pubblichiamo
ARALIACEE
Con il sorriso sulle labbra
indugeremo a vivere,
stupiti
che gemme di alabastro
la cattedrale ceselli
per l'ora vespertina.
Veli cadono per albe chiare,
imperlate di tristezza.
Io che pregare non so
indugio a credere in avemaria,
proferite a fior di labbra,
che immutate
si udranno nuove
dall'ansia di prati spogli.
... tu che ben sai
come sia impossibile conoscere
l'altro volto della luna,
come me mirerai
quelle araliacee
che guardano
salde,
al di là del muro,
un aggrapparsi tenace
sulla fragilissima via del vuoto.
Nessun commento:
Posta un commento