Caro Mario
Nella nostra cittadina “il Male” ha ormai preso residenza stabile. Fa pubbliche relazioni, capeggia un movimento politico, ha un proprio candidato(rispettivamente figlio e nipote), una serie di fiancheggiatori “a libro paga” e anche questa volta vuole partecipare all’elezioni cittadine, pronto a finanziare chiunque abbia una sola probabilità di essere eletto. Vuole buttare via i soldi? Nient’affatto! Il meccanismo è semplice, s’inserisce nel gruppo vincente, riceve in cambio autorizzazioni edilizie che altri non sono riusciti ad ottenere perché in quel posto , secondo le regole vigenti, non si sarebbe potuto costruire e realizzando enormi utili in codesto modo, poi, può permettersi di finanziare uomini e partiti che fatalmente , se vincono, saranno in debito con Lui(il Male) e sarà possibile in questo modo condizionarli e ottenere vita facile e corsie preferenziali per i propri intrallazzi. È già successo! Il loro modo d’operare è piuttosto semplice, dopo aver finanziato il soggetto o i soggetti, si preoccupano di mandare in giro i loro servi nelle realtà più bisognose, nei rioni più poveri, promettendo loro di pagare la bolletta dell’Enel piuttosto che quella del gas portando, stecche di sigarette, beni di consumo, rastrellando voti che diventeranno funzionali al loro progetto “predatorio”. Tutto questo è legale? È permesso dalla legge? C’è una sparuta possibilità che gli addetti ai lavori della giustizia si accorgeranno di quello che succede, da tempo, sotto i loro occhi? Dobbiamo assuefarci al delinquenziale comportamento dei predoni? Il fatto grave è che questi comportamenti hanno fatto scuola e anche altri, già privi di scrupolo per altri accadimenti, stanno seguendo il loro esempio, aiutati in questo addirittura da qualche “Parroco rionale” che si è messo al servizio del Male. Andare a comprare la fame e/o il bisogno della povera gente è delinquenziale, equivale allo strozzinaggio, è illegale e deve essere perseguito. Nella nostra città episodi del genere erano fatti marginali e sporadici, ora stanno diventando la regola.
Facciamo appello alle forze dell’ordine e ai magistrati affinché controllino questi comportamenti.
Appartenenza Sammaritana

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