Venerdì 1 febbraio
L'UOMO NON SA COME IL SEME GERMOGLIA E CRESCE
S.Verdiana
Prima lettura Eh 10,
32-39
Fratelli, richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo
aver ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e
penosa, ora esposti pubblicamente a insulti e persecuzioni, ora
facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti
avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di
essere derubati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e
duraturi.
Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è
riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di perseveranza, perché,
fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso. Ancora un poco,
infatti, un poco appena, e colui che deve venire verrà e non tarderà. Il mio giusto
per fede vivrà; ma se cede, non porrò in lui il mio amore. Noi però non siamo
di quelli che cedono, per la propria rovina, ma uomini di fede per la salvezza
della nostra anima.
IL VANGELO
Salmo 36: La salvezza dei giusti viene dal Signore.
Dal Vangelo secondo Marco
4,26-34
In quel tempo Gesù diceva alla folla: «Così è il regno di
Dio: come un uomo J he getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di
giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno
produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella
spiga; e quando il rutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è
arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o
con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che,
quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul
terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le
piante dell'orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare
il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava
loro la Parola, come (potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma,
in privato, ai suoi Discepoli spiegava ogni cosa.
IL COMMENTO SPIRITUALE
Quando oggi pensiamo alle parabole ci vengono in mente
quelle antenne speciali capaci di trasmettere in tutto il mondo gli eventi
televisivi più significativi. Le parabole di Gesù hanno degli orizzonti ancora
più vasti: la parabola è un modo particolare per annunciare la Parola, essa è
fatta per parlare a tutti, e tutti vi si possono riconoscere perché tale
annuncio non vale solo per qualcuno in qualche luogo. È una verità espressa in
anteprima mondiale, disponibile a chiunque, non solo nella Palestina di 2000
anni fa. Il Regno di Dio? Lo immaginiamo come potentissimo, nessun sovrano
potrebbe competere con tale superiore concezione. Eppure, esso parte dalle
piccole cose, non teme le difficoltà, mette prima le radici - cioè procede dal
cuore degli uomini - e poi irrompe rigoglioso nella storia dell'umanità. Ecco
l'idea di umanità in cammino verso la salvezza, o di storia dell'umanità come
quinto evangelo, come amava denotarla Igino Giordani, il quale credeva che in
essa si manifestasse l'attuazione del disegno di Dio sull'umanità.
L’ESPERIENZA
Essere, prima di parlare
Sono madre di due figlie e catechista. Pensando alla nuova
evangelizzazione, mi sono chiesta come meglio prepararmi e cosa dare ai
bambini, oltre he ai miei figli.
studiavo, leggevo, riflettevo. Ma un giorno qualcuno mi ha
fatto notare che prima di parlare bisogna essere quello che vogliamo dire: è
questo l'unico snodo efficace di comunicare qualcosa. Mi sono resa conto che
dovevo cambiare ogni mio atteggiamento verso i bambini che seguo, ma anche
verso i miei stessi figli. Ho cominciato ad ascoltare. II risultato è molto
migliore di quello che avrei immaginato. L'ho visto soprattutto nei miei
figli, che sono in età adolescenziale: sono più sereni e meno contestatori.
Mio marito mi va dicendo che ora trova in me un tratto che
non conosceva, e i bambini del catechismo mi ascoltano più volentieri.
La mia grande scoperta è che se il mio ascolto è dettato
dall'amore, posso ottenere risultati insperati, piuttosto che con tante
parole.
R. M. -
Lazio
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