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sabato 7 aprile 2012

ITALTEL E TABACCHIFICIO – Le realtà nascoste


Fra gli appartamenti che avevano intenzione di costruire nell’ex italtel ed i 430 alloggi che  si vorrebbero costruire nell’area dell’ex tabacchificio Santa Maria avrebbe dovuto avere il suo sviluppo a detta di alcuni rappresentanti del centro sinistra  facenti parte di questa maggioranza; così si vuol creare sviluppo nella zona di Sant’Andrea con i progetti ERP che si vorrebbero far approvare dal Consiglio Comunale e realizzare, così, centinaia di appartamenti.
 La proposta  di oggi dell’Amministrazione,perorata fortemente  dalle Associazioni,  di inibire la costruzioni di case nll’ex Italtel o Finmek come la si vuol chiamare è, diciamo così, forzata; già, perché è un enigma interpretare se la scelta adoperata dall’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere  sulla non edificabilità di alloggi nell’ex Italtel nasconde altre intenzioni, cioè quella di mettere in secondo piano la scelta di costruire, nonostante il voto unanime del Consiglio le case nell’ex Tabacchificio ed quelle che si vorrebbero realizzare in Sant’Andrea.
Ci si vuole salvare  la faccia sbandierando una decisione che non poteva non essere presa,  anche perché il sito, nel piano regionale è stato vincolato a zona industriale. Quindi ci si , accredita un  qualcosa  di scontato per dare credibilità al valore politico amministrativo di questa  Amministrazione.
 Il centro sinistra che governa la città  e i suoi burattinai stanno nascondendo il loro fallimento più totale, provando a zittire l’opinione pubblica con proclami che non hanno fondamento.
 Già, proprio così, perché con l’operazione dell’ex Italtel si è vuole  mascherare il business di via Galatina e di Sant’Andrea  dove gli alloggi che vogliono costruire  consentirebbero si di far aumentare la popolazione di Santa Maria, ma a discapito della sicurezza, della vivibilità e dei veri interessi della città che sono il lavoro e la tranquillità.
 Perché non ragioniamo portando idee positive e diamo la possibilità all’Asi , in cui  Santa Maria Capua Vetere occupa un posto di tutto rispetto fra i comuni della provincia di Caserta , di creare una  zona industriale a ridosso del casello autostradale e a Sant’Andrea, ove convogliare investimenti e creare lavoro?
Una buona proposta sarebbe quella di bandire un appalto a livello europeo, peraltro già consegnato al comune, attraverso il quale   società interessate potranno investire le proprie risorse e dare lavoro  ai giovani sammaritani.
Un’altra buona proposta  sarebbe quella, così come ci indica la Legge ,di realizzare risparmi per la gestione del personale , utilizzando le risorse interne, ed abolire gli incarichi a dirigenti esterni, se non necessari; risparmiando, così, almeno 300 mila Euro  all’anno con i quali aiutare la gente disagiata o comprare terreni  da mettere a disposizione di imprenditori, non del mattone, ma quelli che potrebbero portare il lavoro in Santa Maria.
Per fare ciò, per favorire il vero sviluppo e non la speculazione , ci vuole coraggio. Ma lo sappiamo tutti, il coraggio è sempre premiato, specialmente se porterà vantaggi per la città.
Gaetano Rauso a nome delle Associazioni..

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