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venerdì 21 agosto 2015

Fioretti di San Francesco: capitolo terzo


Come per mala cogitazione che san Francesco ebbe contro a frate Bernardo, comandò al detto frate Bernardo che tre volte gli andasse co’ piedi in sulla gola e in sulla bocca. Il devotissimo servo del Crocifisso, san Francesco, per l’asprezza della penitenza e continuo piagnere, era diventato quasi cieco, e poco vedea. Una volta tra l’altre e’ si partì del luogo dov’egli era, e andò a un luogo dove era frate Bernardo, per parlare con lui delle cose divine: e giugnendo al luogo, trovò ch’egli era nella selva in orazione, tutto elevato e congiunto con Dio. Allora san Francesco andò nella selva e chiamollo. Vieni, disse, e parla a questo cieco; e frate Bernardo non gli rispose niente; imperocchè, essendo uomo di grande contemplazione, avea la mente sospesa e levata a Dio: e perocch’egli aveva singolare grazia in parlare di Dio, siccome san Francesco più volte avea provato, ei pertanto desiderava di parlare con lui. Fatto alcun intervallo, sì ’l chiamò la seconda e la terza volta in quel medesimo modo; e nessuna volta frate Bernardo l’udì, e però non gli rispose, nè andò a lui; di che san Francesco si partì un poco isconsolato e maravigliandosi e rammaricandosi tra se medesimo che frate Bernardo, chiamato tre volte, non era andato a lui. Partendosi con questo pensiero san Francesco, quando fu un poco dilungato, disse al suo compagno: Aspettami qui; ed egli n’andò ivi presso in un luogo solitario, e gittossi in orazione, pregando Iddio che li rivelasse il perchè frate Bernardo non gli rispose: e stando così, li venne una voce da Dio che disse così: povero omicciuolo, di che sei tu turbato? deve l’uomo lasciare Iddio per la creatura? Frate Bernardo, quando tu lo chiamavi, era congiunto meco; e però non potea venire a te, nè risponderti; adunque non ti maravigliare, se non li potè rispondere; perocchè egli era sì fuori di se che delle tue parole non udiva nulla. Avendo san Francesco questa risposta da Dio, immantinente con grande fretta ritornò inverso frate Bernardo, per accusarglisi umilmente del pensiero ch’egli avea avuto verso di lui. E veggendolo venire inverso di se, frate Bernardo gli si fece incontro e gittoglisi ai piedi: ed allora san Francesco il fece levare suso, e narrogli con grande umiltà il pensiero e la turbazione ch’avea avuto verso di lui, e come di ciò Iddio gli avea risposto; onde conchiuse così: Io ti comando per santa ubbidienza che tu facci ciò ch’io ti comanderò. Temendo frate Bernardo che san Francesco non gli comandasse qualche cosa eccessiva come solea fare, volle onestamente schifare quella ubbidienza; onde egli rispose così: Io sono apparecchiato di fare la vostra ubbidienza; se voi mi promettete di fare quello ch’io comanderò a voi; e promettendoglielo san Francesco, frate Bernardo disse: Or dite, padre, quello che voi volete ch’io faccia. Allora disse san Francesco: Io ti comando per santa ubbidienza che, per punire la mia prosunzione e l’ardire del mio cuore, ora ch’io mi getterò in terra supino, mi ponga l’un piede in sulla gola, e l’altro in sulla bocca, e così mi passi tre volte dall’un lato all’altro, dicendomi vergogna e vitupero; e spezialmente mi di’: Giaci, villano, figliuolo di Pietro Bernardoni: onde ti viene tanta superbia, che sei una vilissima creatura? Udendo questo frate Bernardo, e benchè molto gli fosse duro a farlo, pure per l’ubbidienza santa, quanto potè il più cortesemente, adempiè quello che san Francesco gli avea comandato; e fatto cotesto, disse san Francesco: Ora comanda tu a me ciò che tu vuoi ch’io ti faccia; perccch’ io ti ho promesso ubbidienza. Disse frate Bernardo: lo ti comando per santa ubbidienza che, ogni volta che noi siamo insieme, tu mi riprenda e corregga dei miei difetti aspramente. Di che san Francesco forte si maravigliò: perocchè frate Bernardo era di tanta santità che egli l’avea in grande riverenza, e non lo riputava riprensibile di cosa veruna: e però d’allora innanzi san Francesco si guardava di stare molto con lui, per la detta ubbidienza, acciocchè non gli venisse detto alcuna parola di correzione verso di lui, il qual egli conoscea di tanta santità: ma quando avea voglia di vederlo ovvero di udirlo parlare di Dio, il più tosto che potea, si spacciava da lui e partivasi; ed era grandissima divozione a vedere con quanta carità e riverenza e umiltà san Francesco padre usava e parlava con frate Bernardo figliuolo primogenito. A lode e gloria di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.

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