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sabato 19 febbraio 2011

Vertice segreto tra Zinzi, Picaro e i 4 moschettieri dell'Udc. Questa la linea del capo: alleanza con le civiche di Di Muro e sul candidato sindaco tratto io col centrodestra

Da www.casertace.net
 "Berlusconi convoca Cosentino e gli ordina di cacciare, con procedura immediata, l’Udc dalla giunta regionale della Campania. Contemporaneamente, alla Provincia di Caserta, Nicola Garofalo, dopo aver regalato un lecca lecca al bimbo di Mondragone, Giovannino Schiappa (“Spostati, pargolo, questa è roba da grandi”) e avergli cantato una dolce ninna nanna della tradizione scritta da una sua bisnonna di Tredici, indossa un eskimo e si benda l’occhio come il corsaro nero ed entra in clandestinità, organizza atti di guerriglia contro la manicure di fiducia di Raffaele Picaro, spostando il proprio covo ogni notte dalla cantina della Petrenga a quella di Adele Vairo e poi di altre “pasionarie” della resistenza all’impero di Marcianise. A sindaco di Caserta viene eletto Gianpiero Zinzi che trasforma le orrende stanze di palazzo Castropignano in succursali dei circoli ricreativi e sociali che si allineano in piazza Umberto I di Marcianise e scrive un’ordinanza in cui stabilisce multe dai mille ai cinquemila euro per chi parla usando la “e alla francese” e non alla “èèèèèèèèèèè…….” pura del neostilnovismo marcianisano che ha nel noto poeta contemporaneo Nicola Scognamiglio, neo presidente dell’accademia della crusca di Puzzaniello, il custode del santo idioma.
Prima di questo, “Barbamimì” ha richiamato i riservisti Giuseppe Stellato, Antonio Mirra e Carlino Piscitelli, che teneva ibernati nel frigobar della sua auto presidenziale. Al primo ha attribuito la delicatissima carica di assessore provinciale alle aiuole fiorite, al secondo ha regalato un giro sulla poltrona di sindaco di Santa Maria Capua Vetere, non prima, però, che il fratello Nicola abbia fatto pubblica autocritica, ripetendo mille volte dal palco del teatro Garibaldi “De Mita, anzi De Mita non è un dio in terra, non o padrone e l’Italia, come diceva Arbore nella celeberrima scena del film FFSS,  come ho sempre sostenuto, un vecchio rincoglionito che non è buono nemmeno per i giardinetti.”tra gli applausi di Luigi Di Muro e Giuseppe Rinaldi che sin dall’inizio l’avevano detto che come per il cantuccino “la morte sua” è annegato nel vinsanto. “la morte del terzo polo” è quella di allearsi con il Pd e il centrosinistra."

Questo succede in “2084”, il mio nuovo romanzo,  a cui Orwell “je fa na pippa”, con le sue pallosissime storie sulle tre superpotenze continentali dittatoriali che avrebbero dominato il mondo nel 1984. Mi manca solo di decidere chi debba essere il “Grande Fratello”, ma un’idea ce l’ho, dato che  in piazza San Pietro c’è uno che ha l’esperienza giusta, e chi deve essere “il ministro dell’Amore”, ma anche qui ho il nome di una donna griffata  in testa, ma col cavolo che ve lo dico.
Una distopia da incubo, un film di fantascienza, una minaccia: cioè esattamente il contrario di quello che succederà a Santa Maria Capua Vetere, che è una città afflitta da tutte le tare, fuorché quella della tristezza crepuscolare.
Il romanzo della realtà racconta, invece, di una riunione che Zinzi ha avuto con Dartagnan Russo e i tre moschettieri Di Rienzo, Rienzo e Ferriero, alla presenta di Raffaele Picaro. Poche parole: prima cosa da evitare la cazzata di quattro anni fa quando il povero avvocato Martuccci fu mandato allo sbaraglio, costringendolo alla gogna di una figura barbina, decisamente immeritata per lo spessore, per la cultura e la storia che dalla persona di Alfonso Martuccci promanavano. Dunque, nessuna corsa solitaria, anche se questa dovesse realizzarsi con l’ausilio di Fli e Api, che a Santa Maria sono rappresentate, rispettivamente, dal duo Luigi Di Muro, Peppe Rinaldi, sostenitori dell’accordo con Antonio Mirra e il Pd e da un signore che, lo confesso, mi hanno anche detto il nome, ma, in tutta onestà, non lo ricordo.
Secondo messaggio ai naviganti di re Mimì: sul candidato sindaco sarò io a decidere e sarò io a cercare le mediazioni con la altre forze politiche, che poi, senza girarci tanto intorno, sono quelle del centrodestra, anzi, è soprattutto una, il Pdl, anzi, soprattutto il fattore più importante del Pdl, cioè Nicola Cosentino.
Terzo messaggio: noi dell’Udc un alleato lo abbiamo già e sono le liste civiche messe in campo da Di Muroe questo lo potete anche ufficializzare. Musica per le orecchie di Di Rienzo, una mezza marcia funebre per quelle degli altri tre, una marcia funebre completa per il Fli di Luigi Di Muro e Rinaldi, che, in questo modo, o si allineano a “papà” o il terzo polo lo vedranno solo nel mappamondo di Orwell.
Gianluigi Guarino

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