LA FRECCIA NEL FIANCO

Quando, mesi addietro, si pensò ad un titolo da dare ad un blog, la scelta cadde subito su"la freccia nel fianco".

Sono sempre stato affascinato storicamente dai "Reconquistadores”, il movimento che ebbe in Rodrigo Diaz Conte di Valencia il suo massimo esponente nella lotta contro i mori. Erano stati i suoi stessi antagonisti  i Mori a denominarlo "Campeador" (Conquistatore) , quando, montando il cavallo bianco e con la sua armatura nera  con ogni fendente mieteva una vittima tra l'esercito nemico.

E fu proprio la temerarietà della sua armatura a procurargli una fine inaspettata.

EL Cid (Il Capo), come familiarmente lo chiamavano i suoi amici,aveva il vezzo di farsi costruire l'armatura con le gorgiere basse,che lasciavano parete del suo collo taurino scoperto.

Un balestriere ottomano, abile tiratore, la sera del 10 luglio che precedeva la battaglia di Valencia dell'indomani, attraversò il torace del Cid mentre si chiudevano i bastioni

dell'ALCAZAR. Qualcuno dall'esterno vide il Cid barcollare, così in breve si diffuse tra i mori la notizia che il Cid era morto, in effetti il grande condottiero era morto, ma si deve a lui stesso lo stratagemma della vittoria del giorno dopo. Durante la notte cinque fabbri crearono un'ossatura metallica che reggeva il Cid sul suo cavallo e così,al mattino,una volta aperte le porte dell'Alcazar, apparve il Cid alla guida del suo esercito. Fu una vittoria colossale! I mori furono annientati. Nel prossimo numero, fatte salve le tante allegorie del brano, torneremo alla nostra campagna elettorale. Non ci saranno finti guerrieri vivi! Saremo tutti vivissimi a dare battaglia!