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mercoledì 4 maggio 2011

Emilio Maddaluna candidato al consiglio comunale nella lista Risveglio Comunale lancia l'idea di una società patrimoniale


Come mi spiega con affetto un mio carissimo amico, le campagne elettorali fatte solo sui "no" spesso vengono perse e limitarsi ad accusare gli altri di chiedere voti in cambio di posti di lavoro, non può e non deve caratterizzare la mia discesa nell’agone elettorale.
E' opportuno , allora, in quest'ultimo scorcio di campagna elettorale, lanciare in pompa magna una proposta forte che faccia balenare, per le famiglie, un poco di luce oltre il tunnel.
Mi permetto di fare mia, allora,   l’unica  proposta concreta ed utile a permettere un minimo di sviluppo lavorativo sul nostro territorio che il mio candidato a Sindaco potrebbe fare  propria  durante la sua campagna elettorale
Si tratta della costituzione di un Società patrimoniale mista (pubblico / privato) cui affidare la gestione in House dei servizi pubblici locali nonché la produzione di beni e servizi strumentali all’attività degli Enti locali.
Significherebbe un offerta minima di lavoro alla città, godere di finanziamenti pubblici (Regionali ed europei) per le attività onlus,e poter gestire anche corsi di formazione professionale.
Questa soluzione che, peraltro, avrebbe anche il pregio di rompere le uova nel paniere a chi popone posti di lavoro per conto di altri ed attirerebbe  le simpatie dei lavoratori ( parcheggiatori) che in questa proposta potrebbero vedere il cambiamento del loro status da lavoratori privati in lavoratori pubblici.
Lo schema che segue potrà permettere di meglio comprendere  quali potrebbero essere i benefici di questo tipo di società patrimoniale.
Peraltro, una proposta del genere andrebbe anche incontro al tema della ripubblicizzazione dei servizi tanto caro alla sinistra e a rifondazione e potrebbe allargarsi oltre i confini cittadini.
Non senza avere pubblicamente ringraziato il mio amico  filosofo del dissenso, provo a spiegarmi.
Il Consiglio Comunale è l’Organo deputato a deliberare la costituzione di  società per la gestione del patrimonio comunale a totale capitale pubblico o misto ( privato e pubblico)  con un unico socio il Comune oppure con socio un soggetto privato (associazione, singolo o società che sia).
A tale società ( che sarà di carattere  patrimoniale )  verrà affidata la gestione in House dei servizi pubblici locali nonché la produzione di beni e servizi strumentali all’attività degli Enti locali.
Dato  per scontato che  il  riconoscimento da parte della giurisprudenza della  natura di servizi pubblici a rilevanza economica a diversi e tanti servizi erogati dagli enti locali, può favorire aggregazioni che consentano un efficientismo  generale delle attività dell’ente e un equilibrio economico adeguato per la società, propongo alcuni
esempi di servizi pubblici locali a rilevanza economica:
 Manutenzione strade, pubblica illuminazione, verde pubblico;  Centri educativi per minori, mense scolastiche; Assistenza domiciliare agli anziani;  Farmacie comunali; Accertamento e riscossione di tributi locali;  Servizi cimiteriali e illuminazioni votive;  Gestione dei rifiuti e isole ecologiche.

Si potrebbe, inoltre, affidare a tale società anche servizi pubblici che producano ricavi, in modo che l’eventuale contributo in conto esercizio da parte dell’ente sia contenuto.
La gestione delle attività elencate si attuerebbe attraverso un  contratto di service con il Comune per l’utilizzo dei servizi aziendali, tecnici e amministrativi ( attraverso il quale la società rimborsa al Comune costi per servizi resi); un contratto di concessione d’uso per la gestione dei beni non conferiti in proprietà nel quale vengono definiti i rispettivi obblighi; un provvedimento organizzativo per l’utilizzo del personale del Comune in comando; assunzione diretta di personale con selezione pubblica.
Anche le casse comunali ne trarrebbero beneficio per il mantenimento dei canoni d’uso dei cespiti conferiti; per la riduzione dei costi per gli effetti fiscali (recupero Iva) ; per la la rivalutazione dei cespiti conferiti;  perché sarebbe rispettato il patto di stabilità attraverso:  trasferimento di servizi;  trasferimento di OO.PP;  trasferimento di personale; progettazione e costruzione di Opere pubbliche; Coadiuvare le strategie di project financing;
 Introduzione di elementi di efficientismo gestionale propriamente aziendale e maggiore flessibilità.
Le società patrimoniali non sono soggette, come i comuni, alla limitazione delle spese e possono, quindi, contrarre i mutui che vogliono.
Gli impianti dei servizi idrici e ambientali (acqua, fognatura e depurazione, igiene urbana se appartengono al Comune, secondo gli ultimi orientamenti normativi, devono essere messi a disposizione dei consorzi di scopo provinciali e regionali  gratuitamente mentre una Società a capitale  pubblico, ha diritto a percepire un canone per la remunerazione del capitale investito).
Certo questa proposta è senz’altro migliorabile, ma sarebbe comunque un buon  inizio e permetterebbe , finalmente, ai sammaritani di riappropriarsi del loro patrimonio economico.

Emilio MADDALUNA
S.O.S. RISVEGLIO SAMMARITANO

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