prova
giovedì 30 giugno 2011
Non possiamo disattendere le aspettative di una città!!!
giovedì 23 giugno 2011
C’è bisogno di un ultimo sforzo per ricominciare a governare seriamente
Ora c’è bisogno di un ultimo sforzo per cominciare ad operare il riscatto della città.
Questa è un’aspettativa che tutti i veri Sammaritani hanno e che non si può disilludere, anche a costo di sacrificare i propri interessi.
Chi si è impegnato per far trionfare questo progetto, deve tralasciare ogni astio ed ogni mira personalistica e pensare esclusivamente a quello di cui ha bisogno la popolazione di Santa Maria e, credetemi, farlo sarà molto gravoso.
Nonostante tutte le aperture e le sollecitazioni, non si è potuto ancora giungere all’ufficializzazione della Giunta, cosa che inibisce l’avvio di ogni valida iniziativa necessaria alla risoluzione dei tanti problemi che negli anni si sono accumulati senza soluzione ed agli altri che si prospettano quotidianamente.
Se non si giungesse in tempi brevi alla soluzione del problema, sarebbe giusto che i responsabili dei partiti della coalizione che ha vinto il ballottaggio si assumessero, in prima persona, la responsabilità del Governo della città, al fine di garantire un appoggio certo e responsabile ad un Sindaco che non può andare avanti da solo.
I problemi connessi al Tribunale, all’Ospedale, al Palazzo Melzi, all’Ex Italtel, all’Ex Tabacchificio, all’ex Politeama, all’ex Mulino Parisi, alle costruzioni effettuate in difformità al P.R.G., al mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione, al cattivo utilizzo del personale comunale, alle spese inutili,alle opere pubbliche pagate e non realizzate a regola d’arte,alle strade dissestate, alla mancate cessione degli standards, ecc…., non possono più attendere.
Perciò, SVEGLIATEVI!!! Altrimenti avremo lottato per quattro anni inutilmente!!!
Gaetano Rauso
mercoledì 22 giugno 2011
Le considerazioni e le proposte del consigliere Rauso sul futuro del Mulino Parisi.
domenica 19 giugno 2011
Da www.casertace.net : La speculazione del Mulino Parisi emblema della dottrina Mazzotti e del sacco della città
Niente affatto. Non è così. E non è così, primo perché non lo conosco. Mai visto di persona, mai parlato con lui.
Ancora “primo del primo” perché mai e poi mai, in uno dei due milioni di articoli scritti nella mia vita ho espresso giudizi sulle persone in quanto tali, mentre ne ho espressi, anche di pesantissimi, sui politici nell’esercizio delle loro funzioni nelle istituzioni o pubblico – partitica, Ne ho espresse di distruttive sui burocati di ogni risma, ma sempre in quanto funzionari di enti pubblici, sempre in relazione all’esercizio delle loro pubbliche mansioni, Ne ho dette di cotte e di crude sugli imprenditori che incassavano soldi o avevano relazioni con le istituzioni pubbliche. E Pellino è uno di questi.
Di lui, in verità, mi colpì, particolarmente, una lettera, che un po’ di anni fa, scrisse all’allora sindaco di Santa maria Capua Vetere, Enzo Iodice, e che, più o meno casualmente, planò sulla mia scrivania di direttore del Corriere di Caserta. Quella lettera aveva un contenuto inquietante. Parole oblique, vagamente minacciose, allusive. La magistratura, che pure ne conosceva i contenuti, a mio avviso, non se ne occupò con la giusta determinazione per andare al di là di quello che poteva essere una semplice dichiarazione o spiegazione giustificativa del mittente e del destinatario di quella missiva, dalla cui copia non mi separo. Ma neanche quella lettera ha inciso più di tanto sul mio ardore legalista.
Ma allora, che cavolo è ‘sta fissazione sul mulino Parisi?Per caso, perché sulla scena, pardon, sul retro della scena hanno fatto irruzione gli ingegneri Napoletano e Pasquariello ? No, nel modo più assoluto, anche perché, al di là di come i due hanno deciso di svolgere la loro professione, mi sono anche umanamente simpatici.
E allora, diciamolo ancora: sei un pazzo, fissato, una caricatura di don Chiscuitte, caro Guarino.
Sì, lo confesso, mi ga dato di volta il cervello perché sono afflitto da potentissimo “morbo di Mazzottis – Zaccheum” (pardon, Zacchea, questa è femmina e si è capito alla grande) , da quella patologia che ha fatto diventare Santa Maria la città più illegale del mondo, attraverso un sistema di distruzione morbida, vellutata e silente del piano regolatore vigente, cioè quello datato 1983, attraverso l’applicazione sistematica della non reiterazione dei vincoli, applicata ai tempi delle Amministrzioni Iodice e ribadita, in sostanza, se non in atto, con Giudicianni. E quella del mulino Parisi rappresenta ai miei occhi l’emblema, il paradigma di questa gestione luciferina del territorio, inaugurata ai tempi in cui Maurizio Mazzotti, oggi approdato a Caserta, dove, cavolo, pur essendo il fulcro delle mie attenzioni giornalistiche, non ho avuto mai il tempo per capire cosa combinava nel suo settore, dicevo ai tempi in cui l’ingegnere era capo dell’ufficio tecnico sammaritano.
Ve la ricordate la barzelletta del nuovo Piano regolatore e poi del nuovo Puc? Dei miei due milioni di ariticoli, ne scrissi almeno centomila sul Corriere di Caserta, in cui facevo il direttore, il redattore, il cronista e anche il pulisci cessi in qualche occasione, sulle gesta del professore Forte, il quale incassò vagonate di soldi per riempire inutilmente fogli di idee e di progetti che nessuno, in realtà, aveva intenzione di realizzare. Quante ne ho sentite, su perimentrazione del centro storico e altro!!! La verità è che il nuovo Prg, poi nuovo Puc era lo strumento di facciata, la foglia di fico davanti alla miseria infinita di un vero sacco della città.
Una colossale presa in giroper dire, vabbé, sta per arrivare la nuova regolamentazione, inutile reiterare i vincoli. E così, tante zone 167 sono servite a costruire appartamenti di lusso a 200mla euro a botta, così è capitato che Eurospin ha fatto quello che ha fatto, così è capitato, appunto, che Pellino, il quale acquistò il mulino Parisi in un’area destinata, ai sensi del piano regolatore vigente del 1983, con necessità di reiterazione periodica dei vincoli, a strutture scolastiche, ora voglia costruirci uffici, negozi e, dato che è arrivato anche il piano casa, appartamenti a go go.
Il tutto grazie alla dottrina Mazzotti, che, nel momento in cui smontava sistematicamente e sistemicamente vincoli su vincoli con la non reiterazione, assimilava l’area svincolata alla destinazione di quella vicina, quando invece fior di urbanisti, primo fra tutti il professore Guido D’Angelo, hanno detto a chiare lettere che la non reiterazione del vincolo restituiva all’area la primordiale qualifica di “zona bianca”, assimilabile, in pratica, per gli effetti di incidenza e di indici praticabili sulla stessa, a una “zona agricola. “
Ora, siamo qui a scrivere in questi giorni di una firma, quella del dirigente iondi, che conosce me e Casertace, dunque sarebbe bene che pensi alle cose che sto scrivendo, che separa Pellino dalla realizzazione del suo progetto speculativo, sempre per effeto dell’applicazione della dottrina Mazzotti. Per quel che riguarda il piano casa, questo non sarebbe applicabile perché l’area del mulino Parisi non sarebbe ricompresa tra quelle contenute nella recente delibera del commissario prefettizio. Ma siccome, nell’ufficio tecnico e urbanistica del Comune di Santa Maria Capua Vetere si è visto questo ed altro, attendo di leggerla con i miei occhi questa delibera, prima di dire che nell’area del mulino Parisi non si assisterà a uno stravolgimento, a una crescita esponenziale delle volumetrie, come il piano casa, nella sua seconda versione regionale, tutto sommato, consente di fare.
Pellino, in principio, chiese l’abbattimento del mulino Parisi, in quanto il manufatto sarebbe stato pericolante, e ristrutturazione. Poi, arrivò il “fuoco santo” dell’incendio, che l’abbattimento lo fece a priori. Ora, dunque, non si capisce bene cosa succederà.
Ma quella per me, come per il professore D’Angelo, è e resta una zona bianca, checché ne dica la dottrina Mazzotti.
Gianluigi Guarino
Edilizia ed affari a Santa Maria Capua Vetere; oggi c’è bisogno di un cambio di rotta.
La normalità
Da www.casertace.net : CHE CAPOLAVORO GLI ESTROSI DIRIGENTI!!! Il Comune pagherà due volte la mondezza raccolta negli anni Novanta. L'INCREDIBILE STORIA DI SUD APPALTI E AGIZZA
Poi arrivò Sud Appalti srl, che divenne titolare del servizio di raccolta dei rifiuti. Altro giro, altra corsa. Camorra & immondizie: negli anni Novanta, la canzone era già diventata tormentone giudiziario. Addio Sud Appalti, che cede i suoi crediti col Comune di Santa Maria alla Agizza spa, della quale era debitrice, ma della quale era anche una gemmazione.
Praticamente e sostanzialmente, al di là della nomenclatura societaria, si trattava di due imprese dello stesso gruppo, della stessa matrice proprietaria.
Agizza, che prendeva il nome dalla famiglia napoletana che l’aveva fondata e che la controllava, seguì la sua figlia non prediletta nel burrone del fallimento. E come capita in ogni fallimento che si rispetti, ma anche in ogni fallimento che non dovrebbe essere rispettato….dalla legge, il tribunale nominò un curatore fallimentare, naturalmente e giustamente diverso da quello già nominato per Sud Appalti srl.
Ma scusate, ma non si era detto che i crediti di Sud Appalti erano stati ceduti ad Agizza? E allora, perché il Comune di Santa Maria pagava Sud Appalti e non Agizza?
Gretti conservatori che non siete altro!!! Vi ho appena detto che a Santa Maria si praticava la finanza creativa e innovativa. E l’arte, si sa, non può essere regimentata dalle norme, dalle convenzioni, né dai luoghi comuni consuetudinari. Insomma, l’arte degli uffici da Santa Maria esula dalla gerarchia delle fonti giuridiche, dunque, esula dalla legge, come una zona franca assoluta.
Fatto sta che Sud Appalti srl ha incassato, grazie a Zito e, a quanto pare, anche grazie al suo successore Sorà, quanto meno 400mila euro di pagamenti. Naturalmente, il curatore fallimentare di Agizza ha denunciato il Comune di Santa Maria e lo trascina davanti a un giudice di primo grado, il quale, ovviamente, ha letto le carte, si rende conto che i crediti di Sud Appalti erano stati ceduti ad Agizza e ha condannato il Comune al pagamento, pure lui, dico io, ‘sto giudice quaqquero, che non omaggia l’arte e che stabilisce, contestualmente, che le spettanze sono fissate in circa 775 milioni di vecchie lire, appunto, 400mila euro da consegnare al curatore fallimentare di Agizza spa.
Il Comune ricorre in Appello, ma Giudicianni, con una delibera di giunta, si dichiara pronto a transare con la stessa Agizza, affermando, in pratica, implicitamente, che il Comune deve pagare due volte, dato che, col cavolo che riuscirà a recuperare i soldi impropriamente versati a Sud Appalti srl.
Caino e Abele
Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"
Dioscuro...
Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)
Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!
Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!
Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!
Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?
Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!
Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!
Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!
Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!
Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!
Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!
Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!
Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!
Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!
Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!
Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!
Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!
C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal
Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....
Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.
Intelligenti Pauca
CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA
“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.
QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.
CITAZIONE DEL GIORNO
cavalli

BIAGIO MARIA DI MURO
RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.
BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO
TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE
BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.
SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73
E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.
HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.
E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.
E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.
HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.
BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.
PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.
DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.
DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.
CAF
SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:
1. MODELLO ISEE
2. MODELLO ISEEU
3. BONUS E RIDUZIONE CANONE
4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA
5. MODELLO RED
6. MODELLO 730
7. MODELLO 740
8. MODELLO ICI
9. ASSEGNI PER NUCLEO FAMILIARE
10. ASSEGNI DI MATERNITA’
11. MODELLO UNICO
12. ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS
13. SOCIAL CARD
14. SUCCESSIONI
15. TRASMISSIONE TELEMATICA
16. CONTRATTI DI AFFITTO
17. MODELLO EAS
SERVIZI PROFESSIONALI:
1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE
2) CONSULENZA FINANZIARIA
3) CONSULENZA AZIENDALE
4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
5) PRATICHE CATASTALI
6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO
SERVIZIO PATRONATO:
1. INVALIDITA’ CIVILE
2. ACCOMPAGNAMENTO
3. PENSIONI INPS – INPDAP
4. INFORTUNI SUL LAVORO
5. DISOCCUPAZIONE
6. RECUPERO CONTRIBUTI
7. MEDICINA LEGALE
8. LAVORO
9. FAMIGLIA
10. COLF E BADANTI
11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI
12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE
13. IMMIGRAZIONE
STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI
LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"
IMPORTO FINANZIAMENTO
SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE

LAVORI PUBBLICI
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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP
IMPORTO FINANZIAMENTO
IACP

lavori pubblici
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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO
IMPORTO FINANZIATO:
euro 150.000,00
piazza San Pietro

lavori pubblici
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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP
IMPORTO INTERVENTO:
euro 1.502.373,12
IACP

lavori pubblici
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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :
euro 512.000
iacp

arco adriano
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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO
RICHIESTA FINANZIAMENTO
Euro 2.470.698,58
arco adriano

villetta l.sturzo
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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO
RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:
euro 127.000,00
villetta l. sturzo

asilo nido
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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107
TOTALE DEL FINANZIAMENTO:
euro 699.438,18
asilo nido

PERDONA LORO......
NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE
