Fiorella Mannoia
Nata a Roma e figlia di uno stuntman, da giovane segue le orme paterne e inizia a lavorare sui set cinematografici come stuntgirl. L'esordio come cantante avviene nel 1968, al Festival di Castrocaro con "Un bimbo sul leone" di Adriano Celentano, con cui ottiene il primo contratto discografico con la Carisch. A farla uscire dall'anonimato è, nel 1980, il felice duetto con Pierangelo Bertoli nel brano "Pescatore".
Il Festival di Sanremo la vede quattro volte in gara negli anni Ottanta: da "Caffè nero bollente" e "Come si cambia", finite rispettivamente all'11° e 14° posto, alle celebri Quello che le donne non dicono e "Le notti di maggio", che conquistano entrambe il Premio della Critica.
La consacrazione tra le migliori interpreti della musica italiana arriva nel 1999, con il primo album live, Certe piccole voci, che conquista il doppio "disco di platino" (oltre 200mila copie vendute). Successo di vendite e consensi bissato, nel 2001, dall'album "Fragile" e, l'anno seguente, da "In Tour", doppio album live registrato insieme a Francesco De Gregori, Pino Daniele e Ron.
Nominata nel 2005 Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, è da sempre impegnata nel sociale, sostenitrice tra gli altri di Emergency e della Fondazione Veronesi nella lotta contro il tumore al seno. Dopo lo strepitoso successo del singolo L'amore si odia (oltre 300mila download), in coppia con Noemi, nel 2017 arriva seconda a Sanremo con il brano Che sia benedetta. Nel 2019 esce l'album Personale.
Nessun commento:
Posta un commento