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venerdì 19 febbraio 2016
San Corrado Confalonieri, Eremita
Corrado nasce a Calendasco (PC) nel 1290. Egli discende dalla nobile casata dei Confalonieri che, oltre ad abitare in Piacenza, avevano vasti feudi assegnati loro quale privilegio di essere una famiglia guelfa fedele alla Chiesa.
A Piacenza, nel palazzo dei conti Caracciolo, che ha la facciata principale su via Borghetto, è tradizione che sia vissuto Corrado Confalonieri. Nel portico interno si apriva un pozzo, che ancora oggi conserva il nome di S. Corrado, al quale i fedeli si recavano per attingervi l'acqua.
Il Confalonieri nel 1313 era sui ventitré anni nel vigore delle forze. In un giorno del giugno di quell'anno usciva dal suo castello di Celleri, ove ancora si può vedere la stanza dove nacque. Aveva con se un seguito di servi per andare a caccia, la quale allora si faceva con frecce e reti. Incominciò a percorrere i boschi verso Travazzano, nel luogo ora detto case Bruciate. Il giovane, guidato lontano dai cani che dovevano spingere la selvaggina nei lacci, si avvide che le lepri inseguite si erano acquattate sotto alcuni rovi dai quali i cani non riuscivano a stanarle. Una malaugurata idea balenò nella mente del cacciatore. Raccolte delle sterpaglie ne circondò i cespugli, quindi, percossa con l'acciarino la pietra focaia, ne ottenne delle scintille ed appiccò il fuoco al roveto, contento di averne fatto uscire le lepri.
Ottenuta una buona cacciagione, il Confalonieri tornò a casa e non vide quello che accadde poi: la piccola fiamma propagatasi da sterpo a sterpo a poco a poco era diventata un grande incendio, devastando boschi, campi e case.
Molta gente accorse sul posto. Qualcuno indicò un povero contadino che si aggirava da quelle parti forse nell'intento di approfittare della paura per qualche furto. Il contadino fu ritenuto l'incendiario e come tale condannato a morte.
Un triste corteo sfilava un mattino a Piacenza davanti alla casa dei Confalonieri. Era composto da guerrieri e sacerdoti. Si udiva il tintinnare delle catene e delle sonanti armature e, insieme, il mormorio di lugubri preghiere. Si conduceva al supplizio il presunto incendiario.
Corrado Confalonieri si accorse di quanto stava accadendo e sentì rimorso del suo codardo silenzio. La sua generosa natura si svegliò d'improvviso, balzò in piedi, chiamò i suoi alle armi e si precipitò in strada. Grazie alla sorpresa non gli fu difficile impadronirsi del prigioniero, portarlo nel suo palazzo e chiuderlo in luogo sicuro. Più difficile era per lui, guelfo, difendersi da Galeazzo Visconti, allora vicario imperiale, nell'incontrastato prevalere dei ghibellini.
Il Confalonieri, comunque, non esitò a presentarsi al palazzo del Comune dove risiedeva il terribile Visconti che non riusciva a togliersi dalla mente che l'incendio fosse un attentato dei guelfi. L'insolita lealtà che si leggeva sul viso del giovane, lo aiutò. Grazie alle parole adatte e opportune svanì l'ira del Ghibellino e ottenuta la libertà dell'innocente che già si era sentito il capestro alla gola.
Il Confalonieri era tenuto a rifondere i danni arrecati involontariamente grazie alla propria imprudenza? Forse la legge e la coscienza non lo obbligavano, ma egli con grande magnanimità preferì offrire ogni suo avere per rifondere i danni, consenziente la sua giovane sposa Eufrosina da Lodi.
Ridotti entrambi in estrema povertà, lei prese il velo nel patrio monastero di S. Chiara, egli si iscrisse al terz'ordine dei Frati Minori. Dopo qualche anno, ormai sicuro della vocazione della consorte, Corrado, in abito da romeo, partì dal piacentino senza che nessuno sapesse dove era diretto. Si seppe poi che, dopo non poche peripezie, aveva preso dimora in Sicilia in una grotta a tre miglia da Noto dove visse infine una vita anacoretica, da eremita.
Corrado Confalonieri muore nella grotta dei Pizzoni il 19 febbraio del 1351; verrà seppellito nella Chiesa di San Nicolò a Noto Antica, secondo le sue volontà. In seguito il corpo è traslato nella bellissima Cattedrale di Noto ove è venerato da parecchi secoli. Per i suoi miracoli fu subito venerato come santo dai fedeli della zona di Noto.
L'iter relativo alla beatificazione e poi santificazione di Corrado Confalonieri è assai ricca di sviluppi. Già subito dopo la morte si avviarono le procedure che per quel periodo erano meno complesse, cioè già il vescovo locale, che allora era quello di Siracusa, poteva procedere egli stesso alla santificazione di una persona vissuta in virtù eroiche testimoniate oltre che dalla vita stessa anche da persone viventi che avevano conosciuto la persona nomata alla santità.
Lo stesso vescovo di Siracusa (sotto la cui cura ricadeva all'epoca anche la città di Noto) aveva assistito personalmente al miracolo dei pani compiuto da Corrado. Il vescovo accertò di persona che egli viveva in una grotta nelle montagne netine senza nulla di ciò che serve alla vita comune: eppure Corrado porse al vescovo del pane caldo e fragrante, meravigliando lo stesso che ne riportò fedele memoria. Subito dopo la morte del santo si diede inizio alla causa. Sospesa poi per cause legate ad eventi politici e civili, riprese nel 1400, ancora nel 1500 e si concluse positivamente.
Nel 1515 con un breve di Pp Leone X (Giovanni de' Medici, 1513-1521) ne fu permesso ufficialmente il culto. Nominato patrono di Noto è oggetto ancor oggi di un grande culto.
I piacentini impararono la devozione per il loro concittadino dai siciliani. Nel 1615 Gianluigi Confalonieri, prima laico e ammogliato, poi sacerdote e canonico, dedicò una cappella in duomo al santo della sua famiglia. Per dotarla di una reliquia, sessantenne ed infermo intraprese un viaggio per quei tempi assai arduo. In Noto ottenne parte del braccio e la mano sinistra del Santo, e morì contento di essere andato a riposare presso la tomba del suo avo.
S. Corrado si festeggia il 19 febbraio nell'anniversario della morte (“dies natalis”) e l'ultima domenica di agosto a ricordo della sua beatificazione.
Significato del nome Corrado : "consigliere audace" (franco-tedesco).
Caino e Abele
Da Baudelaire "I fiori del male" la poesia "Caino e Abele"
Dioscuro...
Abbiamo parlato più volte dei "Fiori del Male" di Baudelaire, ma ci sono dei versi che hanno sempre attirato la mia attenzione, sono le razze di Caino e Abele.
Sono metafore delle tipologie di umanità che adottano rispettivamente modi di esistere opposti.
Chi vive nella religione e nella prosperità, appagato dall'appoggio della divinità e della sua coscienza, contro chi vive l'umanità nella sua essenza più carnale, asseconda i suoi istinti e ne è condannato. Contadini contro cacciatori, santità contro umanità, ricchezza contro povertà, beatitudine contro dannazione.
Si parla di razze, quindi non c'è scelta. Voi siete più Caino o Abele? :)
Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!
Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!
Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!
Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?
Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!
Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!
Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!
Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!
Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!
Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!
Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!
Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!
Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!
Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!
Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!
Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!
C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal
Johnny:
Io sono molto più Abele, mi hanno già ucciso diverse volte....
Goethe:
Io sono Abele con Caino.
E sono Caino con Abele.
Intelligenti Pauca
CITAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
PAROLE DI SAN FRANCESCO DI SALES PER I FALSI FARISEI DI ALCUNE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI CAPUA
“NON ACCONTENTARTI DI ESSERE POVERO COME I POVERI, MA SII PIU’ POVERO DEI POVERI, VA A SERVIRLI QUANDO GIACCIONO A LETTO INFERMI E DEVI SERVIRLI CON LE TUE PROPRIE MANI.
QUESTA SERVITU’ E PIU’ GLORIOSA DI UN REGNO”.
CITAZIONE DEL GIORNO
cavalli
BIAGIO MARIA DI MURO
RISPONDIAMO AL NUOVO CITTADINO C.DV.CHE DA QUALCHE MESE SI E’ TRASFERITO DAL LAZIO IN CAMPANIA E PRECISAMENTE A S.MARIA CAPUA VETERE IN VIA GALATINA CHE CI HA CHIESTO CHI ERA IL SINDACO DELLA CITTA’.
BIAGIO MARIA DI MURO
BIAGIO DI MURO
TI RIMETTO LA FOTO DI BIAGIO DI MURO E UNA PARTE DEL SUO CURRICULUM VITAE
BIAGIO DI MURO SI E’ LAUREATO, IL 30/10/1995, CON 110 E LODE IN ARCHITETTURA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI, CON UNA TESI SPERIMENTALE IN SCIENZE DELLE COSTRUZIONI ED E’ ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA AL N. 872.
SVOLGE UNICAMENTE LA LIBERA PROFESSIONE ED HA LO STUDIO IN S.MARIA C.V., AL CORSO ALDO MORO N.73
E’ABILITATO AL COORDINAMENTO DI SICUREZZA – D.LGS.494/96 – CON ATTESTATO DI CORSO RILASCIATO DALL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, A CURA DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCHE L.U.P.T. DAL 24 NOVEMBRE 1997.
HA PARTECIPATO AL GRUPPO DI RICERCHE SUL TEMA “STABILITA’ DELLE TORRI IN MURATURA” ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO DI “COSTRUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA” – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI, FEDERICO II.
E’ COLLABORATORE DELLA III AREA DI RICERCA “PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI” L.U.P.T. – LABORATORIO DI URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI, FACOLTA’ DI ARCHITETTURA.
E’ MEMBRO DELL’AREA DI RICERCA “PROGETTAZIONE URBANA, AMBIENTALE E DEL RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI” DEL CENTRO DI RICERCA L.U.P.T. DELL’UNIVERSITA’ FEDERICO II DI NAPOLI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – DIRETTORE PROF. FRANCO MARINIELLO.
HA SEMPRE AVUTO UN FORTE LEGAME CON LA POLITICA ATTIVA, ESSENDO FIGLIO DI NICOLA DI MURO, IL QUALE FIN DAL 1956 E’ ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, PRIMA A LIVELLO COMUNALE I POI OLTRE AI CONFINI CITTADINI, FINO A DIVENTARE UOMO DI RIFERIMENTO DEL PARTITO AI PIU’ ALTI LIVELLI.
BIAGIO MARIA DI MURO FIN DALL’ADOLESCENZA HA POTUTO ASSORBIRE TUTTA L’ESPERIENZA POLITICA ED AMMINISTRATIVA, AVENDO AVUTO MODO DI FREQUENTARE ASSIDUAMENTE IL PARTITO.
PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE AMMINISTRATIVA DEL 2002, CANDIDATO CON FORZA ITALIA, RIPORTANDO CIRCA 1000 VOTI DI PREFERENZE CONTRIBUENDO IN MODO DETERMINANTE DA FAR DIVENTARE FORZA ITALIA IL PRIMO PARTITO IN CITTA’.
DOPO NEL 2007 ASSUME LA CARICA DI VICE SINDACO, MA DOPO QUALCHE MESE NON ESITA A LASCIARE IL PRESTIGIOSO INCARICO QUANDO SI ACCORGE CHE CON LA DEFENESTRAZIONE DELL’ASSESSORE MARCIANO SCHETTINO VENIVANO TRADITI GLI IMPEGNI E LE PROMESSE SOTTOSCRITTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE PRESENTATO AGLI ELETTORI.
DAL 2011 AL 2015 E’ STATO SINDACO DELLA CITTA’ DI S.MARIA CAPUA VETERE.
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SERVIZIO CAF PRESSO LA NOSTRA SEDE IN C.SO ALDO MORO N.73 AVETE A DISPOSIZIONE UNA SERIE DI SERVIZI UTILI:
1. MODELLO ISEE
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3. BONUS E RIDUZIONE CANONE
4. TELECOM, GAS, ENERGIA, ACQUA
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14. SUCCESSIONI
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SERVIZI PROFESSIONALI:
1) CONSULENZA E ASSISTENZA LEGALE
2) CONSULENZA FINANZIARIA
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4) PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
5) PRATICHE CATASTALI
6) ESECUZIONI E LAVORI CHIAVI IN MANO
SERVIZIO PATRONATO:
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2. ACCOMPAGNAMENTO
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8. LAVORO
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11. PRESTAZIONI ASSISTENZIALI
12. PREVIDENZA COMPLEMENTARE
13. IMMIGRAZIONE
STUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, PRATICHE CATASTALI ED URBANISTICHE, ARCHITETTURA PER INTERNI
LAVORI PUBBLICI
PUBBLICHIAMO LE FOTO DELLE OPERE PUBBLICHE PER LE QUALI INIZIERANNO PRESTO I LAVORI .SALVO RITARDI DOVUTI ALLA SCELLERATA AZIONE DI SFIDUCIA CHE COMPORTERA' AUMENTO DI COSTI E PERDITE DI FINANZIAMENTI
RECUPERO STRUTTURALE E FUNZIONALE DELL' EDIFICIO DELLE SCUOLE ELEMENTARI "PRINCIPE DI PIEMONTE"
IMPORTO FINANZIAMENTO
SCUOLA PRINCIPE DI PIEMONTE
LAVORI PUBBLICI
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RISTRUTTURAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL PLESSO SCOLASTICO RIONE IACP
IMPORTO FINANZIAMENTO
IACP
lavori pubblici
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RIFACIMENTO PIAZZA SAN PIETRO
IMPORTO FINANZIATO:
euro 150.000,00
piazza San Pietro
lavori pubblici
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PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO COMPARTO C1 NORD OVEST – RIONE IACP
IMPORTO INTERVENTO:
euro 1.502.373,12
IACP
lavori pubblici
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REALIZZAZIONE DI UN CAMPO SPORTIVO POLIVALENTE COPERTO IN VIA GIOTTO – RIONE IACP
IMPORTO DEL FINANZIAMENTO :
euro 512.000
iacp
arco adriano
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RESTAURO CONSERVATIVO DELL’ARCO ADRIANO. SISTEMAZIONE DEL TRATTO DI VIA APPIA TRA ANFITEATRO ED ARCO ADRIANO
RICHIESTA FINANZIAMENTO
Euro 2.470.698,58
arco adriano
villetta l.sturzo
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PROGETTO PER LA VILLETTA TEMPO LIBERO ALLA VIA L. STURZO
RICHIESTA DI FINANZIAMENTO:
euro 127.000,00
villetta l. sturzo
asilo nido
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PROGETTO DI ASILI NIDO PER BAMBINI DA 0 A 36 MESI IN VIA ALBANA 107
TOTALE DEL FINANZIAMENTO:
euro 699.438,18
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