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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

lunedì 25 aprile 2016

Comunicato delle associazioni

Cinque mesi di paralisi, cinque mesi in cui la città è di nuovo invasa da erbacce e rifiuti, cinque mesi in cui neanche un passo è stato fatto per il recupero della Principe di Piemonte (interessata, per di più, da un incendio nella parte retrostante), cinque mesi in cui non si ha più notizia delle rotonde in viale Consiglio d’Europa e via Galatina, cinque mesi in cui un burocrate si è permesso il lusso di caldeggiare il trasferimento del tribunale in altra città della provincia, cinque mesi in cui tutto è rimasto immobile.
E tutto grazie a qualche sciagurato che ha deciso - per la squallida ambizione personale o per un piatto di lenticchie per sé o per la gentile consorte – di bloccare l’attività amministrativa e di consegnare la città alla burocrazia, politicamente irresponsabile e priva di qualsiasi idea al di sopra della ordinaria amministrazione (che, peraltro, neanche l’ordinario sembra riuscire a portare a realizzazione).
Tutti coloro che criticavano la vecchia amministrazione del sindaco Di Muro sembrano essere improvvisamente ammutoliti: non c’è più nessuno che si lamenta delle erbacce che stanno invadendo la città, delle aree verdi incolte, di blatte rosse gialle e nere, di serpenti e zoccole. Sono spariti i fotografi da social network, quelli pronti a denunciare e sollevare polemiche, per il puro gusto di mettere in cattiva luce il sindaco. Oggi non fiatano più, non scattano più una sola foto, sembrano quasi impauriti di dire al commissario prefettizio che sta commettendo madornali errori e che sta rovinando la nostra (nostra, non sua) città!
Ma molti di loro, forse, si rendono conto che la colpa è proprio loro. Sono loro che hanno preferito fare un dispetto a Biagio Di Muro; sono loro che hanno preferito affidarsi a quelli che ancora oggi illudono i giovani chiedendo curriculum in piena campagna elettorale; sono loro che hanno preferito mettersi alla corte di chi promette di prorogare contratti per medici presso strutture pubbliche e private o assicura di sistemare parenti e congiunti dei consiglieri “traditori”. Sono loro le “anime pezzentelle” che fanno corona al candidato “aspiratutto”, a colui che non sembra porsi il problema di avere con sé tre quarti del vecchio consiglio comunale, ex assessori, ex consiglieri, manovratori, commercialisti, affaristi e vecchie “glorie” della peggior politica sammaritana in salsa casalese.
Ecco perché non si leva una voce, che non sia quella delle Associazioni sammaritane, contro lo stato di degrado del verde pubblico in città... perché è la prova che avevamo ragione quando avvertivamo che il miglior burocrate (e non ci è manco capitata questa fortuna) sarà sempre peggio di un’amministrazione comunale politica, responsabile davanti agli elettori delle proprie azioni.
Sì, davanti agli elettori, proprio davanti a quegli elettori ai quali oggi i tre quarti del vecchio consiglio comunale si propone come se fosse il “nuovo”, mentre invece non solo è il “vecchio”, ma è quanto di peggio la politica abbia espresso negli ultimi venti anni a Santa Maria Capua Vetere

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