Pagine

Vendesi villino Baia Domizia, vendesi appartanento via De Gasperi Smcv

giovedì 29 settembre 2011

Adunanza delle associazioni , dopo la pausa estiva si riparte con gli incontri : le priorità oltre all' Ospedale, Tribunale, Digestore anaerobico , Siad e Tabacchificio , e piano traffico - l'attenzione al Campo Sorbo

Le Associazioni riprenderanno l'attività settimanale di incontri , dopo la pausa estiva e dopo i vari impedimenti dovuti ai consigli comunali e altri eventi (biciclettate, processioni, feste rionali etc) ricominciano gli incontri . 
Tanti i temi che sono sotto la lente d'ingrandimento delle associazioni Dimuriane, da quelli emergenziali come. digestore anaerobico, Tribunale, Ospedale, Tabacchificio- piano traffico e Siad, a quelli prioritari come la risoluzione , finalmente, dell'annosa questione di Campo Sorbo nonchè la sicurezza e la tutela delle strade cittadine dove ancora non si vede alcun cambiamento da parte di chi dovrebbe provvedere a vigilare , pochi sono infatti i vigili che fanno con coscienza il proprio lavoro e , troppo spesso si vedono i giovani vigili distratti e non attenti a ciò che avviene sotto i loro occhi con disappunto dei cittadini , probabilmente la colpa non è loro ma di chi li manda in strada senza un'adeguata preparazione , sarebbe probabilmente opportuno che ogni vigile giovane sia accompagnato da uno meno giovane che abbia maggiore esperienza e che possa insegnare e spiegare cosa debba fare un vigile urbano .  
Campo Sorbo sarà , insieme agli altri temi ricorrenti , la parola d'ordine delle Associazioni .

mercoledì 28 settembre 2011

L'Opposizione cerca di cambiare le carte in tavola dimostrando ancora una volta la propria faccia di bronzo

Il Siad , che è stato la causa della defenestrazione di Schettino ad opera di Giudicianni nel 2008 e delle dimissioni dell'attuale sindaco Biagio Di Muro dalla carica che allora ricopriva , quale vicesindaco di Giudicianni , sta finalmente per essere modificato . La Giunta Di Muro , ha impegnato dal mese di Agosto l'Ufficio tecnico nella preparazione degli atti propedeutici all'iter della modifica del piano del Commercio. Proprio mentre l'Amministrazione sta mettendo a punto le ultime questioni per poi poter adottare le dovute modifiche di un assurdo e spropositato piano del Commercio , l'opposizione, assidua frequentatrice dell'Ufficio tecnico Comunale , e non solo, si ricorda , dopo 4 anni in cui nulla ha fatto in merito alla questione, dell'esistenza del Siad e pemsando di avere a che fare con degli stupidi , vorrebbe far credere di essere stata promotrice di ciò che invece essa  ha avversato e che quest'Amministrazione, invece , in silenzio sta predisponendo . Improvvisamente , tutti si ricordano del Siad, anche le associazioni di categoria che nulla hanno fatto per spingere Giudicianni a modificare quello strumento , oggi , per cercare di gettare polvere negli occhi degli associati, incontrano il sindaco per parlare di Siad , rilancio del Commercio e Centri Naturali Commerciali . Ebbene a parte la volontà di cercare di mettere le mani su fantomatici finanziamenti regionali per i centri commerciali naturali che li ha contraddistinti oggi come ieri , a differenza del passato oggi si scoprono in disaccordo con l'attuale Siad e si fanno anche loro come l'opposizione , paladini della necessità di modificarlo quando , con i fatti hanno dimostrato di essersene disinteressati in questi ultimi anni e soprattutto, quando l'attuale sindaco diede le dimissioni proprio perchè non veniva dato seguito ai deliberati consiliari in merito al Siad  stesso

Di facce toste a S. Maria ce ne sono tante e, purtroppo, se ne scoprono sempre di più , e nessuna vergogna hanno avuto in passato e nessuna ne hanno oggi nel tentare di prendersi meriti che non hanno ! Hanno avuto 4 anni di tempo per modificare il Siad e nulla hanno fatto ora vorrebbero far credere ai sammaritani che l'attuazione del programma elettorale dimuriano sia dovuta a loro ????
Possono comprare le pagine dei giornali cartacei , ma non possono comprare una credibilità che non hanno mai avuta e non potranno avere agli occhi dei sammaritani . Le talpe che hanno negli Uffici comunali non gli serviranno a nulla , non si illudano non avranno alcuna ulteriore possibilità di continuare lo scempio di questa città  che hanno calpestata e spolpata , così come non l'avrà chi come loro pensa di poter utilizzare la carica di Consigliere Comunale per portare avanti solo i propri interessi personali . Le associazioni , continueranno a vigilare sull'operato dei Consiglieri siano essi di opposizione o di maggioranza senza fare sconti a nessuno .

lunedì 26 settembre 2011

L’ex vicesindaco: “Grazie al sindaco Biagio Di Muro ed all’assessore Mario Tudisco, Santa Maria riscopre e rivaluta il proprio patrimonio archeologico”

“L’iniziativa “La Città sotto la Città” è meritevole di elogio e plauso. Sento dunque il dovere personale e civico di ringraziare pubblicamente il sindaco Biagio Di Muro e l’assessore Mario Tudisco per aver consentito non solo ai sammaritani ma a tutta la provincia di Caserta di visitare – anche gratuitamente -  le bellezze archeologiche della nostra città. Ma sento anche il dovere di esprimerne apprezzamento con grande senso di onestà politica – afferma l’avvocato Francesco Fabozzi, esponente del pdl ed ex vicesindaco -. E’ iniziativa che ci consente di riscoprire e rivalutare il nostro passato e la nostra storia. Ma è anche una iniziativa che ci consente di ripartire: l’immenso patrimonio archeologico, storico e culturale di Santa Maria è e ne deve rappresentare la prima risorsa, il vero indotto per tutto il comparto sociale e commerciale. Pertanto, bene così. Con questa manifestazione, la valorizzazione del patrimonio monumentale della città si trasforma da propaganda elettorale, da mero intento, in magnifica realtà. L’augurio è che questo evento sia per il sindaco Biagio Di Muro il primo importante passo per l’inserimento della nostra città nel circuito turistico regionale e nazionale. Del resto la instaurata sinergia Comune, Soprintendenza, Università lascia ben sperare”.      
Avv. Francesco Fabozzi

sabato 24 settembre 2011

La città sotto la città

lA CITTà SOTTO LA CITTà 1

 lA CITTà SOTTO LA CITTà

“La città sotto la città”, monumenti e siti archeologici aperti E in piazza Bovio degustazioni gratuite di prodotti tipici

Anfiteatro campano, museo archeologico dell’antica Capua, mitreo. Ma anche officina del bronzo, bottega del tintore, criptoportico, domus con fontana, domus di via degli Orti, scavi archeologici dell’ex municipio, di viale del Consiglio d’Europa e di piazza Primo Ottobre. E ancora: stand enogastronomici in piazza Bovio, punti informativi e una mostra d’arte nella villetta dei diritti dei bambini in viale del Consiglio d’Europa.
Quella di domenica 25 settembre, a partire dalle 9, sarà una giornata all’insegna della “tipicità” di Santa Maria Capua Vetere: una “tipicità” che parte dall’archeologia, dalla storia e dall’arte fino ad arrivare al gusto e ai piaceri della tavola.
A presentare l’iniziativa “La città sotto la città”, organizzata dall’amministrazione comunale insieme alla sovrintendenza e alla facoltà di lettere della Sun, sono stati in conferenza stampa il sindaco Biagio Di Muro, l’assessore alla Cultura Mario Tudisco e la preside Rosanna Cioffi.
“Stiamo lavorando – ha detto Tudisco – per creare le condizioni di un vero turismo culturale, che non abbia le caratteristiche del ‘mordi e fuggi’ ma possa portare reali ricadute sulla città. Questo impegno è riconosciuto anche dal fatto che ben dieci sponsor privati hanno collaborato in vario modo all’organizzazione dell’evento”.
Da parte sua, il sindaco ha sottolineato i risultati positivi della collaborazione istituzionale tra Comune, sovrintendenza e università, annunciando l’istituzione di “un tavolo permanente per studiare insieme iniziative utili alla valorizzazione delle ricchezze storiche, artistiche e archeologiche di Santa Maria Capua Vetere e alla loro fruizione anche in termini di incremento dei flussi turistici”.
Invito accolto pienamente dalla preside Cioffi: “Dobbiamo, tutti insieme, lavorare per far conoscere non solo i monumenti più noti, ma anche le altre preesistenze di Santa Maria Capua Vetere, che è l’‘altera Roma’ di Cicerone e che ha una valenza storica e culturale superiore ad altri siti molto più noti”.
Durante la manifestazione, Slow Food Caserta terrà degustazioni gratuite in piazza Bovio di prodotti di eccellenza del nostro territorio: miele (alle 11 e alle 18.45), olio (alle 12 e alle 19.30), formaggio (alle 18).
Nel ricordare il contributo della Pro Loco Antica Capua, Tudisco ha voluto anche sottolineare il concreto sostegno dato all’iniziativa dall’avvocato Annunziata Di Muro, dall’architetto Alfredo Di Patria, dall’archeologa Diletta Colombo, nonché da Antonella Canalonga, Carmela Fusco, Alessandra Santillo, Donato Trepiccione, Clara Di Patria, Filomena Camanzo, Clemente Tecchia e Vittorio Migliaccio.

L’ufficio stampa Comune di Santa Maria Capua Vetere

L'ultimo appuntamento di...Pedaliamo la notte


Si radunano in centinaia ed hanno in comune tutti la stessa passione: vivere la città da un punto di vista nuovo a cavallo della propria bici, lungo strade che regalano ritmi e prospettive diverse rispetto allo sguardo degli automobilisti o dei pedoni.
Sono stati piu' di 700 i ciclisti che hanno risposto all'invito dell'Associazione "BiCittà" per l'ultimo appuntamento del giovedi' sera di "Pedaliamo la notte". Il corteo ha preso il via col fresco della sera alle 21 da P.zza bovio per poi sostare, alla fine, presso la gelateria "Paletta D'oro", che ha intrattenuto i cicloamatori con l'offerta di un gelato gratis.
Il fiume di biciclette che ha invaso le strade di Santa Maria C.V. era composto da ciclisti di tutte le età, dai più piccoli condotti dai genitori nei seggiolini a quelli già in grado di pedalare da soli, e con bici di tutte le marche e modelli: dalle bici piu' classiche e costose a quelle piu' simpatiche e personalizzate.
L'ambiente è stato - come di consueto - estremamente festoso. Risate, strombazzamenti e scampanellii. Volti allegri e sorridenti: è questo è tanto, veramente.
La formula utilizzata è stata quella dell'ormai consolidata passeggiata per le vie cittadine di un convoglio di bici opportunamente scortate da un gruppo di ciclo-accompagnatori, che hanno curato la sicurezza in sinergia con il comando della Polizia Municipale e la Protezione Civile.
L'evento iniziato con la partecipazione di soli 40 ciclisti, ha avuto durante tutta l'estate una crescita esponenziale, a testimonianza del sempre piu' interesse nella nostra comunità dell'uso della bici come mezzo di spostamento urbano ecologico ed alternativo all'automobile.
Gli organizzatori e promotori dell'iniziativa Ferdinado Troiano, Donato Trepiccione, Francesco Rosario Di Nardo, Alessandro Santulli intendono ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno permesso la riuscita dell'evento. In particolar modo:
- l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Biagio Maria di Muro
- l'assessore all'ambiente Donato Di Rienzo
- l'assessore alla viabilità Carlo Russo
- la Polizia Municipale
- la Protezione civile
- gli esercizi commerciali che hanno dato la loro disponibilità
- i ciclo-accompagnatori
- i partecipanti tutti.
Gli stessi organizzatori promettono il loro impegno a creare un altro ciclo di pedalate quasi sicuramente di domenica mattina.
Facebook-PedaliAMO LA NOTTE
Facebook-Cio che vedo in città - SMCV
VITTORIO MIGLIACCIO

lunedì 12 settembre 2011

Cambiare tutto per non cambiare niente !!!!!

L'articolo di Gerardo D'Amore,che riportiamo di seguito,  come sempre, sembra rispechiare fedelmente la realtà , ma noi siamo fiduciosi che invece qualcosa cambierà e che presto molte se non tutte quelle cose che quest'Amministrazione si è impegnata a fare in Campagna elettorale e che sono elencate in questo articolo verranno attuate , ci vorrà più tempo e pazienza di quanto ci si aspettava ma non ci saranno passi indietro , noi ne siamo convinti : 
E’ ancora troppo presto per poter formulare un giudizio sull’operato della nuova Amministrazione di S.Maria C.V. oppure è già  possibile sin da ora capire quale sarà il suo indirizzo?
A coloro che si sono affrettati a stroncarla strumentalmente sul nascere, è stato risposto che la precedente Giunta ha fatto di peggio. Ma possiamo continuare ad accontentarci del  “meno peggio” dopo  una campagna elettorale effettuata all’insegna del  “meglio” ?
“ Senza vento l’aria sarebbe stata uno stagno putrido, ma anche le ventate risanatrici trascinano con sé tante porcherie”. Il Gattopardo
L’avallo di scelte fatte altrove circa l’ubicazione del Tribunale è stato un brutto scivolone. Qualcuno sussurra che la decisione al riguardo sia stata presa sotto ricatto , qualcun altro che sia la conseguenza di una dialettica interna tra gli alleati che compongono la maggioranza (ci risiamo?), è certo, però, che costituisce un viatico non lusinghiero e di cattivo auspicio. Nella liturgia ricevere il viatico significa accogliere la comunione amministrata ai moribondi.
Le tante censure dell’operato dei dirigenti comunali , dipinti come una “casta” ,  si sono risolte con il sollevamento del Comandante dei VV.UU. individuato forse, come leader indiscusso di quella borghesia burocratico-amministrativa che si diceva inquinasse la vita delle nostre Istituzioni locali. Si è pensato  di allontanare il capofila per rendere inoffensivo il gregge? 
Se così non fosse, però, il dirigente rimosso assumerebbe il profilo di “capro espiatorio” ingenerando , peraltro, nei cittadini, anche una certa simpatia di solito provata per colui che paga per tutti , anche per colpe non sue.
Che dire , infine, dei diritti di cittadinanza sviliti dalle precedenti Amministrazioni?
Il sito Web del Comune non viene aggiornato con tempestività e gli unici interventi , in materia , effettuati in questo periodo di inizio consiliatura, sono stati i Consigli Comunali aperti al pubblico e la convocazione di esponenti della c.d. “società civile” su problematiche ambientali. Probabilmente le precedenti Giunte , nemiche, come i Politburo sovietici, di ogni forma di partecipazione e trasparenza, si sarebbero ben guardate dall’adottare questi strumenti che, a prima vista, sembrano insufficienti per autorizzare a credere in un’inversione di tendenza.  Era lecito, considerate le premesse , attendersi di più.
D’altronde cos’altro è rimasto da decidere ai Comuni?
Raccolta e smaltimento rifiuti sono, ormai, di pertinenza di Province e Regioni, la permanenza o meno dei presidi sanitari e giudiziari non rientrano, stricto sensu, nelle attribuzioni dei Comuni, la riscossione dell’ICI è stata fortemente circoscritta dall’esenzione della prima casa.
La spazialità urbana , un tempo espressione dell’autonomia amministrativa, ( “lo spazio è la forma che si dà la luce” diceva  Tommaso d’Aquino) è oggi quasi tutta cementificata . Infatti le direttrici di sviluppo della nostra città o sono impraticabili per la presenza di funzioni indesiderate( come S.Andrea) o sono già sature fino al limite massimo e senza più soluzione di continuità ( via Appia- direzioni di  Capua e Caserta).
Rimane  ancora da sfruttare qualche ettaro di terreno che ci separa da Sant’Angelo in Formis , qualche area industriale dismessa ( Tabacchificio- ex Siemens) , l’ex Mulino Parisi e il Politeama . Poi,  una volta esauriti anche questi suoli ( e pare ci siano già progetti esecutivi anche se non ben definiti e non ancora resi pubblici),  non ci resterà altro ad eccezione di Villa Comunale e Incremento Ippico per i quali al momento non emergono interessi speculativi (forse in futuro…. ) Ecco a cosa servirebbe l’approvazione di un P.U.C. : solo ad evitare la sostituzione del monumento a Garibaldi con un bel condominio nuovo fiammante. 
Allora, la critica agli atti di governance passati (suggeriti dal mercato e dalle clientele)   avrebbe dovuto tradursi , senza indugio, in uno sforzo di restituire visibilità e parola a chi vuole sottrarre alla politica la proprietà esclusiva e privata dei beni comuni prodotti da tutti e arginare, così, il fenomeno sconcio del lenocinio, più esteso di quello della prostituzione (oggi , a differenza del passato, ogni “escort” appare protetta da una serie di “papponi”).
Si “sarebbe potuto” approntare una serie di provvedimenti senza costi o a costi molto contenuti che avrebbero dato, nell’immediato, il senso di un cambiamento e permesso di uscire da un dibattito tutto interno alle stanze del Governo:.  
  • Approvazione del Regolamento attuativo per poter svolgere i Referendum comunali previsti dall’art. 33 dello Statuto cittadino già predisposto dal Commissario governativo.(Quanto ancora bisogna aspettare?).
  • Creazione di una Consulta per l’ambiente con la partecipazione del Comune di San Tammaro sede di una discarica e di analogo organismo per la gestione dei servizi sociali tramite modalità pubbliche.
  • Rivendicazione , di concerto con altri Enti locali, dell’istituzione, da parte dell’ASL, di un Registro dei tumori provinciale ( v. disposizioni adottate dalla Giunta Regionale – nella Seduta del 17 luglio 2007 - Deliberazione N. 1293).
  • Approvazione , in sede di Consiglio Comunale, del vincolo di destinazione delle residue aree dismesse da riservare ad insediamenti esclusivamente industriali o, dopo opportuna riqualificazione, a  sedi di spazi e servizi necessari alla collettività come centri di aggregazione sociali, impianti sportivi e scolastici, verde pubblico.
  • Decentramento, presso i quartieri IACP e Sant’Andrea, di funzioni amministrative.
  • Nuovo piano di circolazione per la zona C1 Nord da redigere recependo le indicazioni del comitato di quartiere.
Per riassumere, noi tutti vorremmo tanto evitare disperatamente di pervenire alle stesse conclusioni di Giuseppe Tomasi di Lampedusa : «e dopo tutto sarà diverso, ma peggiore».
Gerardo D’Amore        

sabato 10 settembre 2011

Capua Antica, gli scavi dal 1940 al 2000

Negli anni ’40 del Novecento fu edito l’importante testo di Heurgon su Capua antica.
Lo studio, di notevole interesse per quanto riguarda l’interpretazione delle fonti, quasi
del tutto privo di riferimenti archeologici riproponeva l’importanza del territorio
“etrusco-campano”, dopo un periodo di sostanziale disinteresse per la realtà
archeologica della Campania
Sporadici rinvenimenti furono resi noti dal De Franciscis nel 1957, che si limitò
alla sola constatazione del recupero di ceramica di VI sec. a.C., tra cui un’anfora
attica a figure nere.
L’attività di scavo della necropoli di S. Maria Capua Vetere aumentò in modo
esponenziale dal 1967 come attestano le comunicazioni delle scoperte effettuate da
Johannowsky. I recuperi e gli scavi sistematici avvenivano di pari passo con lo
sviluppo urbano della città moderna. Si cominciò a delineare un quadro completo e
chiaro delle fasi di Capua dall’età del ferro al periodo arcaico- classico. Nel 1967 in
diverse località furono rinvenute sepolture databili dalla prima età del ferro fino
  Del 1968 fu la notizia del ritrovamento di un lotto di
sepolture databili dall’età del ferro al V sec. a.C. Si rinvenne una categoria di
ceramica figulina locale tra cui un cratere a volute di tipo laconico del VI sec. a.C.
Altri vasi di questa stessa produzione locale imitavano tipologie vascolari greche, tra
le quali le  kleinmeisterschalen. A tali sepolture si aggiunsero: una tomba a cubo
databile intorno alla fine del VI sec. a.C., in parte sconvolta, contenente una pelike del
gruppo del Leagros che fungeva da cinerario, la T.832, del tipo ad  ustrinum, con
corredo costituito da una coppa mastoide attica e un’anfora a figure nere di bottega
campana. Un altro corredo databile nel 440 a.C. era composto da uno  stamnos, una
situla campana e la kylix attica a figure rosse dell’officina di Sotades
Nel 1969 tra località Fornaci e località Capobianco fu indagato un lotto di necropoli
databile in un arco cronologico dall’VIII sec. a.C. fino al III sec. a.C. Si rinvennero la
T. 168, a pozzetto, con un cratere corinzio con funzione di cinerario e la T.994, del
tipo a ricettacolo in tufo con cratere in bucchero  come cinerario. Entrambe le
sepolture erano della metà del VI sec a.C.
Nel 1973 nei pressi dell’anfiteatro fu rinvenuta una tomba a ricettacolo contenente un
cratere laconico in bronzo, coperto da un calderone con funzione di cinerario, databile
intorno alla metà del VI sec. a.C.

.
Nel 1976 avvenne il rinvenimento di un nucleo di sepolture ad ovest dell’anfiteatro,
lungo il decumano dell’asse centuriale campano

.
Nel 1977 fu indagata un’area di necropoli del IV sec. a.C. rinvenuta a Curti, nei pressi
del fondo Patturelli.

Nel 1980 si ebbe la scoperta dell’importante necropoli in località Cappucini con lo
scavo di una quarantina di sepolture che coprivano l’arco cronologico dalla prima età
del ferro alla prima età orientalizzante.
Nel 1983 si ebbe la scoperta di lotti di necropoli in diverse zone di S. Maria Capua V.
Nell’area nord est, fuori del perimetro urbano, fu individuato dalla dott.ssa Melillo
una vasta necropoli, databile dal V sec. a.C fino al I sec. a.C. Le sepolture erano a
cassa in blocchi di tufo, a fossa con copertura in tegole piane o a un solo spiovente,
molte violate in antico. Un’altra necropoli era in località Santella, costituita da tombe
a cassa di blocchi di tufo, a cassa di tegole, e a  fossa. Un nucleo di dieci tombe di
bambini concentrate nello stesso luogo di cui non è chiara la cronologia, fu rinvenuto
tra sepolture ad inumazione.
Nell’area meridionale della città fu indagata un’altra necropoli del IV sec. a.C., con
tombe a cassa, in blocchi di tufo, alcune con tracce di decorazioni pittoriche lungo la
parte interna delle pareti. Restituirono un numero  ingente di oggetti di corredo. In
località Curti, lungo un diverticolo dell’Appia, fu indagato un altro lotto di sepolture
di età ellenistica. Le tombe erano disposte a quote diverse a seconda della tipologia
sepolcrale, a quota più alta quelle a cassa di tufo, più in profondità a fossa con
rivestimento di tegole su un solo lato.
Nel 1987 in località Cappuccini fu rinvenuto un lotto di sepolture databili nell’età del
ferro e nell’età sannitica, molte già risultavano violate
 Recuperi sporadici di sepolture sono attestati anno dopo anno.
Nel 1989 in via Fardella, Vico Mirto, prop.tà Piccolo e Papale, furono trovate dieci
sepolture a fossa, in parte con copertura di ciottoli calcarei, in parte con copertura in
tegole. L’area di necropoli è databile dall’orientalizzante fino agli inizi dell’età
arcaica. Nel 1990 a Curti (CE), località Petrara, prop.tà Merola furono indagate alcune
sepolture a fossa terragna del III sec. a.C.


Nel 1994 fu indagato un lotto di necropoli dell’età del ferro e vent
isei tombe a fossa
della fase IV c di  Capua, in prop.tà Ricciardi (625-560 a.C.); mentre furono
recuperate sei sepolture dell’VIII secolo a.C. (fase II c) alle spalle del cimitero di S.
Maria Capua V. Nel 1995 nel Comune di S. Prisco, nei pressi del santuario di Diana Tifatina a S.
Angelo in Formis, furono indagate alcune sepolture di età ellenistica e sei mausolei di
età imperiale lungo la direttrice viaria che conduceva al santuario di Diana Tifatina.
Nel 1996 in località Cappuccini vi fu il rinvenimento di otto sepolture databili tra il
VII e il VI sec. a.C. Nel 1998 a S. Prisco fu indagato un piccolo gruppo  di tombe a cassa di tufo e di
tegole, risalenti al IV-III sec. a.C

.
Infine nel 2000 a S. Prisco, avvenne il rinvenimento di sei tombe a cassa di tufo ed
una a camera, tutte in gran parte saccheggiate, le tombe sono databili intorno alla fine
del IV sec. a.C.

Con gli scavi di Johannowsky torna all’attenzione degli studiosi l’importanza delle
necropoli capuane. Tra le numerose campagne di scavo, il rinvenimento delle
necropoli in località Fornaci e in località Cappuccini, consentì di ricostruire un
quadro completo su Capua antica, sulla base dei moderni criteri di studio dall’età del
ferro fino all’età arcaica. Johannowsky è l’unico che abbia pubblicato due studi
sistematici, nel 1983 e nel 1989, sulle necropoli capuane e sui materiali da lui
stesso scoperti nel corso della sua ventennale attività archeologica nel Casertano. Gli
altri scavi di emergenza condotti a più riprese dai funzionari della Soprintendenza
Archeologica fino ai nostri giorni, sono quasi totalmente inediti.
Il catalogo delle tombe campane e sannite della Benassai riguardante le tombe dipinte
in Campania, costituisce l’ultimo studio di grande interesse sulle necropoli di
Capua antica. L’attuale funzionario di Soprintendenza, dott.ssa Sampaolo, sta
dedicando il suo lavoro all’impianto urbanistico della città con l’intento di delineare
una carta archeologica dei ritrovamenti
Mario Tudisco