Voci insistenti narrano di uno sconcio che da anni si protrae ai danni della nostra già martoriata cittadina.
Culla di antiche civiltà e museo naturale di cimeli storici impossibili da reperire in altre località, sembra essere oggetto , da anni, di lucrosi furti, saccheggi e maneggi, perpetrati ai suoi danni da oscuri figuri che dovrebbero invece tutelarne il patrimonio artistico e culturale.
Calchi di statue antiche che sostituiscono le originali, fanno bella mostra di se in varie sedi deputate al ricovero di reperti.
Meravigliosi sarcofaghi oscenamente sventrati sono stati depredati e ricoperti.
Prezioso vasellame è scomparso sotto gli occhi dei cittadini.
Nessuno pensava che il mercato dell’antico fosse così fiorente nella nostra città.
Addirittura si parla di una borsa delle monete romane ritrovate e non repertate.
Se la S. Maria C.V. di sopra piange, dunque, quella del sottosuolo non ride.
Controlli? Neanche a parlarne.
Il napolicentrismo si è assicurato l’assoluto ‘spadroneggiamento’ delle nostre opere d’arte.
O si vendono a privati o si portano in musei che non siano sammaritani.
Da noi solo rifiuti e porcherie.

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