In italia, maggiormente al sud e nel nostro territorio, nuove fascie di popolazione fino a poco tempo fa abituate a condurre una vita dignitosa, sono state risucchiate in una zona grigia dove la mancanza di denaro porta con se' insicurezza, fragilità e precarietà. Sono i cosi' detti "nuovi poveri", coloro che vivono in uno stato di vulnerabilità, che subiscono, cioè, il rischio reale della povertà in un contesto di vita ordinaria." Non sono più i poveri di cui eravamo abituati". Sono poveri col cellulare, la TV e l'auto. Poveri che non sembrano poveri. Questi hanno lavoro, casa, dovremmo semmai chiamarli i "penultimi". Eppure vivono situazioni altrettanto drammatiche. I nuovi poveri non vivono necessariamente nelle degrate periferiche urbane, ma vicino a noi, alla porta accanto. Spesso si trovano a gestire una famiglia numerosa, si sono ammalati, hanno perso il lavoro, sono finiti in cassa integrazione, si sono divorziati o sono semplicemente invecchiati. I nuovi poveri sono sopratutto gli anziani che vivono della sola pensione. Secondo una ricerca ci sono dieci milioni di persone della terza età che hanno a malapena i soldi per mangiare, pagarsi l'affitto e non sempre riescono a curarsi. Ma anche le famiglie con più figli hanno sempre più difficoltà. Ci sono anche molte persone a rischio di povertà perchè i consumi non oltrepassano i mille euro al mese( c. d. generazione mille euro). Esempio un postino che ha moglie e due figli e guadagna 1000 euro al mese. A casa sua non manca da mangiare o da vestirsi, ma non possono mai fare viaggi, vacanze, andare al ristorante o in pizzeria ne' cinema. E in caso di spese impreviste devono rivolgersi ad una finanziaria. Oppure,sempre ad esempio, una famiglia in cui la moglie lavora nelle pulizie a 650 euro al mese e il marito operaio a mille euro in nero. Le cose non andrebbero male se lui non avrebbe perso il lavoro per un periodo, giusto il tempo di accumulare 5 mesi di affitto arretrato. Per quanto negli ultimi anni si sia cercato di nascondere il problema, variando la soglia di povertà, l'Istat calcola che in Italia ci siano 7 milioni di poveri. Al sud, una famiglia su quattro è indigente. Il 14,4 % delle famiglie del nostro paese non riesce a far fronte ai debiti che via via vanno aumentando, il 9% non è in grado di saldare le bollette. Insomma, uno dei problemi più gravi dell'italia e del nostro territorio è proprio la povertà. Essa si manifesta anzitutto come mancanza di mezzi economici di sussistenza, ma che assume anche il volto della solitudine, dell'abbandono e dell'emarginazione. Anche se i motivi di tali situazioni sono dovuti da cause che vanno al di là dei confini nazionali, è compito delle amministrazioni locali cercare di arginare il problema, restituendo alle persone la dignità che si meritano.
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