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mercoledì 16 febbraio 2011

L'eredità Iodiciana è più pesante di quanto si possa immaginare

In questi giorni inizia ad essere sempre più pressante nei sammaritani il ricordo di Enzo Iodice. L’aria pestilenziale che si comincia a sentire dalle nostre finestre a causa degli effluvi provenienti dall’ex  CDR rende molto difficile ai sammaritani non pensare all’ex Sindaco ds il cui nome è tristemente legato , tra l’altro, al puzzolente e nocivo impianto di Sant’Andrea. E’ ormai naturale e spontanea l’associazione mentale che si fa nel sentire  il nome di Enzo Iodice , ex sindaco Bassoliniano, ex segretario ds, ex segretario provinciale del PD ex presidente dell'EPT di Caserta ed improvvisamente passato nell'UDC due minuti dopo aver smesso i panni di segretario provinciale di un decadente PD,  e come colui che ce lo ha molto graziosamente regalato in cambio dei suoi molteplici incarichi bassoliniani  anche il CDR  è oggi “ex” essendo stato declassato a Stir . Quello che avrebbe dovuto essere un impianto di Compostaggio e che grazie alla negligenza colpevole di Iodice, Campochiaro, e i numerosi complici silenti tra i quali vi era anche Mirra, non è mai stato quello che veniva detto,  ma una semplice discarica camuffata da una inutile e ingannevole sigla, Oggi quindi subiamo la presenza di uno  Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti dove vengono portati i rifiuti  rifiutati in altri siti e provenienti da Napoli. Da più parti si sente dire che l’impianto è addirittura sottoutilizzato! Un’affermazione questa che ci sembra nascondere solo l’intenzione di voler approfittare della passività dei cittadini sammaritani e della bulimia dei partiti locali , per poter continuare ancora  a farci subire le incapacità di Bassolino e della Iervolino . Gli effluvi che iniziamo a sentire anche, in certi orari nelle vie più centrali della città spingono la nostra mente a ricordare e un dubbio ci attraversa fulmineo : “ Ma questo Stir o Cdr o forse sarebbe bene chiamarlo solo discarica che è ciò che è in realtà è stato MAI collaudato? “ Se la risposta dovesse essere “Si” cosa di cui dubitiamo fortemente , saremmo curiosi di sapere chi mai abbia potuto prendersi la responsabilità di collaudarlo, considerando che non dovrebbe emanare tali effluvi pestilenziali se fosse realmente a norma.
Sono molti, tantissimi  comunque i pensieri rivolti in questi giorni a Iodice  dai sammaritani ma non sembra sia il caso di tradurli in parole, ma si possono facilmente immaginare.       
Purtroppo quando si apre la porta dei ricordi difficilmente si riesce a chiuderla,  soprattutto quando si pensa a Enzo Iodice e i suoi vari compagni di viaggio : il CDR, il comandante dei Vigili Urbani, l'Agro-aversanizzazione di Santa Maria Capua Vetere e la sua conseguente cementificazione nonché Campochiaro e il giochetto dei ribaltoni non sono le uniche pesanti eredità di Iodice, dimentichiamo che altro regalo che fece ai sammaritani ,sulla scia del Bassolinismo più sfrenato, concerne i nocivi ed esosi "derivati" che il nostro Comune ha contratto per suo tramite e che peseranno pesantemente sulle casse comunali per i prossimi 50 anni e più . Casse comunali , che a differenza di quanto propagandato  dai maghi della finanza creativa che sono stati fino a poche settimane fa sul Comune strombazzando  e magnificando la solidità del Bilancio Comunale, sono in reantà in grave pericolo di dissesto.
Sarebbe il caso di spiegare brevemente cosa siano i derivati che stanno fermentando e lievitando. Un importante elemento della sopravvivenza economica di tutte le Amministrazioni pubbliche, è la possibilità di contrarre dei mutui e finché non vi è stata, grazie a Iodice la   Bassolinizzazione di Santa Maria l’Ente comunale provvedeva a reperire le disponibilità necessarie per sopperite ai bisogni economici del Comune solo attraverso i mutui, ma poi anche nella nostra città sono state introdotte altre possibilità per autofinanziarsi spostando i propri debiti nel tempo, attuando la cd  “finanza innovativa”, tanto cara a Bassolino e al suo pargolo che è riuscito a piazzarli anche al comune di Milano e per questo risulta essere sotto processo  .
Quindi Iodice per nascondere la situazione debitoria approfittò della moda del momento e sottoscrisse questi famosi derivati che, in parole povere, consistono in una rinegoziazione dei mutui , spostandone la scadenza , ma è ovvio che le banche nella rinegoziazione devono guadagnarci e se la banca ci guadagna per forza di cose il Comune ci perde  Altri Comuni si sono lasciati prendere la mano e hanno sottoscritto i cosiddetti “derivati finanziari” che venivano loro proposti dalle banche ottenendo quale unico risultato ottenuto  quello di indebitare i Comuni che non solo non hanno avuto alcun beneficio economico, ma hanno moltiplicato il proprio debito che i cittadini dovranno ripianare, fatto salvo che il Comune non scelga la via del “fallimento”.
Purtroppo se non ci si confronta prima con la cruda realtà che Iodice ci ha tramandato difficilmente si potrà pensare ad un programma serio di rilancio della città ed ogni programma elettorale che a destra e a manca si sta predisponendo sarà solo carta straccia a causa dell'impossibilità di poter fare alcunché e di poter spendere anche un solo euro per migliorare una situazione di completo degrado che ci si presenta quotidianamente sotto gli occhi . Probabilmente la vera priorità sarebbe in questo momento quella di reperire le informazioni necessarie sul reale stato dell'arte del nostro bilancio comunale al di là dei dati propagandistici approvati dal Consiglio che subito dopo è caduto sui rilevanti debiti fuori bilancio  

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