Un piccolo “Ammortizzatore sociale” per gli studenti universitari della Città del foro in modo tale che – almeno i più meritevoli e i più disagiati economicamente – possano garantirsi il diritto allo studio e alla istruzione nonostante una crisi finanziaria senza precedenti dal dopoguerra ai giorni nostri che sta rendendo davvero problematico per moltissimi giovani sammaritani (e per le loro famiglie) frequentare le Facoltà Universitarie. L’idea dell’assessore alla Cultura Mario Tudisco è quella di prevedere – per il prossimo anno accademico – una serie di bonus per gli studenti dell’Antica Capua che siano iscritti a un qualsiasi corso di laurea anche non riguardante le facoltà ubicate sul territorio.
“ In fase di allestimento del PEG di mia competenza – spiega il delegato del Sindaco Di Muro – proporrò delle mini borse di studio dell’importo di 200 – 250 euro annuali per consentire a coloro i quali siano risultati particolarmente meritevoli e, allo stesso tempo, versino in condizioni di difficoltà economiche di proseguire gli studi anche grazie a queste piccole agevolazioni comunali. In particolare, questi bonus, che riguarderanno un primo progetto pilota dalle trenta alle cinquanta unità, potranno essere spesi sia per l’acquisto di parte dei testi necessari a sostenere gli esami universitari oppure, nel caso di studenti sammaritani che frequentano facoltà non presenti in Città, anche eventualmente per l’acquisto di abbonamenti ferroviari o validi per il trasporto su gomma. Un piccolo ammortizzatore sociale, quindi, che l’Amministrazione comunale concederà a tutti coloro i quali sono stati più sfortunati rispetto a tanti altri loro coetanei. Credo proprio che tra i doveri di un amministratore rientri quello di guardare con un occhio particolare alle fasce sociali meno abbienti. Dovere, questo, che si raddoppia quando è inerente alla gioventù; consapevole come sono che i tempi sono mutati in peggio e che, a causa di ciò, molti studenti meritevoli e bisognosi stanno già compiendo dei veri e propri salti mortali per garantirsi il diritto all’istruzione e, conseguenzialmente, a un futuro lavorativo stabile e dignitoso”.

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