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domenica 16 giugno 2013

La gestione dell’Urbanistica a Santa Maria: Una cosa sui generis



Il  02.07.2012 è stata pubblicata sul BURC  Regione Campania n.41   la Delibera di approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta (Ptcp). In virtù di detto Piano Tutti  i Comuni della Provincia – nel rilascio dei titoli abilitativi edilizi dovranno rispettare anche le disposizioni precettive contenute nel piano territoriale provinciale. Inoltre, i Comuni della Provincia di Caserta, ad eccezione di quelli come  San Felice a Cancello, Villa Literno e Carinaro -, che hanno un piano urbanistico comunale (Puc) approvato ai sensi della legge regionale n. 16/2004 – potranno approvare varianti dello strumento urbanistico vigente esclusivamente per la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico”.
La disposizione più importante  è quella che prevede che, entro diciotto mesi dall’entrata in vigore del Ptcp – ovvero entro il 17 gennaio 2014 – nei comuni della Provincia di Caserta dove non sarà stato definitivamente approvato il nuovo Puc, dovrà applicarsi la disciplina prescritta per i Comuni sprovvisti di strumento urbanistico (cioè si potranno realizzare solo interventi di manutenzione o restauro degli edifici esistenti nei centri abitati, fuori dei quali si può costruire soltanto nel limite di 0,03 metri cubi per metro quadrato)”.
Resta inteso che dopo la scadenza di questo termine le aree sono assoggettate alla suindicata disciplina prescritta per i Comuni sprovvisti di strumento urbanistico. 
Dato che, allo stato, si può ritenere che la decadenza si sia verificata anche per S. Maria C.V. ,  la preoccupazione del sottoscritto  scaturisce dalla conoscenza della  FAME di CEMENTO che già ha distrutto  ogni tipo di programmazione e pianificazione urbanistica sammaritana,  con tutti I PREDATORI  che quotidianamente  si adoperano  per ingurgitare AFFARI, costruendo  di tutto e di più   sulle “zone F” o comunque dove non si può costruire con artifici e mezzucci di ogni genere, cosa che è già  all’attenzione della Magistratura.
Guarda caso non si è neppure accennata  la  scadenza del 17.01.2014, che   numerosi comunicati stampa  fatti dal nostro Sindaco o da membri della sua Maggioranza.,con testi monotoni ed insensati cerca  costantemente di tranquillizzare la cittadinanza (e forse non solo quella…..)  che è tutto a posto, è tutto in regola, tutto conforme, tutto regolarmente autorizzato (…!!!).
Tutti sanno ma nessuno parla :
- che  i palazzinari che ruotano quotidianamente  intorno  alla CUCINA  COMUNALE  non vogliano fermare ogni modalità di nuova edificazione facendo approvare  il nuovo  PUC e  vogliono costruire nuovamente i capannoni nell’area ex Tabacchificio, dato che la tanto agognata costruzione dei 430 appartamenti sembra si siano convinti non essere  percorribile. In Comune già si sente parlare  insistentemente   della tavola   più significativa del nuovo PUC che sta girando nelle stanze del potere, ovvero in quelle stanze in  cui si preparano succulenti cibi da dare in pasto ai produttori del cemento che non aspettano altro  per  finire di divorare  le   poche aree libere  rimaste nella   Città di Santa  Maria C.V.;
-che  il canovaccio del nuovo  PUC   è già stato deciso, senza  sottoporlo all’esame di nessuno, come prescrive la Legge (Cittadini, Associazioni, rappresentanze sindacali  e  politici specialmente dell’opposizione), con la dovuta trasparenza;
-che tutto si sta facendo  alla faccia della “partecipazione attiva dei cittadini alle scelte strategiche per la città” proclamata nel programma elettorale come “condizione essenziale per garantire a S.Maria C.V.  migliore qualità della vita, più sviluppo, più libertà e legalità”.
Per come si sta gestendo l’Urbanistica ed  il PUC, oltre a proseguire  nel  segno delle precedenti amministrazioni, questa in carica  sta portando S. Maria C.V. al livello  della “Repubblica delle banane” dove il principale  tema ricorrente  è una grande  “ OPERAZIONE TRASPARENZA”  come si vorrebbe far credere.
Solo nella Repubblica delle Banane dove i profitti possono essere “privatizzati” e le perdite “socializzate”
 La parola TRASPARENZA forse la si confonde con  “SPARTENZA”  e si affida le gestione di una materia, come l’urbanistica, così importante per lo sviluppo della città, ad un tecnico che non ha la legittimazione per ricoprire il posto che occupa e che non ha alcun interesse per i destini delle nostra città e che ha il solo merito di essere consenziente e ligio ai dettati dei soliti noti.
Gaetano Rauso!

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