prova


Non lasciare mai, che il successo ti nasconda la sua vacuità, un' impresa la sua vanità, la fatica la sua desolazione. Mantieni vivo dentro di te l' incentivo ad andare ancora più avanti, quell' inquietudine dell' anima che ci spinge al di là di noi stessi. Non guardare indietro, e non accarezzare sogni per il futuro. Ciò non verrebbe nè a restituirti il passato nè a soddisfare gli altri tuoi sogni ad occhi aperti. Il tuo dovere, la tua ricompensa, il tuo destino sono qui ora.
(Dag Hammaarskjold, Markings)
Dobbiamo accettare le delusioni che sono limitate, ma non dobbiamo mai perdere l'infinita speranza.
(Martin Luther King)
Noi non dimentichiamo e non demordiamo.
Quanno 'a furmicola vò murì, mètte è scèlle. Si dice di chi, raggiunta la ricchezza, perde ogni senso della misura e finisce per far cose illogiche e per danneggiare se stesso.
Quanno ò perucchio saglie in gloria perde à scienza e à memoria. Il villano che sale nella scala sociale dimentica subito la sua origine e coloro che lo hanno agevolato nella ascesa.

sabato 10 agosto 2013

IL MEDIO EVO SAMMARITANO (INCIUCI E DICERIE) I puntata



Nell’opinione comune il Medioevo è un’epoca sterile sotto tutti i punti di vista.
Medioevo, ovvero Età Media fra due epoche, l’antichità classica e il Rinascimento, che godono invece di un unanime giudizio positivo.
Oggi vogliamo narrare una  storia che si svolse in quell’epoca.
C’era una volta un paese fiorente con fabbriche importanti che assicuravano lavoro e relativo benessere a tante persone. Quelle fabbriche non erano certo sorte per caso in quel posto, ma frutto del lavoro e della lungimiranza di un Vecchio Saggio, che governava quel paese.
Un bel di’, senza preavviso, menti offuscate decisero di cambiare le “regole del governare”  e il Vecchio Saggio fu costretto a lasciare il potere.
Quanti festeggiamenti ci furono in paese, fra i nemici, e soprattutto gli amici del Vecchio Saggio.  Cosi come Pietro rinnego’ il Messia, nello stesso modo pover’uomini rinnegarono la loro amicizia al Vecchio Saggio.
Passarono gli anni e quella città fiorente e ricca, fu governata per venti anni da coloro  che  avevano dovuto sottostare non al dominio, ma all’intelligenza e lungimiranza del regnante:  sottomessi non per forza….ma per loro inettitudine.
Dopo vent’anni quella città ricca e fiorente  sprofondo’ nel Medio  Evo, era diventata una citta’ povera, oscura e preda di colonizzatori.
Un tempo ci si ingegnava per creare, oggi si pensava a come sfruttare le ultime risorse di quella che era una città invidiata.
Lì dove c’erano quelle fabbriche che davano lavoro a migliaia di sudditi era rimasto il deserto.
In quel deserto, su quegli agri  verso  Capua,  furono avvistate delle  persone. Quattro,  forse cinque. Discutevano della destinazione dell’ultima area per fabbriche di cui il paese disponeva.
Fu riconosciuto un consigliere comunale, un fabbricante caseario dell’ Agro Aversano interessato ad impiantare la sua fabbrica in quel posto. Poteva offrire sedici, forse diciassette denari per impiantare la sua fabbrica.
IL Vassallo, colui che per varie vicissitudini era rimasto proprietario di quelle terre, non era certo il primo incontro che faceva. Lui aveva gia’ un accordo con i Signori che governavano durante l’assenza del Vecchio Saggio. Aveva già concordato il compenso : quaranta denari.  Ma in quella zona lo statuto dichiarava che non si poteva  costruire. C’erano ancora i lavoranti della vecchia fabbrica in cassa integrazione.
Ci furono le elezioni.
I sudditi fecero tesoro delle esperienze patite negli ultimi anni e decisero il ritorno del Vecchio Saggio. Sembrava sbocciare il Rinascimento, e tutte le trame oscurantiste  sembrava  che dovessero andare a rotoli. Tutti quegli accordi  e quegli studi che i tecnici prezzolati avevano fatto, rischiavano di saltare. Tutto quel lavoro,svolto per la maggior parte in studi tecnici privati dalle parti dell’ospedale Melorio , piuttosto che nel Palazzo Municipale rischiava di saltare.
Ma cio’ che i sudditi avevano sbattuto fuori dalla porta riusci’ a rientrare dalla finestra.
Quei governanti  durante la lontananza del Vecchio Saggio si erano ingrassati in modo tale da cambiare i lineamenti. Si narra che un “ciuccio coi baffi”  sedesse a capo della tavola. Ma contrariamente a quello che si pensa degli animali, quel “ciuccio coi baffi” doveva essere un animale se non intelligente, sicuramente scaltro. Buttato fuori della porta dai sudditi, seppe rientrare dalla finestra.      In breve tempo ripresero  le trame oscurantiste.  Il Re Travicello, che governava per il rispetto e la riconoscenza che i sudditi avevano per  Vecchio Saggio, non aveva la forza di imporsi e rimettere le cose al loro posto. Ci provava , ma imbavagliato e infagottato sarebbe solo stato utilizzato come futuro capro espiatorio. 
C’erano stati  movimenti oscuri. L’ingenium Mauritius, che si era formato nelle botteghe d’arte locali fino a diventare sommo degli  artefici edili,  risolti da lui stesso, attraverso grandi opere lasciava la contrada.  Di buon grado egli aveva accettato, seppur costretto a lasciare la sua dolce bella nell’attico di 300 metri con vista Padre Pio: era stato inviato in quel di Caserta.
Un certo Blund , capo mastro di origine germanica gestiva gli affari al suo posto. Ma essendo di origine germanica, abituato al valore del marco e non ai miseri denari aveva la necessità di fare tanti lavori per guadagnare la pecunia  da convertire in marchi.
Ed ecco un fiorire di permessi di costruzione case, case,…e ancora case…finanche una pompa di benzina, che anche se nel Medio Evo le macchine non esistevano era pur sempre un affare da trasformare in pecunia. Chiaramente il tutto in dispregio ai regolamenti municipali. Ma lui aveva nella mente solo una cosa i DM (Deutsch Marchen) e tutta la sua opera era indirizzata in quel senso.
Fu perseguito dalla Santa Inquisizione e costretto a lasciare il suo posto da capo mastro con grande rammarico del “ciuccio coi baffi” e della compagnia intera. Il re Travicello sospinto e soggiogato dai prodi cavalieri  cerco’ di farlo tornare con delle suppliche inoltrate alla santa Inquisizione.

Fine 1^ puntata

                                                                                                        OMERO

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Caino e Abele

Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"

Dioscuro...

Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)

Caino e Abele

Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....

Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.

Intelligenti Pauca

CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES

PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA

“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.

QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.

CITAZIONE DEL GIORNO

MA COME CALZA BENE PER QUESTA CITTA'!
PROBABILMENTE AVEVA SOGGIORNATO PER UN PERIODO DI TEMPO A S MARIA…


cavalli

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BIAGIO MARIA DI MURO

RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO MARIA DI MURO

BIAGIO DI MURO

TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE

BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.

SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73

E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.

HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.

E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.

E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.

HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.

BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.

DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.

DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.

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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:

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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107

TOTALE DEL FINANZIAMENTO:

euro 699.438,18

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PERDONA LORO......

Padre perdona loro! Perché li hai accecati? Perché hai tolto loro la memoria? Forse perché non credono più in Te? Padre perdonali! Tu sei un Dio buono: essi non sanno quello che fanno.... Non ricordano quando Tu mandasti loro la manna dal cielo e tutti sopravvissero e trovarono la terra promessa. Oggi li vuoi punire perché hanno troppo peccato? È per questo che la nuova manna tarda ad arrivare? Se sono ancora scettici e sono ancora cristiani se lo facessero spiegare dal loro parroco. Se poi sono degli assatanati, arrabbiati, solo perché credono di essere degli unti dal Signore, e solo perché sono stati abituati a credere di essere dei privilegiati, dimenticando i comandamenti che Dio diede a Mosè, allora fanno bene a pregare il vitello d'oro. E fanno bene a servire il vitello casalese sempre presente e che è stato causa del saccheggio sammaritamo e della chiusura delle industrie e la conseguente fine del lavoro, del commercio e delle possibilità di dare da bere agli assetati. Ma Tu Signore, nella Tua Infinita Bontà, Perdonali.....

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE

NON CI SIAMO LIBERATI DI TUTTI MA RESTERANNO ALL'OPPOSIZIONE