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Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

mercoledì 10 agosto 2011

IL TRIBUNALE: LA QUESTIONE IRRISOLTA.



Nessuno di noi vuole lasciare le questioni a metà. Tutto andrebbe risolto nel più breve tempo possibile, ma a volte è proprio il tempo che lavora contro, del resto ognuno di noi ha un tempo stabilito nel proprio DNA. Per il Tribunale sembra che il tempo non abbia rilevanza, difatti questo mese di agosto che passerà alla storia per la gravità economica nazionale e internazionale, sembra non preoccupare più di tanto il Ministero e l’amministrazione pubblica. Mi sarei aspettato dall’opposizione più responsabilità politica, avrebbero dovuto farsi promotori verso il sindaco e il presidente del Tribunale di una rappresentanza composta da maggioranza e opposizione, nonché dagli ordini professionali, dalle associazioni di rappresentanza sindacale dei commercianti, tutti uniti per rappresentare al Presidente del Tribunale di S. Maria C. V. una sistemazione temporanea degli uffici giudiziari con un costo al di sotto di quello pattuito con i rappresentanti delle società di Pellino. C’è certamente un costo notevole da parte dei contribuenti che andrebbe discusso per ridurlo, oppure stipulare un contratto annuale rinnovabile, con l’accordo di entrambe le parti e in questo modo si potrebbero sistemare i locali disponibili e alloggiare i primi uffici della giudiziaria. Però, questo mese di agosto si avvia a passare senza concludere né organizzare un incontro tra le parti. L’opposizione si avvia ad una campagna sterile e senza nessun contributo alla collettività e ai cittadini, pensano a farsi della pubblicità finalizzata alla propria persona e non affrontano il problema del Tribunale tentando di addossare ad altri le loro colpe di una passata amministrazione. Le associazioni commerciali sono incapaci di proporre una richiesta al sindaco né di organizzare un tavolo di concertazione per analizzare il futuro commerciale della città una volta trasferiti gli uffici in periferia. Tutto fa pensare ad un totale abbandono delle attività commerciali dal centro della città a vantaggio delle attività che apriranno all’interno dell’ex Tabacchificio. Inoltre potrebbe capitare il mancato pagamento da parte del Ministero, considerata la situazione economica nazionale e la crisi che avanza, con la conseguenza di un’ingiunzione di pagamento nei confronti dell’amministrazione comunale dove il rischio si concretizzerebbe in un mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti. Occorre ritornare al tavolo delle trattative, tutti compresi, Sindaco, opposizione, maggioranza, Presidente del Tribunale e Avvocatura, diversamente sarà una catastrofe economica.   

                                                                                                          Avv. Michele D’Abrosca

sabato 6 agosto 2011

LA POLITICA DEGLI ONESTI

Ho l’obbligo nell’interesse dei cittadini di ritornare sull’argomento Tribunale. L’attuale minoranza in consiglio comunale ha scatenato una polemica sul trasferimento di una parte degli uffici giudiziari. Com’era prevedibile questa minoranza avendo perso le elezioni si è scagliata contro l’attuale maggioranza addossandole colpe non sue per il trasferimento degli uffici. Ebbene bisogna fare chiarezza e ristabilire la realtà storica nonché le responsabilità politiche. Tutto inizia con Iodice il quale illude i cittadini affermando che è pronto il progetto della cittadella giudiziaria, nel mentre rilascia alla società di Pellino la concessione per costruire i capannoni. Poi arriva Giudicianni, il quale riprende il tema della cittadella giudiziaria, ma né Iodice né Giudicianni provvederanno all’esproprio di un’area per costruire la cittadella giudiziaria. Giudicianni politicamente è molto più sveglio di Iodice e sposta l’attenzione della città attraverso una campagna stampa sulla caserma Pica, e, contemporaneamente, insieme al Presidente dell’Ordine degli Avvocati inizia un giro turistico nella città mostrando al Presidente del Tribunale quello che non poteva essere utilizzato. In entrambe le amministrazioni Iodice e Giudicianni avevano al loro interno gli attuali consiglieri di minoranza, ed esattamente Campochiaro, Monaco, Di Monaco, Mastroianni, D’Addio, i quali non possono dirsi estranei alla scelta e alla preparazione degli atti amministrativi per l’individuazione dei capannoni di Pellino. Il commissario Prefettizio che aveva l’obbligo di firmare l’ordinario, ha firmato quello che Giudicianni e i suoi consiglieri avevano predisposto, senza dimenticare che Giudicianni e Iodice furono due sindaci costretti alle dimissioni prima della fine del mandato. Quale colpa può avere l’attuale Sindaco? Nessuna. La mia precedente critica era ed è costruttiva in quanto ha voluto ricordare che il Ministero di Grazia e Giustizia durante l’amministrazione Iodice Giudicianni aveva individuato per l’ufficio di Sorveglianza l’ex carcere Angiulli, con parere positivo anche dell’allora Procuratore Capo dott. Mariano Maffei. Perché Giudicianni e i suoi consiglieri non hanno provveduto? Avevano forse già individuato l’area dei capannoni Pellino? Perché l’attuale minoranza alza il polverone se gli artefici sono stati loro quando erano maggioranza? L’attuale Sindaco ha tutta la mia stima perché è un atto che non ha prodotto ma lo ha subito, però nel contempo con i tecnici comunali ha iniziato una serie di sopralluoghi per reperire alcune strutture, e se sarà possibile utilizzarle dipenderà solo dal parere dei tecnici e non dell’attuale sindaco, che non ha responsabilità politiche le quali restano a carico dell’attuale minoranza quando era maggioranza. Nelle situazioni di emergenza occorrono soluzioni di emergenza ma nel contempo i politici, i consiglieri comunali devono dimostrare la loro onestà politica e non devono addossare agli altri quello che hanno seminato nel bene e nel male.
                                                                                                    Michele D’Abrosca
( il pensiero  espresso dall'avv. D'Abrosca, presidente dell'ass. Santa Maria Felix  è condiviso in toto dalle altre associazioni che hanno sostenuto l'attuale maggioranza , che auspicano la possibilità di trovare soluzioni concretizzabili in tempi brevi diverse da quella preconfezionata dall'ex maggioranza ) 
Ci si permette di aggiungere una domanda alle associazioni dei commercianti , la categoria che trarrà maggiori danni dalla dislocazione degli uffici giudiziari fuori dal centro storico , ma esistete a S. Maria C.V. ? Non ci sembra di aver mai sentito la loro voce nè in queste nè in altre vicende che hanno contribuito a depauperare il tessuto economico della nostra città . Saremmo curiosi di sapere perchè hanno sempre taciuto .

La musica che gira intorno 5° appuntamento questa sera in piazza San Pietro con i " Walter Palmieri acoustic quintet"

Questa sera in piazza San Pietro il penultimo incontro musicale della prima parte della rassegna "La musica che gira intorno" organizzata dall'assessore Mario Tudisco. Questa sera si potrà ascoltare l'ottima musica dei Walter Palmieri acoustic quintet" , che avranno il compito non facile di eguagliare i successi delle serate precedenti che hanno visto esibirsi l 23 luglio  in P.zza Bovio i "Jazz fusion in time " , il 24 luglio in  p.zza Mazzini i "Funky Jazz fusion quintet ", il 30 Luglio in p.zza Matteotti i "Jamu"   e il 31luglio in p.zza Di Monaco gli "Anima Lunare" .
Di seguito un piccolo assaggio di quanto potrete ascoltare  questa sera in p.zza San Pietro dalle 20.30 in poi  

venerdì 5 agosto 2011

Il calzolaio va in giro con le scarpe rotte , il barbiere con la barba incolta e i Giudici….

Chi svolge un determinato lavoro trascura solitamente di esercitare la sua attività e competenza per propria utilità personale contingente .. Questa sorta di incuria , dovuta essenzialmente al fatto di giudicare superfluo un intervento ritenuto facile per la particolare abilità posseduta , è oggetto di ironia proverbiale.
Questa sembra la sorte riservata agli Uffici giudiziari di S.Maria C.V. allocati -ora in ambienti di proprietà di Nicola Cosentino inquisito per “concorso esterno in associazione camorristica” - ora in capannoni industriali che , per poter essere adibiti a Ufficio avranno bisogno di una nuova destinazione urbanistica, di proprietà della Geprom s.r.l. di Antonio Pellino di Orta di Atella destinatario di un decreto di sequestro di alcune concessioni edilizie. Il certificato di destinazione urbanistica è una garanzia per l'acquirente, che può visionare le possibilità di intervento sull'immobile. Quale cittadino comprerebbe, affitterebbe per adibirlo a dimora e abiterebbe, un appartamento destinato ad ospitare un Ufficio? Sarebbe quantomeno un incauto acquisto.
Purtroppo, però, succede anche questo nella nostra città e nonostante il gran numero di immobili sfitti , non più utilizzati che, per l’occasione, potrebbero essere riattati , la presenza di grandi aree industriali dismesse, l’Autorità Giudiziaria troverà sistemazione in edifici di proprietà di personaggi chiacchierati individuati, si dice, dal Commissario Prefettizio sentito il parere dei rappresentanti della Magistratura . Un poco come se un alto prelato fosse obbligato dalla chiesa a celebrar messa in una casa d’appuntamento.
Certo i giudici , operosi nell’evidenziare l’inidoneità dei locali ove svolgono attualmente il loro ruolo, non potevano rendersi conto della natura del loro futuro collocamento presi come sono dall’esame delle carte sequestrate (tempo addietro) presso l’Ufficio tecnico della precedente Amministrazione cittadina, dagli incendi improvvisi e sospetti di alcuni immobili, dal sequestro (postumo) di alcuni cantieri ove si è presumibilmente costruito in frode alla normativa edilizia, dalla repressione dei reati ambientali (!!?),dalla discutibile e discussa edificazione di Centri Commerciali, ecc., ecc. Ci siamo, però, qui noi a renderli edotti.
Duro lavoro il loro che merita riconoscimento. Non possiamo tediarli con la preoccupazione di perdere il Tribunale, che, in mancanza di locali, potrebbe spostarsi “momentaneamente” a Caserta in attesa di sistemazione definitiva. Nel nostro Paese le emergenze destano sempre qualche preoccupazione perché si trasformano , con il tempo, in quotidianità e perdere il Tribunale sarebbe la stoccata finale ad un città già privata di due poli produttivi , individuata come discarica della Provincia di Caserta e dormitorio dei paesi vesuviani.
Certo non possiamo attribuire alla Magistratura compiti non suoi. Ovunque trovi posto si dovrà occupare esclusivamente di amministrare la Giustizia. O no? Finora, infatti, l’opposizione di gran parte della classe forense ad un trasferimento del Tribunale ha messo in risalto l’eloquente silenzio dei Giudici. Per loro Caserta o S.Maria C.V. sono la stessa cosa come condannare chi ruba per sfamarsi e chi lo fa per arricchirsi. E’ giusto che sia così.
Quanti di loro rischiano la pelle per esercitare niente altro che il loro mestiere. Onore al merito. Tuttavia ciò non ci esime dal riconoscere che una parte non esigua versa , invece, in tutt’altra condizione.
Qualcuno si lamentava in TV che i cittadini non sono vicini alla Legge , personalmente sono più incline a pormi la domanda opposta: la magistratura è vicina ai cittadini oppure no?
Non si può invocare la vicinanza intesa come solidarietà a senso unico separandola dal concetto di prossimità ( la minima distanza nel tempo e nello spazio).
Non si può privare di un presidio giudiziario una città definita “avamposto di Casal di Principe” .
Infine, una Magistratura vicina ai cittadini dovrebbe abitare “case di vetro” e non adattarsi in locali dalle finestre opache che non si lasciano attraversare dagli sguardi.
Gerardo D’Amore