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Mercenari Lanzichenecchi |
Se non ci
fosse stato Guarino, non si sarebbero scoperti gli altarini, e la coalizione
che regge l’amministrazione (Di Muro-Mattucci-Stellato) non si sarebbe mai
accorta del cavallo di Troia preparato, da coloro che si erano resi
responsabili dei disastri arrecati alla città. Disastri che stanno impegnando
da 4 anni gli amministratori attuali per cercare di risolvere la disastrosa
situazione amministrativa della città. L’elenco dei disastri è lungo e ben
nutrito: la telenovela STU, la situazione paradossale del Tribunale, il
progetto di costruire i 430 appartamenti nella area ex Tabacchificio, stesso dicasi per gli 800 appartamenti nella
area ex Italtel, la perdita dei 12000 posti di lavoro, dovuto alla dismissione
della Siemens e del tabacchificio, con il loro indotto relativo, la gravissima
questione dello smembramento del tribunale e dell’ospedale civile; il grave
problema del CDR che provoca morte, malattie ma anche la perdita del valore del territorio; quanto sopra senza che alcun politico o amministratore abbia reagito, nonostante si avessero potenti referenti politici a livello regionale ,
nazionale ed europeo. Vedi inoltre la facoltà di Psicologia, regalata a
Caserta, costata lagrime e sangue e che avrebbe sollevato le sorti del commercio
sammaritano con le quasi 10000 presenze di studenti provenienti da tutta
l’Italia meridionale. Vedi le questioni di Camposorbo , del C1 nord e del SIAD,
vedi l’annoso problema del palazzetto dello sport rimasto incompiuto con tutti
i suoi strascichi giuridico economici, vedi il Principe di Piemonte, vedi il Santa
Teresa. Vedi le occasioni perse dell’ospedale di secondo livello e della
cittadella giudiziaria. Per non parlare poi degli sprechi in denaro per dirigenti
ingaggiati per facilitare l’applicazione della politica, vedi inoltre gli
innumerevoli mutui, vedi le forti speculazioni edilizie di cui quelle accennate
prima sono la punta dell’iceberg. Non un grido di dolore si è innalzato, non un
grido di dolore è stato udito, quando tra l’indifferenza delle associazioni dei
commercianti, e dei cosiddetti soloni di destra e di sinistra, si sono costruiti
i centri commerciali in zona, che hanno causato la distruzione del commercio nella
nostra città, e la perdita di altre migliaia di posti di lavoro, non una
iniziativa è stata a favore della
creazione di nuovi posti di lavoro, non una iniziativa per favorire l’insediamento
di nuove attività industriali, e da queste macerie era naturale che
proliferassero blatte e altri parassiti, di cui solo ora queste persone si
accorgono. Ritenendo non corretto tediare ulteriormente il lettore, per il momento
ci fermiamo qui, avendo accennato a quelli che sono i maggiori disastri
provocati dalle stesse persone, che Gianluigi Guarino ci ricordava essere stati
in passato gli artefici del ribaltone voluto da Campochiaro e Romano, convinti
che sarebbero approdati sulle spiagge del potere politico economico regionale.
Non trovarono la terra promessa, non trovarono l’Eldorado, ma alcuni riuscirono
a sopravvivere grazie ad alcune provvidenziali boe di salvataggio. Meno male
che Guarino c’è.
Per dirla
con il sommo poeta “Galeotto” fu l’articolo di Guarino che qui pubblichiamo e a
voi trarne le conclusioni.
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Operaie Sammaritane |
S.MARIA C.V. Cosa c’entrano i commercialisti con gli illuministi? E con i grillini? E con i capto comunisti? Giudicianni e Castaldo con Edgardo Olimpo, ecco il piano per Salvatore Scala
Tutto nasce dal comitato 1809, evocativo di un tempo rivoluzionario, napoleonico, anti borbonico. Ma qui la rivoluzione la vorrebbero fare mettendo a Giudicianni e a Castaldo la maglietta dei grillini
Giudicianni e Olimpo
SANTA MARIA CAPUA VETERE - Troppo bello per essere vero, l’associazione Comitato 1809 sembrava essere nata per alimentare positivamente il dibattito sulla somministrazione dei servizi giudiziari, primo polmone dell’economia di Santa Maria Capua Vetere. Aveva promosso anche dei convegni e delle iniziative lodevoli. Ma come capita spessissimo in queste aree desolate del mondo, dietro alla costituzione di un movimento associativo, c’è sempre un movente politico. E così scopriamo che Salvatore Scala, avvocato plurincaricato dall’amministrazione comunale di Giancarlo Giudicianni, autore di una vera e propria discesa in campo con tanto di uso di slogan grillini, a partire dall’appellativo “cittadino” che fa tanto look e fa tanto rivoluzione francese, tra l’altro nei giorni più prossimi alla data del 14 luglio, è dentro a un’operazione grossa, dentro a un fronte di interessi compositi finalizzati a costruire un cartello elettorale per il 2016.
Approfondisci un pò la cosa e scopri che nel comitato 1809 c’è anche la signora Annamaria Ferriero, consorte di quel Castaldo, amico e socio inseparabile dell’ex sindaco Giancarlo Giudicianni e ti rendi conto che la proposta politica per la nuova Santa maria Capua Vetere parte dall’illuministica visione del mondo del Comitato 1809.
Illuministica, rivoluzionaria, innovativa, progressista e progressiva nelle parole che poi dovrebbero coniugarsi con la sequenza impressionante di affidamenti diretti a fotocopia che permisero a Salvatore Scala, proprio grazie alla coppia Giudicianni-Castaldo, di incassare 36mila euro sull’unghia per delle costituzioni in giudizio del comune in opposizione a decreti ingiuntivi. Mettere insieme l’illuminismo, il ruolo o scoperto della “cittadinanza” che diviene motore a struttura orizzontale con questa idea di amministrazione che si basa sul rapporto diretto, inconfessato, fino a quando qualche giornale come il nostro non lo scopre, tra un sindaco, un vicesindaco, un direttore generale e un professionista inondato di quattrini senza colpo ferire.
Un illuminismo che sa tanto di ancien regime. Un miracolo che solo a Santa Maria Capua Vetere, con l’alta cucina della trastola politica che vi alberga, riescono a confezionare. Tutto questo dovrebbe, stando alle indiscrezioni che filtrano in questi giorni, mettere insieme la filosofia della Stu, della società di trasformazione urbana, rappresentativa di tutto il male e di tutte le più bieche intenzioni di cui la politica locale ha riempito del sue azioni negli anni che sono andati dal 2000 al 2010, impersonata dalla coppia Giducianni-Castaldo, fino a un mese fa collegata e collocata nell’area politica del sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia, un altro campione dell’illuminismo rivoluzionario, con quella degli orfanelli di Enzo Iodice, cioè con i sodal-solidal-socialisteggianti Edgardo Olimpo, Giovanni Maddaloni e compagnia cantata, in pratica con quelli che al tempo di Iodice facevano gli assessori e oggi accarezzano l’ambizione di vestirsi da grillini. La gauche di lotta e di governo. Perchè questi qui il governo lo hanno praticato e i sammaritani quando ci pensano, non sono certo assaliti da sensi di struggente nostalgia. Ma anche di lotta perchè essere grillini oggi conviene, può determinare un ritorno importante in termini elettorali. Scala ci sta provando con una operazione spericolata che partirebbe dalla coppia Giudicianni-Castaldo e arriverebbe fino a Grillo, passando per quella sinistra degli orfanelli a cui associare una fetta della sedicente società civile locale, ad esempio quella rappresentata dall’avvocato Papa nel cui studio Scala lavora, e che pure contribuì a un’altra rivoluzione, tremutatasi in un clamoroso flop, interpretata al tempo dalla breve stagione del sindaco De Pascale.
Questo è ciò che si muove, ciò che si realizzerà, invece, dipende dalla traduzione a fattor politico di questo minestrone composito che intende mettere insieme tutto e il contrario di tutto, anche se a Santa Maria Capua Vetere, se si eccettua la manichea distinzione tra dimuriani e anti dimuriani, tutto è compatibile, diavolo e acqua santa, capto comunisti, grillini e affaristi.
Gianluigi Guarino
PUBBLICATO IL: 8 luglio 2015 ALLE ORE 18:02
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