Diceva Giorgio La Pira:" Quel che denatura spesso l'essenza stessa delle elezioni amministrative è la presenza di liste che,prive di ogni connotazione politica che si rispetti,hanno l'unica finalità di servire da specchietto per le allodole." Questa città che,quanto a stravaganze politiche non è seconda a nessuno,vede in lizza una lista targata PDL che sta al PDL di Berlusconi come Stalin stava all'Acqua Santa. E' un miscuglio di matrice popolar-partenopea che ,quanto a sostanza politica,nulla ha
a che spartire con il partito di BERLUSCONI,perchè dà asilo o a berlusconiani dell'ultima ora o
a ex-amministratori fuoriusciti dal PD ed immediatamente accolti a braccia aperte dal PDL.
In definitiva ,la lista del PDL di qusta tornata elettorale ha tutte le caratteriustiche,secondo quanto
diceva La Pira,per essere considerata uno specchietto per allodole. Ma il problema di fondo oggi
sta nel fatto che tutti,anche i più sprovveduti,hanno compreso il vero motivo che ha indotto i nostri
ex-amministratori ,mentre erano ancora in carica,a transfugare dal PD al PDL. loro,che per scaltrezza, non sono secondi a nessuno,avevano intuito che il PD locale era divenuto una larva,
grazie anche a chi oggi, sotto quell'egida, ritenta la scalata a Palazzo Lucarelli. A questo punto il lettore potrebbe obiettare che a Roma i cambi di casacca stanno sempre all'ordine del giorno, ed
avrebbe perfettamente ragione.
Ma noi per Roma nulla possiamo,ma per i voltagabbana nostrani possiamo e dobbiamo far sentire il nostro più ampio dissenso.
Chi ha disamministrato ,non ha più le carte per tornare a disamministraree.Tra vestiti che ballano, parafrasando un titolo di Rosso di San Secondo, l'elettorato questa volta saprà riconoscere ad uno ad uno i "riciclati" responsabili dello sfacelo politico, sociale,
economico ed amministrativo di questa città.
Se all'elettore del vero PDL oggi va bene questo PDL fasullo lo voti,e così aiuterà gli autori di quello sfacelo a perfezionarlo completamente.

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