Consacrata San Pietro
mercoledì 18 novembre 1626 (392 anni fa)
Sorta nel luogo di sepoltura dell'apostolo Pietro, il progetto di una nuova basilica in luogo di quella voluta dall'imperatore Costantino nel 324 (i cui resti sono oggi visibili nelle Sacre Grotte), fu promosso da Papa Niccolò V verso la metà del XV secolo, ma la posa della prima pietra si ebbe con Giulio II il 18 aprile 1506.
La direzione dei lavori fu affidata inizialmente al Bramante, che optò per la pianta a croce greca con una grande volta centrale e quattro piccole cupole, ma l'ingresso di Michelangelo diede un'impronta diversa all'opera, segnandone per sempre il profilo architettonico e la collocazione nel tessuto urbano di Roma.
Fu il Buonarroti a disegnare l'imponente cupola, oggi considerata un monumento simbolo della Capitale, realizzata dopo la sua morte dal discepolo Giacomo della Porta (tra il 1588 e il 1593). L'ultimo fondamentale ritocco al progetto originario si deve a Carlo Maderno, che prolungò la navata centrale fino all'attuale piazza San Pietro, realizzando una pianta a croce latina, ed eresse la facciata.
Dopo la consacrazione del 1626, intervenne l'insuperabile genio di Lorenzo Bernini a plasmare l'opera sia all'esterno - con il disegno dello spettacolare colonnato che delimita la piazza - che all'interno, con la realizzazione tra gli altri del maestoso Baldacchino di San Pietro che sovrasta l'Altare Maggiore.
Luogo simbolo della fede cattolica e scrigno di opere d'arte senza tempo (come la celebre Pietàdi Michelangelo), la Basilica di San Pietro, insieme con l'intero centro storico di Roma, fu riconosciuta nel 1980 Patrimonio dell'Umanità e posta sotto l'egida dell'UNESCO.
Con una media di sette milioni di presenze all'anno, è, insieme al Santuario di Lourdes, al secondo posto nella classifica mondiale dei luoghi della cristianità più visitati (al primo posto c’è Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico).
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