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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

domenica 28 novembre 2010

La lettera del prof . Massimo Capaccioli pubblicata su " Il Mattino" del 27/ 11/ 2010


È vergognoso lo stato di degrado in cui versano alcune strade di Santa Maria Capua Vetere, butterate da buche profonde e numerose di cui sembra non importi nulla a nessuno. Moltiplicate dalla pioggia, si materializzano all'improvviso, vere e proprie trappole che demoliscono copertoni e ammortizzatori delle auto e insidiano il traffico dei mezzi a due ruote: segno eclatante di una diffusa incuria per la cosa pubblica. Ho cercato di capire perché il Comune non sia intervenuto a fronteggiare l'emergenza con la consueta metodica del tampone di ghiaino e bitume caldo, ma non sono riuscito a trovare interlocutori ufficiali. Finalmente, grazie alla cortesia di un'amica, ho saputo che si attende l'espletamento delle gare per un radicale rifacimento del manto viario, attingendo ai famosi fondi europei. Vedremo! Ma intanto alcune strade sono diventate quasi impraticabili. In particolare quelle del nuovo dispositivo studiato dall'assessorato al Traffico per vanificare - ed è grottesco - il vantaggio di un ingresso diretto a Santa Maria dal nuovo casello autostradale. Io, che qui abito da poco, mi posso facilmente mettere nei panni di chi, non conoscendo la città di Spartaco, la sua millenaria storia, i suoi irripetibili monumenti, il fascino delle vie del centro e il garbo della gente, sebbene per nulla sollecitato a farci visita (manca qualunque forma di pubblicità), decida motu proprio di uscire al casello di Capua Antica per un incursione volontaristica. La gimcana progettata dal Comune, che le buche hanno trasformato in un percorso di guerra, lo distoglierà presto dal suo intento. Un male per tutti: per l'economia, un'altra occasione perduta per far uscire dal limbo della provincia questo bell'angolo del Paese. Considerazioni che paiono evidenti a tutti, io credo, ma non all'amministrazione comunale che non si perita di incaricare un operaio o un'impresa di rimuovere le buche, di riparare i piccoli danni (la cornice di marmo della rotatoria in piazza San Francesco è rotta da oltre un anno), di eliminare i pericoli e insieme curare il decoro della città. 

Massimo Capaccioli  ,Ordinario di Astrofisica università Federico II

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