
Difesa a spada tratta di Santa Maria Capua Vetere e della “sammaritanità”, intesa, questa ultima, non come sterile campanilismo ma come tutela dei reali bisogni del territorio e della comunità. E, in più, la disponibilità ad allearsi con chiunque, sia esso partito sia esso sodalizio civico o singola personalità, che voglia impegnarsi realmente per il rilancio socio-economico della città. E che non accetti più la logica aberrante che nell’antica Capua continuino a comandare politici extra cittadini che nulla altro sono che i referenti di speculatori, palazzinari e degli amici degli amici.
Insomma, il Forum delle Associazioni civiche ha le idee chiare: fare piazza pulita dei soliti noti che fanno politica per i loro interessi e quelli dei familiari e dei clientes e, al tempo stesso, chiamare a raccolta tutte le forze positive e disinteressate della città del foro da raggruppare intorno a un serio progetto di rivitalizzazione.
“Negli ultimi anni, a mano a mano, ci sono state sottratte quasi tutte le strutture caratterizzanti della città- ha spiegato il portavoce del Forum arch. Biagio Maria Di Muro- e quelle ancora sopravvissute, come l’ospedale Melorio e il Tribunale, sono a forte rischio di trasferimento o di dismissione progressiva. E a loro tutela siamo, per l’appunto, disposti a sederci a un tavolo di discussione con tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti della nostra martoriata città. Con l’eccezione, naturalmente, di tutte quelle mele marce che hanno realmente una concezione distorta della Cosa Pubblica. Il nostro, quindi, non è un discorso di pregiudizi personali o di ripicche, si tratta, invece, di garantire una buona amministrazione a Santa Maria Capua Vetere con metodi e persone nuove all’insegna della sammaritanità!”
Sulla falsariga dell’architetto Di Muro, le dichiarazioni di Donato Di Rienzo presidente della Proloco Antica Capua: “nemmeno molti anni fa, dire in pubblico che si era sammaritani, spesso e volentieri, suscitava una piccola invidia negli interlocutori. Purtroppo, dire oggi di essere di Santa Maria equivale a suscitare un po’ di compassione. E tutto ciò non è più tollerabile: è giunto il momento che tutti gli uomini di buona volontà si rimbocchino le mani e in sinergia ricomincino a lavorare per riportare la città ai lustri che furono”

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