Peppe Barbato , presidente del Girasole , continua a battersi e a distinguersi in questi ultimi giorni per la tenacia e la caparbietà che lo hanno accompagnato in questi tre anni di lotta con le altre associazioni . Artefice , insieme a Giovanni Pimpinella , della scelta del candidato sindaco Biagio Di Muro . Si deve alla caparbietà dei due presidenti delle associazioni il Girasole e Centro Città se oggi le associazioni non si sono piegate né allo schieramento di centro destra né a quello di centro sinistra né a quello spureo e atipico pseudo civico , e hanno continuato ad andare dritte per la strada percorsa in questi anni di opposizione intransigente dinanzi alla svendita del territorio e alla desertificazione e continua mortificazione delle potenzialità della città , nonostante le numerose e continue allettanti promesse ricevute .
La scelta di Biagio Di Muro sindaco non è stata altro che il voler tornare ad essere rappresentati da chi è cresciuto tra i sammaritani e dai sammaritani . Per Barbato , la cosa fondamentale è quella di ritornare ad avere un sindaco che possa essere chiamato per nome e che debba essere presente in ogni occasione piccola o grande , triste o allegra , un sindaco che sia parte della famiglia e che si preoccupi della città e dei cittadini come di casa propria o dei suoi stessi amici e parenti . Per la stragrande maggioranza dei sammaritani Biagio rappresenta proprio l’amico , il familiare da poter chiamare senza timore in ogni momento e da poter anche rimproverare , senza timore di ritorsioni , nel caso in cui si pensi che stia sbagliando . Di sicuro con Biagio non capiterà di vedere porte sprangate e vetri oscurati e di sicuro il popolo sammaritano non avrà alcun problema nell’avvicinarlo per potergli esporre i problemi personali o del rione o anche solo uno sfogo liberatorio .

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