzionale  ( I e II Stralcio funzionale) per l’importo  di €  1.002.343,23  (compresi oneri di sicurezza)  oltre IVA;
2)      I lavori  di costruzione di questo palazzetto iniziavano  in maniera assurda  quasi dopo due anni e mezzo, ovvero il 16.06.2007 come da verbale di consegna;
3)      Seguivano  varie sospensioni, con smobilizzo di cantiere il 17.02.2009 (circa un anno e mezzo fa) e stranamente il Sindaco ancora una volta ha ritenuto di non dover relazionare in Consiglio Comunale  di  quanto accaduto e stava accadendo, metre ora gli chiede di riconoscere il debito fuori bilancio (!!!!);
4)      La  EDILCANTIERI srl ,   con atto di accesso arbitrale, fondato su una  serie di questioni avanzate dopo la firma del contratto, quindi per ottenere il ristoro dei danni,  iniziava la vertenza conto il Comune di S. Maria C.V.,  per ottenere oltre ai danni anche  la risoluzione contrattuale.
Tra i numerosi punti oscuri di questa assurda  vicenda sulla quale la Magistratura penale e Contabile dovrà far luce,  occorre   considerare i seguenti numerosi quesiti:
1)      Come mai un appalto  “A CORPO”   aggiudicato per €  1.002.343,23  (compresi oneri di sicurezza)  oltre IVA, poi darebbe diritto alla EDILCANTIERI, attraverso l’ arbitrato ed  addirittura senza ultimare tutte le categorie di lavori previste nei progetti  da esigere per conto del Comune di S.Maria C.V. , a percepire  circa UN MILIONE DI EURO ( di cui solo 717.478,44 per opere eseguite ) ?
2)      Come mai  proprio per non avere sorprese e danni come quelli oggetto di lodo arbitrale,  l’Ente  fece ricorso  ALL’APPALTO CONCORSO per avere  vantaggi di una progettazione specialistica  (di un PROGETTO ESECUTIVO curato nei minimi dettagli) abbinati  alla realizzazione di opere perfettamente eseguite, ed invece  oggi è costretto a sborsare circa  UN MILIONE DI EURO senza neppure  poter utilizzare il predetto PALAZZETTO che come si può notare dall’esterno, versa in  pessime condizioni?      
3)      Di chi è la colpa per  NON AVER DILIGENTEMENTE VIGILATO SU QUANTO DI ASSURDO STAVA ACCADENDO IN QUESTO CANTIERE ?
4)      Chi era il RUP, chi era il DIRETTORE LAVORI, chi erano i preposti del Comune che dovevano controllare,  cosa  hanno fatto il SINDACO,  il Dirigente  LL.PP., l’Assessore ai LL.PP?
5)      In quale data la EDILCANTIERI ha firmato il contratto d’appalto? Questo è importante perché  oltre che l’appalto era  A CORPO, quindi non poteva subire variazioni di prezzo, è significativo considerare  il notevole lasso di tempo tra aggiudicazione  dell’appalto e data di inizio lavori, dopo la quale  la ditta ha iniziato ad iscrivere riserve in contabilità.
6)      Come mai  l’Amministrazione Comunale non aveva provveduto in tempo a   depositare il progetto strutturale al  Genio Civile di Caserta giusta L.R. 9/83,  dando in tal modo  all’appaltatore la  facoltà di avanzare riserve?
7)      Il Direttore Lavori  e/o eventuali soggetti comunali   che dovevano tutelare la Stazione Appaltante, hanno   tutelato la posizione dell’Ente ?  Se l’hanno tutelata, come mai può essere accaduto tutto ciò?
8)      Il contratto d’appalto, stipulato, a corpo con la EDILCANTIERI,  garantiva o meno  la stazione appaltante?  Se la garantiva, come mai può essere accaduto tutto ciò?
9)      Come mai  si sono registrati, durante l’esecuzione dei lavori,  tutti questi FERMO CANTIERE ?
10)  Come mai il RUP ha autorizzato  una serie di NUOVI  PREZZI  che alteravano enormemente l’importo contrattuale  dell’aggiudicazione  ed a base di gara pubblica?
11)  Come mai il Direttore Lavori  è stato così solerte  a recarsi in cantiere per constatare  la presenza di MANODOPERA,  MAESTRANZE e ATTREZZATURE    IN ATTESA ED INOPEROSA  e perché non sono stati fermati i lavori ?
12)  Come mai  solo in data 11.10.2007  e con altre successive note,  la  EDILCANTIERI denunciava  al Comune (Stazione Appaltante)  lo stato di abbandono e degrado ambientale della strada confinante con le  aree dell’erigendo palazzetto dello sport, parlando di rifiuti speciali  inquinanti  ( DI CUI ADDIRITTURA IL CTU  NON HA RILEVATO IN ATTI ne’  IL TIPO ovvero la caratterizzazione né  I FORMULARI, così come previsto  dal DLGS 152/06)   abbandonati  e in stato di decomposizione che  costringevano le maestranze   ad abbandonare frequentemente il cantiere? Come mai il RUP ha autorizzato  la rimozione di rifiuti classificati addirittura come rifiuti speciali (senza la prova della “CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI” , ben sapendo che il contratto era A CORPO  e che l’appaltatore nel verbale di consegna lavori firmato dall’ing. Antonio PINTO, intervenuto per la EDILCANTIERI , quale Direttore Tecnico del cantiere, dichiarava ed attestava  che non vi erano motivi ostativi, in fatto e in diritto, alla esecuzione dei lavori, sulla base degli elaborati progettuali e quant’altro  a base d’appalto, ……….l’ing. Pinto, n.q.  inoltre  riscontrava misure, tracciamenti e tutte le circostanze di fatto relative  ai lavori in oggetto……….?
13)  Perché il  la EDLCANTIERI, il RUP e la D.L. hanno parlato e scritto di “rifiuti speciali” i cui notevolissimi costi di rimozione dovevano essere a carico dell’Ente  senza dimostrarne la caratterizzazione e i formulari come previsto  dal Dlgs 152/06  come rilevato dal CTU  e richiamato a pg.36 del lodo arbitrale?
14)  Perché il Comune non  è intervenuto a rimuovere detti rifiuti per il tramite del proprio assessorato all’Ecologia  ed Ambiente, senza  far gravare  sull’Ente questi ingentissimi  costi richiesti dalla EDILCANTIERI ?
15)  Come mai  alcuni rifiuti  si trovano proprio in quell’area,  da dove provenivano, di che tipo erano questi rifiuti, chi era il custode del cantiere, come mai il  Comune  non si accorgeva di questi rifiuti che venivano stoccati in questa zona? 
16)  Come mai  il RUP e la D.L., nonché ad altre importanti cariche politiche comunali,  non avevano segnalato nulla di questo “anomalo andamento”  dei lavori, con continui verbali di sospensione e ripresa che hanno sicuramente  non garantito  la posizione dell’Ente ?
17)  Come mai il CTU si è accorto che la EDILCANTIERI  aveva fatto richiesta all’Ente di ottenere maggiori oneri  per fermo cantiere per presenza rifiuti, mentre dalla documentazioni in atti è emerso che la sessa, in quegli stessi gironi di fatto stava tranquillamente lavorando in cantiere ? Come mai ciò non era stato rilevato né dal RUP  e né dalla  D.L. per evitare  ulteriori danni  economici all’Ente? GIA’ SU QUESTA  SUSSISTONO SIGNIFICATIVI ESTREMI DI REATO ( all’uopo vedasi pg. 36 del lodo arbitrale).
18)  Come mai  il progetto redatto dall’Appaltatore  già non era conforme alle norme sull’illuminazione degli impianti sportivi, così come rilevato dal CONI in sede di sopralluogo ispettivo, quando stiamo parlando di un edificio di nuova costruzione ? Cosa hanno fatto in proposito il RUP e la D.L. per  garantire la posizione  dell’Ente, dal momento che contrattualmente, tutti i costi per eventuali  ERRORI e OMISSIONI  PROGETTUALI erano ad esclusivo carico dell’appaltatore?
19)  Come mai   non è stato acquisito il parere preventivo del CONI  e poi invece né è stato richiesto  un sopralluogo, anzi  sulla base di queste prescrizioni del CONI si è dato vita ad una perizia di variante che ha  modificato  le condizioni iniziali di appalto ed i relativi tempi di esecuzione? Come mai il progettista  della EDIL CANTIERI, il RUP, il Direttore dei Lavori, non hanno notato questa strana circostanza e quindi non hanno preventivamente adottato le dovute garanzie  per l’ENTE?
20)  Perché  leggendo gli atti si parla di perizia  variante a COSTO ZERO  per la Stazione Appaltante, approvata dal RUP e,  una prima volta  non approvata dalla Giunta, successivamente approvata dopo alcune incongruenze  riscontrate nell’operato del RUP dalla stessa Giunta?,………….. con tutto ciò  si è verificato  questo ingente danno economico per il Comune di S. Maria C. V.;
21)   Perché  l’Amministrazione Comunale, per approvare il progetto di VARIANTE,  ha fatto inutilmente trascorrere  un tempo di sospensione del cantiere  superiore ad ¼  del tempo contrattuale, previsto in 360 giorni , così come previsto dall’art.24 c.4 del DM 145/2000  ben sapendo poi  che l’appaltatore avrebbe potuto avanzare richiesta danni per gli inadempimenti contrattuali, ovvero di quanto poi si è di fatto materializzato?
22)  Perché solo in data  09.04.2009 l’Amministrazione comunale ha comunicato  all’appaltatore di aver approvato la variante, convocando l’impresa per la definizione di un accordo bonario ?
23)  Perché i presunti riconoscimenti di debiti non sono stati portati all’attenzione del Consiglio Comunale  come previsto dall’art.194 del Dlgs 267/2000;
24)  Come mai gli elaborati strutturali  redatti dalla EDILCANTIERI  datati Luglio 2007  era avvenuta senza lettera di inoltro all’Ente  ed addirittura in data successiva ovvero il 20.08.2007,  per cui  la eventuale sospensione illegittima del cantiere anziché di 58 gg. Sarebbe dovuta essere di 19 gg.? Cosa hanno fatto in proposito  il RUP  e la D.L. per tutelare e garantire la posizione dell’Ente ? 
25)  Come mai nei n.3 verbali di  contestazione,  per il mancato ammortamento dei macchinari, allegati alla  produzione della EDILCANTIERI non  è mai presente il RUP o suo delegato  ma solo il Direttore Lavori;
26)  Come mai  per le fasi di lavorazioni all’epoca in atto in cantiere  tra i macchinari elencati dalla EDILCANTIERI, non sarebbe stata assolutamente  necessaria  la presenza della betoniera, dell’attrezzatura per pali e dell’autocarro da 35 ql., ed invece stranamente figuravano in loco   facendo lievitare le pretese risarcitorie della EDILCANTIERI. Cosa ha fatto in proposito il RUP e la Direzione lavori per evitare  ulteriori danni  economici all’Ente, dal momento che questa sovrabbondanza di personale  e macchinari è stata anche rilevata  dal CTU e trascritto a pg. 42 del lodo arbitrale?
27)  Come mai, sempre per mancato contraddittorio, la “SQUADRA LAVORO” presente in cantiere  sarebbe dovuta essere  rapportata alla composizione  di una squadra tipo per lavori di escavazione prevista  dal DM 11.12.78, ovvero n.3 operai specializzati, n.1 operaio qualificato, n.2 operai comuni, mentre  di fatto sarebbe stata necessaria la sola presenza del geometra capocantiere, rientrando  gli oneri delle altre figure individuate  nel personale direttivo e amministrativo ricompresi nelle spese generali? Cosa ha fatto in proposito il RUP e la D.L. per evitare  ulteriori danni  economici all’Ente?
28)  Perché nessuno  ha tentato  di “stoppare” sul nascere ogni questione che ha portato a questo notevolissimo danno economico per la collettività, o comunque comporre bonariamente la questione con la ditta EDILCANTIERI, o comunque con  l’ing. PINTO, professionista assai noto in città?   
29)  In tutta questa  assurda vicenda, francamente quello che ancorpiù  “NON QUADRA” è il  COME MAI  con la notevole  crisi che investe le aziende, un’impresa edile  come la EDILCANTIERI  ha finalizzato la sua vertenza (oltre al risarcimento dei presunti danni)  ad ottenere la risoluzione contrattuale ?    Dalla lettura del lodo arbitrale, viene dimostrato utilizzando la normale logica che la EDILCANTIERI  ha dimostrato   ad ogni costo di volersi svincolare completamente dagli oneri ed obblighi  previsti  nel contratto d’appalto. Ovviamente  il motivo di siffatta vertenza sta  nel fatto che la EDILCANTIERI  per la progettazione  e realizzazione di un Centro Sportivo Multifunzionale   I e II Stralcio funzionale  SI ERA IMPEGNATA  con contratto  concluso A CORPO  con il Comune  per l’importo  di €  1.002.343,23  (compresi oneri di sicurezza)  oltre IVA, PERO’ AVREBBE  DOVUTO ESUGUIRE, per ottenere tale somma, TUTTE LE OPERE PREVISTE IN APPALTO;  mentre invece  il vantaggio  (scaturito anche con il dispositivo del lodo arbitrale, sulla base  di tutti gli eventuali reati a ravvisarsi derivanti dall’esame della  documentazione  di questo appalto) è stato quello che  SENZA COMPLETARE  le opere in appalto stranamente percepirà gli stessi soldi se non di più. IL TUTTO OVVIAMENTE  IN   DANNO  DELLA CITTA’ DI S.MARIA C.V.  In altre parole  l’impresa  ha ritenuto doversi svincolare  dal contratto, ottenendo addirittura i danni, ovvero lavorando meno e guadagnando in più. In tutto questo è chiaro che coloro i quali, all’uopo preposti, non hanno bloccato sul nascere un siffatto “anomalo andamento dei lavori”,  sono direttamente responsabili di quanto accaduto, in quanto hanno indirettamente agevolato  la EDILCANTIERI procurandogli significativi vantaggi, di contro  procurato all’Ente  questo ingente  DANNO ECONOMICO di  circa UN MILIONE di EURO.
E’ scoraggiante che tutto ciò avvenga. E’ clamoroso che per l’incuria e la dissennatezza di chi è preposto ai controlli ed ai procedimenti, la città debba pagare tanti soldi ed, invece di pensare a riparare le strade sconnesse, ad aiutare i poveri che si azzuffano per un pacco dono,si disperdano risorse per in un modo così plateale. Auguro a tutta la città un Buon Natale e d un Anno Nuovo senza questa Amministrazione. Gaetano Rauso

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