CORONAVIRUS:….Una dura prova delle Istituzioni
L’emergenza del Coronavirus
ha messo a dura la prova tutte le istituzioni senza un momento di tregua.
Infatti, quelle centrali a Roma, anche se sono state oggetto
di presunte responsabilità per aver agito in ritardo, stanno tenendo la
situazione sotto controllo per evitare gli assembramenti ed il contagio tra la
gente.
Non è mancata un’azione contro il governo da parte
dell’avvocato Taormina con una denuncia
per epidemia colposa, secondo la quale il governo avrebbe impiegato troppo tempo
per prendere i provvedimenti di chiusura e interruzione delle attività
lavorative – il famoso lockdown -
mentre era a conoscenza dell’emergenza sanitaria da tempo.
E’ da dire che non solo le istituzioni centrali di Roma stanno
facendo la loro parte, ma anche i Governatori
regionali, i Prefetti ed i Sindaci delle città, ognuno per la loro competenza, si
trovano sul fronte dell’emergenza quotidiana del Coronavirus per far rispettare le regole impartite dal governo e
dal Dipartimento della Protezione civile.
Notiamo in ogni città una task force organizzata sul fronte sanitario, sul controllo delle
forze dell’ordine, per prevenire il contagio.
Un grande apprezzamento va ai Sindaci delle città che
si trovano in prima linea, con grande responsabilità, per far rispettare le
regole con le loro Ordinanze ai loro
concittadini.
Insomma, l’emergenza del Coronavirus sta mettendo a
dura prova le istituzioni e la stessa democrazia.
Infatti, dal Parlamento ai Consigli comunali è tutto
bloccato. Le decisioni, in questa fase emergenziale, sono demandate al solo
livello esecutivo.
In questo periodo di emergenza sembrerebbe che ci
siano poche critiche sulle attività e decisioni della Politica, dove pur sempre
c’è il “Pierino
di turno” che dice la sua.
Questa sopravvenuta emergenza del COVID-19 ha sconvolto tutti, infatti sta facendo meglio capire il
ruolo e le responsabilità da parte di chi rappresenta il popolo nelle
istituzioni.
Dopo questa fase di emergenza del Coronavirus, la quale speriamo che si debelli quanto prima, sicuramente
ci sarà la fase di come affrontare la ripresa della normalità.
Ci stiamo rendendo conto che tutto sta cambiando e sembra
che non possiamo vivere come prima. Infatti in molti si stanno rendendo conto
che cambierà il modo di lavorare, il modo di andare a scuola e studiare, il
modo di andare a fare shopping,
ecc…ecc. quindi un reale CAMBIAMENTO che bisogna accettare.
Qualche cittadino ha detto:….. come stiamo avvertendo il cambiamento su tutto, speriamo che
cambierà anche la mentalità di coloro che hanno una responsabilità di governo di
noi cittadini.
E’ arrivato il momento che chi ricopre una
responsabilità politica non ha più tempo per differire le problematiche di una
città che governa.
Chi ricopre un ruolo politico non può avere una
mentalità volta all’ improvvisazione,
all’arroganza, all’egoismo, al buonismo, ma avere le idee chiare del confronto
ascoltando i cittadini ed agire con
coraggio e determinazione per il bene della collettività.
Corre l’obbligo dire che in questo momento di
emergenza sanitaria a Napoli sono arrivati da Padova all’Ospedale del Mare moduli prefabbricati da
campo per 72 posti letto per terapie intensive, mentre a Caserta 24 posti letto
a ridosso dell’Ospedale Sant"Anna e San Sebastiano che sicuramente costeranno
milioni di euro.
Ma la Regione
Campania la scelta di completare il Policlinico di Caserta quando la farà ?
Infatti, l’argomento risulterebbe in stand
by nonostante la struttura sanitaria allo stato “grezzo” completata dovrebbe
essere tra le migliori del Mezzogiorno con la ricezione di oltre 500 posti
letto.
A tal proposito, in questi giorni c’è stato un
servizio di Striscia La Notizia dove
il Rettore dell’Università della Campania ha riferito a Luca Abete che ci sono
i soldi per completare e non c’è bisogno di alcun finanziamento.
La domanda viene spontanea : Allora a
chi dobbiamo aspettare ? Chi ha interesse a non completare il Policlinico di
Caserta ?



Nessun commento:
Posta un commento