A seguito di un commento ad un post sulla colonna Fardella e sulle condizioni in cui versa abbiamo fatto una veloce ricerca sul web ed abbiamo notato che già nel Maggio del 2010 dal blog www.capuaveterenews.blogspot.com e dalle pagine del Corrire di Caserta era stata posta in luce la vergognosa condizione della Colonna Fardella e ciò rende ancora più grave l'inerzia ed il disinteresse dell'Amministrazione che nulla ha fatto per porvi rimedio
GARIBALDINI TRA LE ERBACCE
Memoria storica in abbandono
S. MARIA C. V. (GiLu) – In questi giorni sono iniziati le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia: in ogni parte del nostro Paese si moltiplicano le manifestazioni per ricordare questa ricorrenza storica e vengono riscoperti i luoghi e i monumenti protagonisti della spedizione dei mille da Quarto, in Liguria, fino alla battaglia del Volturno e all’incontro tra Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II a Teano. Nella nostra città, tra le targhe marmoree che ricordano il passaggio dei garibaldini, c’è n’è una in particolare, posta su di una colonna, che ricorda le gesta del generale Enrico Fardella, garibaldino originario di Trapani, in Sicilia. Il monumento si trova oggi in un vicolo di via Fardella, vico Rossini, in pessime condizioni, tra le erbacce sempre più alte e i rifiuti di ogni genere che ne “adornano” l’aiuola, con l’iscrizione incisa sulla targa marmorea resa ormai quasi del tutto illeggibile dalle intemperie. In città non è molto conosciuta e persino nel sito ufficiale del comune di Santa Maria Capua Vetere non ce n’è alcuna traccia tra i monumenti elencati nell’apposita sezione. Nel resto d’Italia però non è così: associazioni di garibaldini e di tanto in tanto addirittura pullman di scolaresche, che giungono nella nostra città per visitare questo monumento dall’importante valenza storica nell’ambito del risorgimento italiano, si trovano di fronte ad uno spettacolo che ha come unico risultato quello di danneggiare l’immagine dei sammaritani e, vista la brutta esperienza, di scoraggiare il ritorno di altri turisti. La situazione di degrado del monumento non è peraltro recente: fino a qualche mese fa ad un paio di metri di distanza c’era posizionato un cassonetto dei rifiuti e le immondizie raggiungevano la colonna; ora il cassonetto non c’è più, grazie all’inizio a pieno regime della raccolta differenziata porta a porta, ma i rifiuti restano lo stesso nell’aiuola continuando a rovinare la nostra memoria storica.
Corriere di Caserta 10/5/2010
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