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sabato 25 ottobre 2014

Inaccettabili le accuse di Valiante nei confronti della prof.ssa Cuccaro



Non stupisce che il consigliere Valiante si riconfermi figlio dei più vecchi schemi della becera politica nostrana. Un atteggiamento di ostilità e scarsa onestà intellettuale che ha sempre contrassegnato taluni consiglieri. I quali continuano a contrapporre alla penuria di argomenti seri e concreti assurde ed inconsistenti illazioni, intraprendendo velenose, quanto incessanti, campagne di delegittimazione. Riprovevoli le accuse rivolte alla prof.ssa Angelina Cuccaro, non soltanto per l’inconsistenza delle stesse ma, anche e soprattutto, per il profilo basso, il senso di profondo rispetto e l’atteggiamento di collaborazione che ella ha dimostrato nei confronti dei suoi antagonisti politici. Un forte senso di riguardo degli equilibri in seno alla maggioranza ha sempre caratterizzato il comportamento della stessa, impedendole di prendere posizioni forti, ed oppositive, che avrebbero potuto inficiare il rapporto con gli alleati. Ma quando sono gli alleati stessi a rompere gli equilibri interni non c’è rispetto che tenga, una risposta va data.
L’accusa mossa dal consigliere Valiante si basa sulle dichiarazioni di un pentito che rivela la sua nomina, nel c.d.a. del Consorzio CE4, come indicazione specifica di Nicola Cosentino. Vorremmo, pertanto, ricordare al consigliere Valiante che all’epoca dei fatti Nicola Cosentino era il referente politico di Forza Italia.  Quindi, che nomine di natura squisitamente politica venissero fatte da lui ci sembra più che legittimo. Ciò che il suddetto consigliere definisce come imbarazzante, non è altro che la testimonianza di una militanza politica reale, fatta di costante impegno personale sul territorio, comprovata qualificazione ed esperienza politica. La quale altro non può essere che un valore aggiunto per il profilo della dott.ssa Cuccaro. L’unica cosa, realmente, imbarazzante è vedere l’ opposizione utilizzare, in maniera strumentale, simili vicende nel vano tentativo di infangare l’immagine di una collega senza farsi tanti scrupoli e proprio da parte di uno di quegli elementi noti per numerosi cambi di casacca, nel tentativo di inseguire la nomina più congeniale alle sue aspirazioni, e più remunerativa. L’ accusa a dir poco ridicola, peraltro, ci appare come il grido di sdegno di un fariseo che beneficia, egli in primis, di una nomina politica di una certa rilevanza. Vorremmo ricordare al consigliere Valiante la natura della sua nomina nel collegio dei revisori dell'Asl. Pertanto, non ci è sembrato che nella sua situazione il consigliere sdegnasse poi tanto le nomine di carattere politico.
Appare chiaro dunque, che a meno di 15 mesi dalla fine di questo mandato, considerate la penuria e l’inconsistenza delle idee e dei progetti proposti, i consiglieri sentano veramente sfuggire il terreno sotto i loro piedi, oltre ad ogni possibilità di dimostrare ai cittadini ed ai propri referenti politici di aver avuto una funzione tangibile, concreta. Dunque, essi tendono a ripetere, pedissequamente, scelte politiche che palesano un tatticismo estremo. Simili viltà, meccanismi da burattinai e millantatori della politica nostrana, restano sterili strumenti nelle mani dei manipolatori dell’opinione pubblica. I quali, con le loro dichiarazioni sui social network, spesso e volentieri, si spingono ben oltre i corretti binari di un dibattito politico civile ed intellettualmente onesto. Dimenticando che il ruolo che rivestono comporta responsabilità irrinunciabili, tra tutte, il rispetto delle forze politiche che compongono la maggioranza, e che amministrano la città, ed un confronto dialettico scevro da deleterie strumentalizzazioni.              
                                                                                          Dott.ssa Anna Pepe
                                                                                          Componente del direttivo delle Associazioni

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