“Non possiamo più consentire che la nostra città, il suo territorio e le sue apprezzabili risorse, continuino ad essere gestite da esponenti politici di Casal Di Principe, Marcianise e Capua. E le conseguenze di queste leadership extracittadine sono sotto gli occhi di tutti: una crisi disoccupazionale e in occupazionale senza precedenti dal dopoguerra ai giorni nostri; una città depredata da ogni sito o struttura potenzialmente ancora valida e un senso di avvilimento e di mortificazione che deprime i nostri concittadini. Come Forum delle associazioni, dunque, terremo alto il vessillo della sammaritanità per tutelare gli interessi reali della nostra comunità e per porre in essere tutti gli accorgimenti e i provvedimenti davvero necessari per le prospettive di rilancio socio-economico dell’antica Capua!”
Pensieri e parole, queste, del portavoce del Forum delle Associazioni arch. Biagio Maria Di Muro che per il sacrosanto principio della sammaritanità è disposto a scontrarsi contro tutto e contro tutti. Una battaglia che, però, nulla ha a che vedere con un campanilismo insensato e inconcludente.
“Negli ultimi tre lustri Santa Maria Capua Vetere ha pagato uno scotto come nessun altro centro di Terra di Lavoro che, dal Cdr in poi, ha trasformato la nostra città nel luogo ideale dove sversare le attività altrove indesiderate- aggiunge Di Muro- e tale scotto è dovuto soprattutto a una non adeguata rappresentanza politico-istituzionale che, o non c’era del tutto, o se c’era era in tutte altre faccende affaccendate. Ma a fronte di questo martirio di territorio e di comunità non sono state minimamente create le condizioni per un solo sbocco lavorativo dignitoso e duraturo. Anzi, lo “spoglio” della città del foro ha prodotto solo e unicamente la cancellazione delle poche aree cittadine che, almeno potenzialmente, potevano ancora ubicare industrie e aziende da “attirare” in città anche grazie a sgravi economici comunali.
Ecco che, dunque, prima che si completi l’opera di distruzione dell’antica Capua che tutte le forze sane e disinteressate della nostra città dovrebbero avvertire l’imput morale di fare fronte comune in nome della sammaritanità e contro gli interessi extracomunitari che mai nulla di buono hanno prodotto per Santa Maria e per i sammaritani!”
Pensieri e parole, queste, del portavoce del Forum delle Associazioni arch. Biagio Maria Di Muro che per il sacrosanto principio della sammaritanità è disposto a scontrarsi contro tutto e contro tutti. Una battaglia che, però, nulla ha a che vedere con un campanilismo insensato e inconcludente.
“Negli ultimi tre lustri Santa Maria Capua Vetere ha pagato uno scotto come nessun altro centro di Terra di Lavoro che, dal Cdr in poi, ha trasformato la nostra città nel luogo ideale dove sversare le attività altrove indesiderate- aggiunge Di Muro- e tale scotto è dovuto soprattutto a una non adeguata rappresentanza politico-istituzionale che, o non c’era del tutto, o se c’era era in tutte altre faccende affaccendate. Ma a fronte di questo martirio di territorio e di comunità non sono state minimamente create le condizioni per un solo sbocco lavorativo dignitoso e duraturo. Anzi, lo “spoglio” della città del foro ha prodotto solo e unicamente la cancellazione delle poche aree cittadine che, almeno potenzialmente, potevano ancora ubicare industrie e aziende da “attirare” in città anche grazie a sgravi economici comunali.
Ecco che, dunque, prima che si completi l’opera di distruzione dell’antica Capua che tutte le forze sane e disinteressate della nostra città dovrebbero avvertire l’imput morale di fare fronte comune in nome della sammaritanità e contro gli interessi extracomunitari che mai nulla di buono hanno prodotto per Santa Maria e per i sammaritani!”

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