Sono passati più di 27 anni - sarebbe il caso di non far scemare questa grande eredità
Una mostra per valorizzare a livello internazionale
l'Anfiteatro Campano
La manifestazione inserita nel quadro delle attività
promozionali del campo di lavoro cui hanno partecipato giovani di numerosi
paesi europei ed extraeuropei
Lo scrittore Nicola Maciariello circa mezzo secolo fa, nei
suoi " Ricordi di S. Maria C. V. ", ammoniva: « ... i resti del
Colosso di Capua Vetere sono la grande eredità spirituale che i nostri avi ci
hanno tramandato e nessuno deve permettere che questa eredità in minima parte
si scemi od appanni e tutti devono invece fare in modo che maggiormente
risplenda... ».
Proprio nello spirito di questo fiero richiamo al rispetto
delle testimonianze del passato si è inaugurata sabato scorso la "Mostra
dei disegni dell'Anfiteatro ", promossa dall'assessore ai Servizi sociali
Nicola Di Muro in collaborazione con i dirigenti della Soprintendenza
archeologica e del Servizio di volontariato giovanile di Caserta, nel quadro
del Progetto internazionale di valorizzazione dell'insigne monumento.
I grafici esposti sono stati infatti eseguiti dall'équipe
di giovani appartenenti a ventuno diverse nazionalità i quali, aderendo
all'invito dell'Unesco, sono venuti a S. Maria per collaborare all'opera di
studio e recupero di un complesso architettonico fra i maggiori (ma anche fra i
meno conosciuti) del mondo antico.
L'importanza dell'operazione culturale che ha prodotto la
Mostra è stata illustrata dalla dott.ssa Melillo della Soprintendenza
archeologica, riprendendo i concetti già espressi dall'assessore Calabritto —
che rappresentava l'assessore Di Muro e dal cav. Forlani, in rappresentanza dei
Servizi di Volontariato — ha parlato di convergenza che si è proficuamente
maturata in altre iniziative di cooperazione a tutela dei beni archeologici di
S. Maria, come quella relativa alla salvaguardia
dei preziosi affreschi che decorano la volta e le pareti della cripta mitraica.
I disegni esposti nella mostra
sono solo una ristretta selezione di quelli realizzati dagli studenti
del Campo di lavoro, alternatisi fino allo scorso settembre.
Di due polacchi, Maria Podsadlo e Tadeusz Grydnniewski,
allievi dell’Accademia di BB.
AA. Di Varsavia, sono molti dei grafici.
Interessanti anche gli acquerelli in cui si esprime con lirica intensità quel "fascino delle rovine” che attrasse i viaggiatori francesi ,tedeschi ed inglesi dell’epoca romantica (fra essi, sostarono a S. Maria Mommsen e Gregorovius).
Interessanti anche gli acquerelli in cui si esprime con lirica intensità quel "fascino delle rovine” che attrasse i viaggiatori francesi ,tedeschi ed inglesi dell’epoca romantica (fra essi, sostarono a S. Maria Mommsen e Gregorovius).
Notevoli, oltre alle varie serigrafie, i disegni relativi
alle sezioni dei Anfiteatro di cui si sta attuando una moderna ricostruzione
scientifica sulla base degli elementi che via via emergono.
La mostra è stata allestita nei locali del Municipio (nell'ex
Palazzo di Giustina).



Nessun commento:
Posta un commento