Il sottoscritto, SPINA Carmine, candidato per la carica di Consigliere Comunale presso il comune di Santa Maria Capua Vetere (CE), in occasione delle prossime elezioni amministrative che si terranno in data 15 e 16 maggio pp.vv., in forza alla lista “CRISTIANI SAMMARITANI”, e quale forza motrice della coalizione che appoggia la candidatura a Sindaco del dr. Biagio Maria DI MURO, con la presente, forte anche della sua esperienza dettata da oltre trentasette anni di attività di Polizia - essendo un Sovrintendente della POLIZIA DI STATO in quiescenza -, intende sensibilizzare il proprio elettorato in ordine all’annosa questione sulla sicurezza samaritana. Preliminarmente, intendo evidenziare che il concetto di “sicurezza”, in questa sede viene utilizzato nella sua accezione più larga ed onnicomprensiva, ricollegando detto concetto in maniera sinergica a quello del diritto al lavoro e non riducendolo, pertanto, alla mera prevenzione e repressione dei reati in genere. Intendo, infatti, sollecitare l’attenzione di tutti gli elettori su un parallelismo che, per me, candidato alle prossime elezioni è di fondamentale importanza, MAGGIORE LAVORO = RIDUZIONE DELLA CRIMINALITA’. E’ oramai evidente che, da troppi anni, il nostro territorio viene depauperato non solo di realtà pubbliche importanti (vedi sportello EQUITALIA), ma anche di tessuto produttivo privato, che sino a qualche decennio orsono ha costituito l’ossatura portante dell’intera economia familiare sammaritana. Due esempi valgano per tutti. La chiusura del tabacchificio e lo smembramento di un colosso industriale quale era l’ex ITALTEL che, sino all’inizio degli anni novanta, forniva possibilità occupazionali concrete a circa cinquemila dipendenti. Con il venir meno di queste due importanti sinergie industriali, strettamente connesse anche con la particolare conurbazione del territorio sammaritano, si è registrato un costante incremento dei fenomeni di criminalità e, soprattutto di quelli concernenti la micro-criminalità, intendendo per questi ultimi, gli scippi, le rapine, i furti in abitazione, l’asportazione di vetture ed altro. Appare evidente, a parere di chi scrive, che detti fenomeni si siano intensificati nell’ultimo ventennio proprio perché una fascia consistente della popolazione, anche di quella vicinora che quotidianamente si recava nel tenimento del ns. comune per lavorare, con la chiusura dei due poli industriali indicati, non è riuscita a reinserirsi nel modo del lavoro andando, nelle situazioni più problematiche, ad “ingrassare le fila della criminalità organizzata”. A ciò si aggiunga che da circa otto anni, con l’ingresso della nuova moneta e con il sopraggiungere della crisi economica mondiale, la situazione è ancor più peggiorata tanto è vero che, numerosi nuclei familiari monoreddito, anche di mia conoscenza, non riescono più a raggiungere, non la quarta settimana ma neanche metà mese. Evidente poi che queste persone, per la necessità di sostenere non solo sé stessi ma soprattutto le loro famiglie, hanno cominciato a delinquere. La questione ospedale MELORIO è anch’essa degna di nota atteso che sono sconosciute le intenzioni dei ns rappresentanti regionali che, in nome del risparmio, hanno già privato la vicina città di Capua di un presidio ospedaliero di fondamentale importanza. Conseguenza di tutto ciò è che, ovviamente, il personale delle FF.OO. in numero peraltro esiguo, atteso il moltiplicarsi degli episodi di criminalità, non riesce, a sopperire alle prescritte esigenze di sicurezza dei cittadini. Vive un momento difficile anche il personale del Tribunale Penale sballottato dalla continua ridda di voci provenienti dalla vicina Caserta, da parte dei prossimi candidati, espressione del centrosinistra, che vorrebbero una futura delocalizzazione di detta struttura giudiziaria presso il tenimento del casertano. Ancora più ridicole, anche se in linea con l’orientamento centrale dei berlusconiani, sono poi le voci relative ad un possibile ipotetico ridimensionamento del Tribunale e della locale Procura, asservite esclusivamente a mere logiche di potere, ovviamente, di centrodestra. Va da sé che, in entrambi i casi, realizzandosi questo impoverimento, anche i presidi di polizia e carabinieri, verrebbero ad essere considerati pressoché inutili continuando ad essere impoveriti nel loro organico.
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