E’ apparso di tuta evidenza che l’assoluta maggioranza del corpo degli elettori, durante le ultime elezioni regionali e provinciali, ha bocciato la politica del centro sinistra sammaritano.
Certo c’è chi , facendo il furbo, vuole fare credere che la bocciatura sia strettamente legata alla persona dell’ex satrapo regionale e non ai partiti della coalizione, così tentando di salvaguardare tutti coloro che, saliti sul carro bassoliniano, ora, dopo essere stati soprafatti dalle scelte dell’elettorato, tentano di apparire estranei alle gestione politica ed amministrativa della città.
Così non è.
La bocciatura ha riguardato tutti gli amministratori del centro sinistra e tutti coloro che con costoro hanno collaborato (consulenti e managers compresi).
La disfatta è totale e non ci sono attenuanti di sorta per nessuno.
Del resto le decisioni riguardanti il territorio operate da Bassolino sono state accolte a braccia aperte dai nostri amministratori che , senza battere ciglio, hanno accettato che il CDR fosse piazzato nella nostra città e che dal loro ‘capò’ fossero imposti gli assessori (BONODONNO ad esempio) ed i dirigenti (DE ROSA, comandante dei Vigili Urbani).
Ora, sconfitti, invece di togliere le tende, vorrebbero riciclarsi addossando tutte le colpe di una scellerata politica ad un unico colpevole con l’unico scopo di continuare a dirigere enti, guidare appalti ed occupare uffici pubblici.
Sanno di avere perso, sanno di essere stati esautorati dai loro elettori stessi, sanno che intorno a loro c’è terra bruciata e, perciò, continuando con le ipocrisie e gli inganni che hanno caratterizzato la loro politica per circa 20 anni, tentando ancora una volta di raggirare l’opinione pubblica e passare tra le fila dei vincitori.
Le porte dei partiti del centro destra, purtroppo, a questa masnada di saltimbanchi e voltagabbana politici non sono state sbarrate.
Di un nuovo ribaltone non se ne sentiva proprio il bisogno.
Gli artefici di questi misfatti sono oggi pronti a proporsi nuovamente alla guida della città che aveva già dimostrato una sacrosanta volontà di cambiamento, purtroppo , non rispettata.
Da anni ci si domanda perché gli organi dirigenziali provinciali dei partiti della coalizione di centro destra, dopo avere fatto ‘man basa’ di voti durante le elezioni politiche, regionali e provinciali, abbandonino la nostra città al centro sinistra.
Questa scelta di annettere al PDL i transfughi sconfitti del centro sinistra, così rinunciando ad un’ampissima parte dell’elettorato di centro destra, rientra forse in quel processo politico che vede la sinistra, anche senza ‘i numeri’ politici, governare la nostra città da decenni?
E’ il solito gioco a perdere?
Che tipo di interessi ci sono alla base di questa scelta?
O forse è meglio domandarsi, per dare una risposta a questi quesiti, quante altre colate di cemento ancora si vorrebbero sversare in città?
Ciò detto è facile immaginare quali siano ‘i poteri forti’ che tentano di condizionare le future elezioni amministrative e quanti e quali trasversalismi politici saranno posti in essere per rinsaldare la supremazia della ‘calcestruzzi s.p.a.’ sul nostro territorio a discapito dell’intera cittadinanza.
Chi ha voluto che l’area dell’ex tabacchificio fosse trasformata da suolo industriale in edificatorio ( cioè tutti coloro che hanno sostenuto – trasversalisti compresi - la maggioranza di centro sinistra a guida Giudicianni ) continueranno a battersi per lo sviluppo della speculazione edilizia e per il diniego dell’osservanza di norme che consentano l’insediamento di attività produttive sul territorio, perché non redditizie per il poco cemento da sversare, per i pochi progetti da approvare, per i pochi intrallazzi da gestire.

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