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martedì 3 maggio 2011

Aniello Ienco :il degrado e la rovina in cui versa il nostro cimitero è uno dei motivi che mi ha spinto a candidarmi

 Fin da bambino e fino all’età di circa 18 anni,  ero solito recarmi in occasione delle festività principali al cimitero insieme ai mie genitori per commemorare i cari defunti. Appena entrati dal cancello principale ,quello grande e bello in ferro battuto, si passava prima di fianco alla chiesa e dopo di fianco alla guardiola del custode, dove si intravedevano, appese alla bacheca, le chiavi delle cappelle delle famiglie che potevano permettersi che i loro cari defunti, venissero collocati in loculi separati dagli altri. Dopodichè si scendevano due gradini e all’improvviso tutto si zittiva. Mentre camminavo attraverso i viali di cipressi e di cespugli bellissimi, l’unico rumore che si sentiva era lo scricchiolio dei “vriccilli” sotto le scarpe e il cinguettio dei passerotti. Si vedevano cappelle pulite esternamente, loculi in ordine e sempre con fiori, sembrava di camminare in un mondo surreale, sembrava di essere passati attraverso uno “ stargate”. Purtroppo per molti anni non mi ero recato più al cimitero per mia colpa. Ultimamente per cercare conforto per delle brutte vicissitudini in cui sono incorso, mi sono recato al cimitero per  “ parlare “ con chi in vita e credo anche da morto mi aveva voluto bene. Per cercare una “parola” di conforto un “cenno”  che mi facesse intendere di non preoccuparmi. Con mio sommo rammarico era scomparso tutto ciò di bello ricordavo di quel posto. Anzi, sembrava di entrare nell’inferno di Dante. Cappelle cadenti, muri sporchi, i cipressi scomparsi, i cespugli seccati, i loculi in rovina. Quasi fosse stato il set di un film di horror tipo “ non aprite quella porta”. Eppure tutti dovremmo sapere che quel posto è la nostra casa per eterno. E’ inutile tenere l’appartamento dove viviamo in vita lucido, riempirlo di fiori, di tinte per farci belli con l’amico o il vicino di casa se poi ci dimentichiamo che forse l’unico posto da tenere in ordine è quello che nessuno ci potrà sottrarre, nè Equitalia nè gli strozzini, e cioè il cimitero. Basterebbe che i futuri inquilini e l’amministratore di questo “condominio” facessero quello che fanno per le case che occupano da vivi. Ma forse “l’amministratore” ha ritenuto opportuno impegnare qualche euro per altri “condomini”. Questo è uno dei tanti motivi per cui mi sono candidato per la carica di consigliere comunale a sostegno del candidato sindaco Biagio Maria Di Muro. Sicuramente nei nostri programmi ci sarà spazio per la riqualificazione edilizia del locale cimitero, cosa che le passate amministrazioni credo abbiano del tutto dimenticato, anzi farò di tutto affinchè il cimitero torni ad essere il posto decoroso di una volta dove poter andare a ricordare i nostri defunti e dove poter dare anche da morti dignità a loro. Ed è per questo che mi batterò fino al 14 Maggio a favore di Biagio

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