
La coalizione che si profila a sostegno di Biagio Di Muro per il prossimo ballottaggio del 29 e 30 Maggio, certamente non nasce da affinità politiche né tanto meno da rinuncia di chicchessia alla propria identità politico culturale, ma da ben altre ragioni e profonde motivazioni che si leggono nello svolgimento dei “fatti”.
In effetti, esaminando i toni, gl’interventi e gli atteggiamenti di Fulvio Beato, del prof. Vincenzo De Felice, dell’arch. Biagio Di Muro , del dott. Dario Mattucci e dell’avv. Giuseppe Stellato , al di là delle differenziazioni programmatiche, ma anche dei molti punti in comune di quanto ciascuno di essi ha inteso proporre per la città, tutti si sono ritrovati nell’individuare nel PDL-centro destra l’alcova della mala erba da estirpare, per evitare il definitivo soffocamento dell’albero della crescita e dell’affrancamento della città da politiche insane e di vera e propria colonizzazione e \o svendita ad interessi esterni ed estranei.
A ben pensarci, infatti, l’alleanza che, alla fine si è realizzata ufficialmente tra l’arch. Biagio Di Muro, il dott. Dario Mattucci e l’avv. Giuseppe Stellato, è il frutto di un vero e proprio procedimento democratico che si è sviluppato spontaneo alla luce della facile previsione che , comunque, il PDL- centro destra avrebbe portato al ballottaggio il proprio candidato a Sindaco, avv. Federico Simoncelli,.
Nella prima fase,dunque, gli schieramenti dei contrapposti al PDL-Centro Destra altro non hanno fatto se non celebrare vere e proprie elezioni primarie, offrendo all’elettorato la possibilità di scegliere liberamente colui che avrebbe dovuto contendere al candidato del PDL l’elezione a Sindaco di Santa Maria Capua Vetere.
La competizione, che ha premiato la concezione democratica della scelta non calata dall’alto ma espressa dai cittadini, ha indicato nell’arch. Biagio Di Muro il candidato Sindaco da contrapporre allo schieramento PDL-centrodestra, divenuto bacino di raccolta dei ribaltonisti.
La grande novità, dunque, è che ha prevalso sulle logiche partitiche l’interesse primario di salvare la città da una fase involutiva e cancrenosa che l’ha vista inesorabilmente perdere capacità produttiva, posti di lavoro e prestigio nell’ambito della Provincia e della Regione.
Quella di Di Muro , Mattucci e Stellato è certamente scelta giusta e lungimirante che potrà aprire una nuova stagione per la politica sammaritana.
COSTANTINO MAGLIONE – FRANCESCO LAMANNA
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