Una sana economia deve necessariamente differenziare i propri campi : attività industriali, artigianato, commercio, promozione turistica, attività culturali, sanità, produzione agricola, formazione culturale, uffici statali etc..
Alcune di queste attività richiedono una predisposizione territoriale, una storia importante alle spalle, delle infrastrutture, una tradizione culturale. Pochi sono i territori che possono vantare una simile varietà di opportunità. Ma a ben vedere il territorio di Santa Maria Capua Vetere, ha in ognuno di questi settori una storia, un pregresso, ma soprattuto una prospettiva. Le recenti battaglie, vinte, portate avanti dalle associazioni, al fine di tutelare le zone industriali, sono funzionali ad un rliancio della industria nella nostra città. Che, come poche, ha gli spazi e le infrastrutture per favorire lo sviluppo delle stesse.
La nostra città ha poi una grande storia e dei monumenti importanti, un centro storico che non è stato violentato, come nella stragrande maggioranza delle città italiane e campane soprattuto. Ma non è finita: la tradizione di città commerciale da noi è molto radicata e per anni Santa Maria è stato il centro commerciale del Casertano ed oltre.
Ed è da questo aspetto dell’economia che vogliamo partire, con delle proposte volte all’amministrazione al fine di iniziare il cambiamento che tutti aspettiamo.
La nostra proposta verte attorno a 3 pilastri fondamentali:
Mercato serale
Creazione della fiera di Santa Maria Capua Vetere
Creazione di un CCN ( centro commerciale naturale ) come da “Disciplina istitutiva dei Centri Commerciali Naturali in Campania – art. 3, comma 4, legge regionale n. 1/2009”
Il primo punto potrebbe essere di rapida attuazione anche in considerazione della imminente stagione calda. Nella zona identificata attualmente come ex mulino Parisi si potrebbe creare una struttura temporanea, che raccolga un numero determinato di attività commerciali, che restino aperte in orario post chiusura negozi, ossia tra le 20 e le 24, tale zona è funzionale ad attirare i clienti anche dai vicini comuni.
il secondo dovrebbe prevedere l’istituzione di una fiera da svolgersi a cadenza semestrale, ai primi di dicembre e a luglio per esempio, la sede identificata preliminarmente dovrebbe essere lo spazio che attualmente accoglie il mercato bisettimanale. dovrebbe essere una fiera per prodotti fortemente legati al territorio ed attivita innovative.
Il terzo sarebbe la risposta forte in grado di contrastare lo strapotere dei centri commerciali che sono sorti nella nostra provincia. come recita la succitata legge regionale
1. Il Ccn, per l'area individuata, persegue le seguenti finalità: a) organizzare e proporre un sistema locale di offerta integrata produttiva, commerciale e turistica articolata con la partecipazione delle diverse espressioni dell'economa urbana b) creare e promuovere un marchio identificativo così come indicato al successivo articolo 5, comma 1, lettera c), che contraddistingue sotto un'unica immagine gli operatori commerciali, artigianali e turistici c) promuovere la diffusione di programmi di ricerca applicata e di innovazione in favore delle imprese aderenti
d) realizzare programmi comuni di iniziative promozionali commerciali e turistiche e) garantire l'offerta di servizi alle imprese aderenti.
Queste sono le nostre idee preliminari nate dal confronto continuo tra associazioni, ma vogliamo che tutti possiate apportare un contributo reale e fattivo quindi sono ben accetti tutti i commenti e le proposte.
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