Ho incontrato tanta gente durante questa campagna elettorale.
Ho parlato con loro ed ho ascoltato le loro richieste e le loro proposte.
Non ho promesso posti di lavoro a nessuno, ma non ce ne era bisogno.
Nessuno me l’ha chiesto.
Né per se, né per i figli o le mogli o i mariti.
Gente dignitosissima questi sammaritani.
Il loro unico desiderio è quello di riprendersi la dignità calpestata da anni di pressappochismo politico.
Il loro senso di appartenenza alla città non si è assolutamente infranto innanzi alla carenza di tutela e rappresentanza che vivono da decenni.
Chiedono l’ospedale, edilizia scolastica, fruibilità dei servizi pubblici, trasparenza dell’attività amministrativa.
Diritti sacrosanti che sono stati loro negati da chi questa città amministra da anni.
Ciò che più rimarcano è la carenza di informazione da parte degli organi preposti, dell’insediamento dell’impianto di raccolta dei rifiuti da parte dell’allora giunta Iodice.
Un tradimento, questo, al loro diritto di potere essere compartecipi nel decidere le sorti del loro territorio urbano.
Abituati a non essere più ascoltati, per loro è risultata quasi essere una novità la mia volontà di essere messo al corrente dei loro problemi di cittadini e delle loro proposte.
In tanti ricordano il commercio fiorente, la supremazia culturale e civica della città, il rispetto e la tutela dell’ambiente e dell’urbanistica.
Raffrontano tutto questo con l’attuale stato di decadenza dei costumi degli amministratori e del loro assoluto disinteresse nei confronti delle sorti dei nostri monumenti, del cimitero, del tribunale.
Tutti , che siano orientati e votare schieramenti di destra, sinistra , centro o liste civiche, hanno un unico comune desiderio: essere rappresentati da una persona abituata a vivere con la gente e tra la gente.
Un soggetto che abbatta barriere e non le costruisca, che crei dei ponti di comunicazione tra amministrazione e cittadini, che non sia abituato a sacrificare gli interesse della città e dei suoi cittadini per ottenere grazie e prebende da parte di politici e signorotti di altre città.
Noi del forum delle associazioni, da tre anni insieme a ‘fare fronte’ contro chi amministra a discapito dei cittadini per ottenere beneficenze ed onori, il nostro candidato ideale l’abbiamo individuato in Biagio Di Muro.
Un architetto laureatosi con il massimo dei voti, degno erede politico del papà Nicola, da sempre abituato ad occuparsi delle problematiche cittadine.
Ottenere la nostra fiducia da parte sua non è stato difficile: ci ha promesso che avrebbe aperto a tutti le porte della casa comunale (chiuse ai cittadine da 2 lunghi anni) e che la stanza del sindaco non sarebbe più stata un luogo, chiuso al pubblico, aperto solo a speculatori e costruttori dell’agro aversano.
La sua battaglia, comune a quella di Marciano Schettino, a tutela dell’area del tabacchificio rassicura in ordine alla sua effettiva volontà di tutelare la nostra città e noi, certo, non lo lasceremo solo.
Emilio MADDALUNA
SOS RISVEGLIO SAMMARITANO

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