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martedì 17 gennaio 2017

 
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Martedì 17 Gennaio 2017

S. Jenaro Sanchez Delgadillo, sac. e martire (1876-1927)

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San Jenaro (Gennaro) Sánchez DelgadilloSacerdote e martire in Messico
Nel 1917 venne promulgata in Messico una nuova Costituzione, ispirata a principi anticlericali, firmata dal presidente Don Venusiano Carranza. Da essa ebbe origine una fase di violenta persecuzione religiosa. L’episcopato messicano espresse la sua contrarietà alla nuova legge fondamentale della nazione, provocando, però, in tal modo una forte reazione da parte governativa.
Dal 1926 in avanti, sotto la presidenza di Don Plutarco Elìas Calles, la persecuzione si fece ancor più violenta con l’espulsione dei sacerdoti stranieri, la chiusura delle scuole private e di alcune opere benefiche.
I laici messicani costituirono un’organizzazione denominata Lega in Difesa della Libertà Religiosa, che proclamò: 
“Deploriamo la guerra, ma la nostra dignità oltraggiata e la nostra fede perseguitata ci obbliga a correre per difenderci sullo stesso campo su cui si sviluppa l’attacco”.
Il popolo non poté resistere alle privazioni religiose che il boicottaggio portava, cosicché decise di difendere la propria libertà religiosa, senza il diretto intervento del clero, per mezzo delle armi. Ebbe così inizio la guerra civile, meglio conosciuta in Messico come “movimiento cristero”.
Questo movimento non fu dunque promosso dalla gerarchia ecclesiastica, bensì dal mondo laicale che cercò, comunque, l’appoggio dei propri pastori, anche se generalmente il clero accettò di sostenere esclusivamente la resistenza pacifica.
Alcuni sacerdoti furono ostili al movimento, altri abbandonarono le parrocchie, altri ancora furono invece attivamente favorevoli a questo e presero parte persino ai combattimenti.
Infine, molti preferirono prodigarsi nella cura delle anime del gregge loro affidato, pur essendo ben consci di rischiare la vita: è questo il caso dei 25 martiri che furono canonizzati, il 21 maggio 2000, da San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005), in piazza San Pietro. 
I 25 santi martiri messicani, per volontà del suddetto Pontefice, entrarono, subito dopo la canonizzazione, nel Calendario Romano al 21 maggio con il grado di “memoria facoltativa”
Il Martyrologium Romanum commemora, invece, i diversi santi separatamente, ciascuno nell’anniversario del martirio:
– Cristobal Magallanes Jara, Sacerdote, 25 maggio
– Agustin Caloca Cortes, Sacerdote, 25 maggio
– Atilano Cruz Alvarado, Sacerdote, 1 luglio
– David Galvan Bermudez, Sacerdote, 30 gennaio
– David Roldan Lara, Laico, 15 agosto
– David Uribe Velasco, Sacerdote, 12 aprile
– José Isabel Flores Varela, Sacerdote, 21 giugno
– José Maria Robles Hurtado, Sacerdote, 26 giugno
– Jenaro Sanchez Delgadillo
, Sacerdote, 17 gennaio– Jesus Mendez Montoya, Sacerdote, 5 febbraio
– Julio Alvarez Mendoza, Sacerdote, 30 marzo
– Justino Orona Madrigal, Sacerdote, 1 luglio
– Luis Batis Sainz, Sacerdote, 15 agosto
– Manuel Morales, Laico, 15 agosto
– Margarito Flores Garcia, Sacerdote, 12 novembre
– Mateo Correa Magallanes, Sacerdote, 6 febbraio
– Miguel De La Mora De La Mora, Sacerdote, 7 agosto
– Pedro de Jesus Maldonado Lucero, Sacerdote, 11 febbraio
– Pedro Esqueda Ramirez, Sacerdote, 22 novembre
– Rodrigo Aguilar Aleman, Sacerdote, 28 ottobre
– Roman Adame Rosales, Sacerdote, 21 aprile
– Sabas Reyes Salazar, Sacerdote, 13 aprile
– Salvador Lara Puente, Laico, 15 agosto
– Toribio Romo Gonzalez, Sacerdote, 25 febbraio
– Tranquilino Ubiarco Robles, Sacerdote, 5 ottobre
J
 enaro Sánchez Delgadillo nasce a Zapopan, Jalisco (Arcidiocesi di Guadalajara) il 19 settembre 1876.
Fu vicario di Tamazulita, della parrocchia di Tecolotlán, Jalisco (Diocesi di Autlán). 
Il suo parroco lo elogiava per la sua obbedienza mentre i fedeli ne ammiravano la rettitudine, il fervore, la sua eloquenza nella predicazione, ed accettavano con piacere la figura del padre Jenaro anche quando esigeva da loro una buona preparazione per poter ricevere i sacramenti. 
I soldati ed alcuni coloni lo individuarono mentre insieme ad alcuni fedeli suoi amici andava per i campi. Vennero tutti lasciati liberi ma il Padre Jenaro venne condotto su un colle vicino a Tecolotlán e su un albero prepararono la forca. 
Padre Jenaro, posto di fronte al plotone, con eroica serenità proferì le seguenti parole: “Paesani, mi impiccheranno; io li perdono, che anche mio Padre Iddio li perdoni e che sempre viva Cristo Re!”. 
I carnefici tirarono la corda così forte che la testa del martire urtò violentemente su un ramo dell'albero. Poco dopo morì in quella stessa notte del 17 gennaio 1927. 
L'astio dei soldati continuò e tornati all'alba fecero calare il cadavere, gli spararono sulla spalla e una pugnalata quasi attraversò il corpo ormai inerte del testimone di Cristo.


Fonti principali: lucisullest.it/figure-esemplari; vatican.va (“RIV./gpm”).

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