Meditazione: « Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato »

Essere tua sposa, o Gesù, essere carmelitana, essere, grazie all'unione con te, madre di anime, ciò dovrebbe bastarmi. Eppure, non è così. Sicuramente questi tre privilegi sono proprio la mia vocazione – carmelitana, sposa e madre – tuttavia sento dentro di me altre vocazioni… Sento il bisogno, il desiderio di compiere per te, Gesù, tutte le opere più eroiche… Nonostante la mia piccolezza, vorrei rischiarare le anime come i profeti, i dottori; ho la vocazione di essere apostolo. Vorrei percorrere la terra, predicare il tuo nome, e piantare la tua croce gloriosa sulla terra infedele, ma, o mio Diletto, una sola missione non mi basterebbe, vorrei nello stesso tempo annunciare il vangelo nelle cinque parti del mondo e fino alle isole più lontane. Vorrei essere missionaria non soltanto per qualche anno, ma vorrei esserlo stata fin dalla creazione del mondo ed esserlo fino alla fine dei secoli… 

      O mio Gesù ! cosa risponderai e tutte le mie follie? C'è forse anima più piccola, più impotente della mia? Eppure, proprio a motivo della mia piccolezza, hai voluto, Signore, colmare i miei piccoli desideri infantili, e vuoi oggi colmare questi altri desideri più grandi dell'universo… Ho capito che l'amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che si estende a tutti i tempi e a tutti i luoghi, in una parola, che l'amore è eterno… Ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia vocazione è l'amore.