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giovedì 20 settembre 2012

La mia risposta al Sindaco Di Muro

Fateci caso: ogni volta che si tocca il delicato tasto della Giustizia, il Sindaco Di Muro perde facilmente la pazienza e inizia a sputare veleno contro il suo interlocutore! Evidentemente, questo è il tallone di Achille del Primo Cittadino per ovvi motivi parigini. Detto questo, mi tocca fare alcune precisazioni inerenti lo scomposto comunicato stampa del Sindaco. A) Non è vero che negli  ultimi mesi la mia attività assessorile fosse scemata. Anzi, a prescindere dalle numerose iniziative intraprese, avevo già allestito il PEG con numerose attività ex novo. B) Non riesco a capire chi mi tiene sotto scacco; forse il Primo Cittadino allude al padre che lo accompagnò passo dopo passo in campagna elettorale parlando a tutti i comizi elettorali al posto di un Candidato a Sindaco che non riusciva a dire neanche tre parole di seguito. In compenso, credo di sapere chi tiene lui sotto scacco: i suoi alleati ( in primis il PD ) e poi gli esponenti del  “Partito del Cemento “ che ha a cuore solo gli affari e le speculazioni.
C) A proposito di affari e speculazioni di ogni genere, il Sindaco spieghi alla Città come mai non ha inteso preservare le uniche aree industriali quali sono l’ex Tabacchificio e l’ex Siemens. Ma, invece, ha pensato bene di spianare la strada ai faccendieri finanche a ridosso del Cimitero come se non sapesse che questo genere di attività spalanca le porte alla Camorra S.p.a. L’unica Società che può permettersi il lusso di investire somme ingenti durante questa terribile crisi economica! D) Tali attività sono facilitate dal costante disimpegno del Sindaco e della sua coalizione rispetto al programma elettorale. E) Entrando nel merito della vicenda, vorrei tranquillizzare il Primo Cittadino: il mio Interrogatorio da parte della DIA è un atto consequenziale alla Interrogazione Parlamentare dell’Onorevole Corsini. Sono però curioso di sapere cosa diranno i Ministri dell’Interno e dei Beni Culturali alla Camera dei Deputati… Spero che questa sia una occasione utile per fare chiarezza anche in merito alle speculazioni del passato e attuali. Non è mica colpa mia se la Magistratura ha sequestrato molte pratiche edilizie anche alcune realizzate dalla Amministrazione in carica.   

IL SINDACO CONTRO MARIO TUDISCO



Non sono solito impiccare qualcuno alle parole dette e/o scritte da qualche parte, però, sono anche sensibile al punto da percepire alcune di esse come strumenti così affilati da non aver nulla da invidiare a lame da barba.
Quelle usate dal Sindaco nell’articolo pubblicato il 19/09/12 dal giornale web “interno 18”  sulle ragioni della sostituzione dell’Assessore Tudisco mi hanno fatto sobbalzare: “.ricordo all’ex assessore Tudisco che le sue condizioni fisiche gli hanno permesso di partecipare a pochissime sedute di giunta e che il suo contributo all’intera azione di governo cittadino…..”
Più volte ho pensato al loro significato , ma ho dovuto abbandonare questo terreno interpretativo perché senza sbocco e avventurarmi , invece, su quello non meno impervio della carica pubblica da cui le stesse provenivano. Evidentemente alcune persone dominano tanto bene, le discipline idonee ad amministrare la città  quanto quelle necessarie  a gestire i corpi.
In questo caso, però, reputo giusto metterli sull’avviso che si comincia distinguendo i corpi in base all’utilità che possono rendere alle strutture nelle quali sono inseriti separando, isolando la rimanente parte dei corpi che non si ritiene possano svolgere alcun ruolo produttivo e si finisce con il considerare alcuni corpi “sottoprodotti della società” , con il sentirsi minacciati da “estranei” , o da “devianti” .
La malattia non può essere inquadrata  come disordine,  pericolosa alterità entro il corpo umano e persino entro il cuore della vita.
Questa idea di negatività connaturata allo stato di malattia l’ho incontrata spesso nel corso della mia storia personale soprattutto in quelle persone che credono nella trascendenza ( o ereditarietà) del potere , in coloro che hanno trasformato città in merce, che hanno progressivamente asservito le nostre vite al lavoro e/o alla ricerca disperata di esso. 
«Si potrebbe dire che al vecchio diritto di far morire o di lasciar vivere si è sostituito un potere di far vivere o di respingere nella morte». La citazione da Foucault (La volontà di sapere, Feltrinelli, 1978, cap. V, "Diritto di morte e potere sulla vita").
La sostituzione dell’Assessore è, pertanto,  una punizione quasi al comportamento scorretto tenuto dallo stesso che non ha fatto abbastanza per non ammalarsi, abbastanza sport, abbastanza resistenza allo stress, abbastanza diete, abbastanza prevenzione.
In sintesi , se ti ammali è in gran parte colpa tua: te la sei voluta.
Nel proseguire la trattazione dell’argomento il Sindaco , poi, afferma; “….Tudisco (ma temo che possa essere stato condizionato da chi, al suo posto, avrebbe quasi assunto la veste di assessore-ombra approfittando dello stato di salute del formale incaricato)…”
In questo passo il primo cittadino ci comunica la convinzione che l’operato di Tudisco sia stato suggerito , per il periodo in cui ha ricoperto la carica, da una sorte di assessore-ombra di cui, però, non riporta le generalità.
Si può replicare che tante sono le ombre in giro che ormai non si distinguono più quelle degli assessori, da quelle dei parlamentari, dei sindaci, delle persone comuni. E’ difficile dirigerne il traffico e non credo sia capace di farlo nemmeno il capo dei vigili urbani “reintegrato per meriti industriali”. Gli apprendisti stregoni che ricoprono il ruolo di “ombre” si moltiplicano, essi sono in grado di for­nire ai potenti gli strumenti di per­suasione più raffinati.
Speriamo solo che l’ombra di un assessore non si metta in testa di pretendere la promozione per mettersi a fare l’ombra di un parlamentare o  di un Sindaco , porterebbe scompiglio, e la gente si accorgerebbe subito della sostituzione. O no? 
Personalmente so che Mario Tudisco si accompagna solitamente all’ombra proiettata dal suo corpo , lo  consiglierei , allora, di farsi vedere in giro all’ora dell’ombra più corta ( mezzogiorno) per evitare chiacchiere al riguardo.  
Le ombre più pericolose si accompagnano a personalità più complesse perché non sono quelle prodotte dal sole che illumina i corpi , ma sono di materiale solido e soprattutto  “specializzate in compiti difficili, spiegare, ad esempio, perché solo la strada sbagliata conduce alla ragione e perché solo la guerra può portare fi­nalmente la pace, solo una fase di tirannia è in grado di portare giustizia per tutti .
Perfino dal mancato rispetto di programmi politici sono capaci di distillare quella forza purificatrice che fa risplendere e predominare serenamente la virtù.
Spesso le ombre, gli apprendisti stregoni ri­mangono vittime del loro stesso ze­lo intellettuale. la massa condotta e sedotta ac­cumula tacitamente un odio che di tanto in tanto si rivolta contro di essi. C'è poco da scherzare con la gente comune, lo sa bene il povero Robespierre!
Nonostante ciò sono tan­ti quelli che sopravvivono. E molti con spiro indomito. Un attimo dopo  essere scampati alla ghigliotti­na, essere sopravissuti alla dittatu­ra del proletariato, essersi scrollati di dosso il fascismo, riesce loro - senza che per il senso comune sia­no degli opportunisti - di mettersi al servizio dell'ideologia opposta, di un'altra idea”. (Gunter Grass).

Gerardo D’Amore

giovedì 13 settembre 2012

Dedicata a.........

SE...

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling)                      

lunedì 10 settembre 2012

Politeama, quando?

Un nostro cittadino:
"In questo ultimo fine settima,  nell'intenzione di riprendere la vita quotidiana , ho deciso di portare i miei due bimbi al cinema , e come sempre li carico in auto e mi dirigo verso un noto multisala qui in provincia, così da consentire ai piccoli di partecipare alla visione di un recente film d'animazione.Sabato, pomeriggio inoltrato, un pò di traffico, un pò di fila alle casse, un pò di fila al banco delle bevande, un pò la cattiva educazione ormai generalizzata, e comincia a montare in me  un sentimento di insoddisfazione, ma ovviamente per i propri figli si questo ed altro. Ma ormai i pensieri cominciano a prendere forma, e una domanda comincia ad assillarmi in modo quasi ossessivo: perchè non posso portare la mia famiglia al cinema, nella mia città? Eppure un cinema c'era, sul corso , sulla facciata dell' edificio si possono leggere chiaramente le lettere che recitano: POLITEAMA! Comincio a fare le solite considerazioni sulla mancanza di valorizzazione dei beni culturali, ( quelli veri, non pretestuosi giringiri validi solo a bloccare il traffico), a questo punto mi sovviene che uno dei punti del programma elettorale dell'attuale amministrazione, verteva proprio sulla salvaguardia e la valorizzazione dei " GIOIELLI DI FAMIGLIA" e il Politeama era appunto uno di questi . Ora mi chiedo da sammaritano affezionato alle proprie origini, ma sempre più deluso, riuscirò mai portare la mia famiglia al cinema a Santa Maria?.

Noi giriamo questa legittima e sacrosanta domanda all'amministrazione: Quando avremo un segnale reale di attenzione ai punti del programma elettorale?

domenica 2 settembre 2012

Continua a non cambiare nulla : quando saranno attuate le promesse elettorali ? Quando il figlio attuerà ciò che diceva il padre , per lui , in campagna elettorale?

A distanza di 6 anni , è ancora valido il consiglio di Nicola Di Muro : aprite i cassetti dei progetti di sviluppo della città e metteteli in atto

Nel 2007 Nicola Di Muro scese in campo per la prima volta ,dopo 15 anni, per tentare di attuare un inversione di rotta che riportasse Santa Maria Capua Vetere sulla strada dello sviluppo . Sviluppo reale , legato ad una nuova industrializzazione e occupazione della forza lavoro sammaritana . Invitava i futuri amministratori a rimuovere dai cassetti del Comune i vecchi progetti , ancora attuali e attualizzabili, che avrebbero permesso alla città di rinverdire la propria economia  e attenuare i problemi legati alla crisi del commercio cittadino , il problemi delle aree degradate come Campo Sorbo , attenuare la dilagante disoccupazione . Non cemento ma nuove attività occupazionali , anche soprattutto sfruttando il ruolo di Santa Maria Capua Vetere in seno all'ASI . Quello stesso progetto tradito nel 2007 è stato proposto agli elettori nel 2011 ed è stato , ancora una volta premiato dai sammaritani , fiduciosi che questa volta dalle parole si passasse finalmente ai fatti . Noi continuiamo a dire che con un pò di volontà  quel progetto può essere ancora attuato , è stato perso un anno  a causa dei palazzinari e dei cementificatori di professione , ma c'è ancora tempo per cambiare rotta  : il progetto è ancora valido 
Solo così Santa Maria Capua Vetere potrà riacquistare la dignità di "città"